L’aconito, nome scientifico aconitum napellus, è una pianta che appartiene alla famiglia delle ranunculaceae. Originario delle zone rocciose dell’Europa e dell’Asia, spesso viene usato a scopo ornamentale per i suoi vistosi fiori viola.
Anticamente i suoi steli, fiori e radici venivano utilizzati per preparare rimedi analgesici, diuretici e stimolanti della circolazione. Tuttavia, nel tempo la ricerca ha stabilito che i suoi composti altamente tossici possono causare seri problemi di salute. Perché è meglio evitare di usarlo?
Usi dell’aconito nella storia
L’aconito veniva anche chiamato anticamente “cappuccio del monaco” o “elmo di Giove”, per la forma dei suoi fiori. Un altro nome usato per indicare la pianta è “strozzalupi” poiché in passato i pastori la usavano per avvelenare lupi e volpi. Oltre a questo, la pianta è elencata nei libri di magia e stregoneria come ingrediente per pozioni.
A causa della sua elevata tossicità, ha una lunga storia come veleno. Il caso più recente è del 2010; una donna inglese è stata condannata per aver avvelenato una persona con un curry piccante a base di aconito.
Usi medicinali dell’aconito
Sebbene venisse usato come veleno nei tempi antichi, l’aconito è stato utilizzato anche come rimedio naturale nella medicina tradizionale cinese e nella medicina occidentale convenzionale. Attualmente è presente come ingrediente nei farmaci omeopatici.
Ma perché si usa? C’è chi gli attribuisce proprietà analgesiche, antiossidanti, antinfiammatorie e stimolanti. Secondo un articolo scientifico pubblicato su Journal of Ethnobiology and Ethnomedicine, alcuni dei suoi usi tradizionali includono il trattamento di:
- Reumatismi e gotta.
- Nevralgia del trigemino.
- Lombalgia e sciatica.
- Raffreddore.
- Mal di gola
- Mal di denti.
- Morso di serpente.
- Dolore di stomaco.
- Febbre.
Anche una recensione comparsa su Journal of Research in Pharmaceutical Sciences suggerisce che la presenza di alcuni componenti dell’aconito possono giovare alla salute. Nonostante ciò, le prove sono insufficienti e, al contrario, si segnala che i rischi superano i possibili benefici.
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Una pianta ricca di alcaloidi
Molte delle proprietà medicinali dell’aconito sono spiegate dal suo contenuto di alcaloidi. In particolare, è una fonte di aconitina, caffeina, stricnina e nicotina. Queste sostanze, in una certa misura, contribuiscono al sollievo da nevralgie, dolori muscolari e difficoltà respiratorie.
Il problema è che in quantità eccessive gli alcaloidi sono piuttosto nocivi, rendendo l’utilizzo dell’aconito rischioso, soprattutto se usato in casa.
Perché è pericoloso usare l’aconito come rimedio naturale?
L’aconitina, come altri alcaloidi dell’aconito, ha effetti tossici, soprattutto in dosi elevate. Le tossine della pianta sono state paragonate al veleno rilasciato da alcuni serpenti pericolosi.
In particolare si dice che siano “cardiotossine” e “neurotossine” poiché compromettono il funzionamento del sistema cardiovascolare e del sistema nervoso centrale. L’avvelenamento con questa pianta può portare ai seguenti sintomi:
- Mal di stomaco, nausea e vomito.
- Sensazione di bruciore alla bocca e alla lingua.
- Respirazione difficoltosa.
- Battito cardiaco irregolare.
- Formicolio.
- Rigidità del viso
- Difficoltà a deglutire.
- Visione sfocata.
- Convulsioni.
- Morte (in dosi comprese tra 1 e 8 milligrammi).
Come si usa questa pianta?
Alcuni dicono che l’ammollo e l’ebollizione dell’aconito ne riduca il livello di tossicità. Anche così, l’uso domestico non è consigliato perché il rischio resta alto. Infatti, è pericoloso assorbire grandi quantità di questa pianta attraverso la pelle o le ferite aperte.
È possibile trovare prodotti medicinali a base di questa erba in erboristeria. È disponibile in compresse, capsule e in forma liquida. Tuttavia, vengono forniti con istruzioni specifiche che devono essere seguite alla lettera.
Come agire in caso di avvelenamento da aconito?
Uno dei motivi per cui l’uso di questa pianta è completamente sconsigliato è che non esiste un antidoto noto per curare l’avvelenamento che provoca. Ai primi sintomi, è fondamentale recarsi con urgenza al pronto soccorso per un controllo dei parametri vitali.
Il medico potrà prescrivere una lavanda gastrica e l’uso della ventilazione artificiale, secondo il caso. Monitorerà anche la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca e determinerà se sia necessario assumere farmaci. Nei casi più gravi, viene eseguito un intervento di bypass cardiopolmonare.
Possibili interazioni
Il rischio di interazioni tra integratori vegetali e farmaci non dovrebbe essere ignorato. Se ne sconsiglia, in particolare, il consumo simultaneo con farmaci anticoagulanti e stimolanti.
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Cosa ricordare dell’aconito?
Venduto come farmaco omeopatico, l’aconito è tuttavia una pianta pericolosa che può portare a gravi conseguenze per la salute. Sebbene gli siano attribuiti benefici, i suoi rischi sono una ragione sufficiente per evitarne l’uso.
Pertanto, è meglio cercare alternative a questa pianta. Consultare un medico è sempre il comportamento più prudente, soprattutto se si sospetta un problema di salute rilevante.
Bibliografia
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