La caduta dei capelli dopo il parto è un fenomeno comune. Tuttavia, questa condizione tende a causare ansia nelle donne, che vogliono recuperare rapidamente la bellezza della chioma. In generale si stima che questo disturbo colpisca tra il 40% e il 50% delle madri.
Ciò è dettato dalle profonde trasformazioni nel processo endocrino. Questo fenomeno è noto come “telogen effluvium“, la fase di riposo dei follicoli piliferi in crescita che non completano il loro ciclo e tendono a cadere.
Caduta dei capelli post parto: perché avviene?
I capelli hanno una durata che può essere suddivisa in tre fasi; la prima si chiama anagen, la fase della crescita. La seconda è la catagen o arresto della crescita; infine, la terza è la telogen, riferita alla caduta.
Dopo il parto, gli ormoni cercano il proprio equilibrio. In questo decorso, i capelli rimasti nella fase di crescita tendono a cadere copiosamente, a causa della produzione di estrogeni. Pertanto, nel pettine, sotto la doccia, sul cuscino o semplicemente passando le mani tra i capelli si noterà una maggiore caduta.
Sebbene il processo sembri drammatico, non è permanente. Si stima che duri dai 4 ai 6 mesi. Trascorso questo tempo, i capelli ricrescono. Sebbene il motivo principale di questa forma di calvizie sia ormonale, altri scenari postpartum la favoriscono.
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Emoglobina
Nel parto vaginale o cesareo, quando la placenta si stacca, si verifica un’abbondante emorragia. Quando si perde sangue, i livelli di ferro nel corpo diminuiscono. Pertanto, cala il tasso di emoglobina.
È attraverso quest’ultima proteina che il sangue trasporta l’ossigeno ai follicoli piliferi. Di conseguenza, se ridotta, i capelli sono meno nutriti e possono cadere più facilmente.
Stanchezza
Un neonato in famiglia implica nuove responsabilità e maggiori oneri per la madre, soprattutto per l’allattamento al seno, l’insonnia e le altre cure necessarie.
Questa routine porta a stanchezza e mancanza di sonno, predisponendo uno stato emotivo che danneggia il bulbo pilifero e termina in un ciclo telogen.
Tiroidite
L’infiammazione della tiroide può causare alterazioni durante la gravidanza e dopo il parto. Lo squilibrio di questi ormoni è correlato alla caduta dei capelli dopo il parto e alla crescita ritardata dei capelli.
Nutrizione
Quello che mangiamo si riflette nella salute, anche dei capelli. Occorre tenere presente l’alta concentrazione di ormoni che, aggiunti allo stress, dilatano la fase anagen del capello. Seguire una dieta corretta aiuta a guarire in fretta dall’alopecia.
Allattamento
Per alcuni è un mito che l’allattamento al seno sia responsabile della caduta dei capelli, poiché alcune donne non allattano e soffrono lo stesso di questo tipo di calvizie. Tuttavia, alcuni esperti mettono in relazione la caduta dei capelli con le alterazioni della prolattina.
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Consigli per evitare o ridurre la caduta dei capelli dopo il parto
Non dimenticate che la caduta dei capelli dopo il parto è temporanea. Tuttavia, mettendo in pratica alcuni consigli, si può ridurre l’intensità di questo processo fisiologico.
- Mangiare più frutta, verdura, cereali e latticini. Gli alimenti ricchi di minerali, vitamina B e acidi grassi omega 3 nutrono il bulbo pilifero attraverso il sangue. I capelli beneficiano di un menu vario a base di pollo, pesce, agnello, carne, avena, semi di soia, germe di grano, avocado, ecc.
- Assumere integratori vitaminici. Chiedete al medico quali vitamine sono consigliate per la salute, il volume e la densità dei capelli e che siano compatibili con l’allattamento al seno. In generale, sono complessi ricchi di ferro.
- Non applicare trattamenti aggressivi. Anche il phon, il ferro o le pettinature strette influiscono sui capelli nel periodo postpartum. Preferite uno shampoo a pH neutro, distanziate i lavaggi e posticipate la stiratura chimica, le tinture o le permanenti il più possibile.
- Lasciare i capelli sciolti. Non tirate o esercitate pressione sui capelli con trecce o chignon stretti. Più li lasciate naturali, meglio è.
- Massaggiare con olio di mandorle o di ricino. Entrambi servono a stimolare la crescita dei capelli, con delicati movimenti sul cuoio capelluto. Ritagliate un momento di relax e dedicatelo al massaggio della testa.
Quando andare dallo specialista?
Se è passato un anno da quando avete iniziato a notare la caduta dei capelli, è tempo di vedere uno specialista. Allo stesso modo, rivolgetevi al medico se il cuoio capelluto appare piuttosto “spopolato”.
Il mercato attuale offre un’ampia gamma di prodotti per correggere o fermare l’alopecia. Tuttavia, deve essere il dermatologo a indicare il trattamento.
In ogni caso, abbiate pazienza. La velocità di crescita dei capelli tornerà alla normalità, ma i tempi sono individuali.
Bibliografia
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