La dieta lazy keto è un tipo molto restrittivo di dieta chetogenica che si impegna a ridurre il più possibile l’assunzione di carboidrati per ottenere determinati benefici. Tuttavia, questo approccio dietetico non è valido per tutti. L’aderenza non è sempre buona e questo può condizionare il follow-up a medio termine, aumentando l’effetto rebound.
Allo stesso tempo, va notato che i regimi a basso contenuto di carboidrati potrebbero non essere adatti per alcune persone, in particolare gli atleti. Infatti, per loro, i carboidrati sono il principale substrato energetico per lo svolgimento delle attività ad alta intensità.
Su cosa si basa la dieta “lazy keto”?
A differenza di altri protocolli di dieta chetogenica più flessibili, la dieta lazy keto consente un’assunzione giornaliera massima di 20 grammi di carboidrati. Pertanto, garantisce uno stato di chetosi costante in cui il fegato produce glucosio grazie ad altri elementi, come aminoacidi e acidi grassi.
Nella dieta lazy keto le calorie non vengono contate. L’unica cosa che conta è controllare il limite di 20 grammi di carboidrati.
Ciò può avere effetti positivi nel trattamento di alcune patologie, come il diabete di tipo 2. Lo dimostra una ricerca pubblicata sul Journal of Medical Internet Research.
In effetti, questo tipo di dieta è diventato popolare per migliorare la gestione delle malattie associate al sistema nervoso centrale, come l’epilessia farmacoresistente. Ci sono molte prove che questo approccio riduca significativamente l’intensità e la frequenza delle convulsioni. Potrebbe essere un’alternativa consigliata per questi pazienti.
Attualmente la dieta lazy keto viene utilizzata per migliorare lo stato della composizione corporea. Questo ha i suoi pro e contro.
In presenza di una patologia metabolica, questo tipo di dieta può funzionare. Insieme ad altre buone abitudini. Ma per le persone che sono semplicemente in sovrappeso, ci sono opzioni meno restrittive che offrono effetti più duraturi nel tempo.
Bisogna ricercare anche il benessere del paziente.
Per saperne di più: Dieta keto: quali sono i rischi?
Rischi della dieta lazy keto
I rischi della dieta lazy keto sono limitati. È un approccio sicuro per la salute, sebbene possa generare alcuni effetti collaterali a breve termine.
La maggior parte di questi effetti sono di tipo gastrointestinale, come la stitichezza, e sono prodotti dalla mancanza di fibra che questo modello comporta. Dopotutto, questa sostanza è necessaria per aumentare il volume del bolo e per facilitare il transito attraverso il tubo digerente.
Durante i primi giorni, si potrebbe patire anche la cosiddetta influenza chetogenica. Così la descrive un articolo pubblicato sulla rivista Frontiers in Nutrition.
Si tratta di stanchezza, mal di testa in alcuni casi e affaticamento. Anche se è vero che si attenua con il passare dei giorni, per alcune persone può causare un disagio non indifferente.
Ma forse il rischio principale è legato alla pratica dell’esercizio fisico. Fare attività fisica in condizioni di chetosi comporterà un calo delle prestazioni.
Nel caso degli sport incentrati sulla forza, potrebbe aumentare anche la probabilità di lesioni muscolari. Pertanto, lo sport intenso non è raccomandato per chi segue questa diera.
La dieta lazy keto è ideale per migliorare lo stato della composizione corporea, seppur accompagnata da un leggero esercizio aerobico. Un elevato apporto proteico sarà efficace per trattenere il tessuto magro, evitando il catabolismo. A sua volta, la chetosi stimolerà la mobilitazione e l’ossidazione dei grassi.
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Una dieta estrema e difficile da seguire
Come abbiamo visto, il dieta lazy keto è una versione estrema della dieta chetogenica. Non è facile da seguire per la maggior parte delle persone, poiché comporta una restrizione alimentare piuttosto rigida.
Può diventare monotona e ripetitiva, per non parlare degli eventuali effetti gastrointestinali che la accompagnano. Per questo motivo, molte persone scelgono di non continuare.
Infine, tenete presente che se l’obiettivo è migliorare la salute, non sarà sufficiente ottimizzare la dieta. Bisogna iniziare ad adottare una serie di buone abitudini che vanno dal dormire almeno 8 ore a non bere alcolici.
Inoltre, è fondamentale fare esercizio fisico regolarmente, in particolare quello incentrato sulla forza.
Bibliografia
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