In psicologia esistono diversi tipi di terapia. Tutti mirano a raggiungere il benessere biopsicosociale del paziente, alleviarne la sofferenza e promuovere il cambiamento desiderato. Naturalmente, ciascuna delle correnti ha propri principi e strumenti. Avete mai sentito parlare di terapia della Gestalt?
Questo approccio è inserito all’interno di ciò che viene chiamata “psicologia umanistica“. Oggetto del suo interesse sono i processi, ciò che avviene, e non tanto i contenuti, poiché molte volte questi contengono pregiudizi che influenzano la lettura di una situazione. Vediamo qualche dettaglio in più.
Che cos’è la terapia della Gestalt e quali sono le sue caratteristiche?
Il punto di partenza della terapia della Gestalt è concepire l’essere umano come unità tra corpo e mente. Uno dei suoi obiettivi principali è permettere al paziente di capire come si muove nel mondo e come può farlo con più efficacia. Le sue caratteristiche comprendono quanto segue.
Mette l’accento sul qui e ora
In questo tipo di terapia la persona è intesa come prodotto delle circostanze, ma non c’è interesse a ritornare al passato. Al contrario, ci si concentra sul momento presente per ottenere le risorse necessarie. Ciò che conta è l’esperienza così come viene percepita sul momento.
Aiuta a prendere coscienza
La consapevolezza è un altro dei principi di base della terapia della Gestalt. Dà molto importanza, quindi, al fatto di registrare le sensazioni e le emozioni via via che arrivano, allo scopo di leggerle e identificare cosa succede nella persona.
Favorisce l’accettazione
Un altro concetto chiave che scaturisce dal punto precedente è l’accettazione. Dopo aver identificato ciò che le sta accadendo, la persona deve imparare ad accettare. Solo così diventerà padrona di se stessa, capace di vivere in modo autentico.
Allo stesso modo, accettare consente di fare il primo passo verso l’azione, utilizzando le risorse disponibili. Tutto ciò che si evita, si nasconde o si vuole mettere a tacere diventa disagio.
Insegna ad assumersi le proprie responsabilità
Accettare significa anche prendersi delle responsabilità. Per questo il soggetto deve diventare protagonista e promuovere il cambiamento che desidera. Questo modello terapeutico aumenta la consapevolezza di ciò che sta accadendo, aiuta a capire come si è verificato e motiva il cambiamento.
Va notato che la terapia della Gestalt considera l’ambiente e l’individuo in una relazione di reciprocità. In questo modo, ci ricorda che l’essere umano ha sempre una possibilità, che è libero di prendere decisioni e che non esiste determinismo. Alcuni dei suoi principali riferimenti sono Paul Goodman, Fritz Perls e Laura Perls.
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Tecniche più utilizzate nella terapia della Gestalt
Una delle tecniche più utilizzate nella terapia della Gestalt è quella della sedia vuota. È un modo che permette al paziente di affrontare il conflitto, ciò che lo affligge o una questione irrisolta. Per fare ciò, dovrà instaurare un dialogo, ad esempio con una persona assente in cui potrà esprimere ciò che vuole.
Può essere utilizzato anche per dialogare con se stessi, nel tentativo di “conciliare” due aspetti (parti di sé) non integrati, come il coraggio verso alcune cose e la paura per altre.
In questo modo, il paziente intercambia luogo e situazione esposta, per dare risposta a ciò che emerge attraverso questa tecnica esperienziale. Serve anche come forma di catarsi.
Altre tecniche utilizzate regolarmente includono:
- Drammatizzazione. Consiste nell’interpretare un determinato ruolo attraverso un gioco di ruolo.
- Dialogo. Si riferisce al fatto di comunicare ciò che accade nel qui e ora. Malgrado si concentri sul paziente, include anche ciò che accade al terapeuta in quel momento.
- Amplificazione. Come suggerisce il nome, si tratta di espandere o massimizzare la sensazione o l’emozione e farla diventare parte dell’intera persona.
- Fantasia o sogno ad occhi aperti diretto. Il paziente chiude gli occhi e immagina diverse situazioni.
A chi è consigliata la terapia della Gestalt?
La terapia della Gestalt è utile in molte situazioni e condizioni. Permette di lavorare non solo a livello individuale, ma anche di gruppo, familiare o istituzionale. Alcuni casi in cui viene utilizzata sono:
- Approccio all’ansia, soprattutto per il suo orientamento al presente.
- Situazioni di lutto e separazioni.
- Difficoltà di relazione.
- Bassa autostima.
- Depressione.
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La terapia della Gestalt, uno strumento importante per l’autoconsapevolezza
Considerando “l’integrazione” come un principio fondamentale, la terapia della Gestalt è orientata all’unità della persona. In questo supera la rottura tradizionale e di lunga data corpo-mente / emozione-razionalità, che privilegia solo alcuni aspetti.
A sua volta, considera l’essere umano nel suo insieme, che è molto più della somma delle sue parti. Quindi, cerca di connettersi con ognuna di esse, senza rifiutare nessuna. Tutto questo facilita la conoscenza di sé e guida verso il vero cambiamento.
Bibliografia
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- Burga, Rómulo (1981). Terapia gestáltica. Revista Latinoamericana de Psicología, 13(1),85- 96.[fecha de Consulta 7 de Octubre de 2021]. ISSN: 0120-0534. Disponible en: https://www.redalyc.org/articulo.oa?id=80513106
- Koffka, K.(1922): “Una introducción a la Gestalt-Theorie”. En La teoría de la Estructura (K. Koffka), Ediciones de la Lectura, Madrid, 1947