Cosa significa avere una crisi psicotica?

La rete di supporto di una persona che soffre di crisi psicotiche deve prestare attenzione anche alla cura di sé. In questo articolo parliamo di questo disturbo e di come riconoscerlo.

Cosa significa avere una crisi psicotica?

Ciò di cui non si parla non esiste e ci lascia poche risorse per agire. In ottobre, mese dedicato a parlare di salute mentale, è tanto necessario quanto urgente affrontare la malattia mentale perché cessi di essere un tabù e una causa di discriminazione. Vediamo, allora, cos’è una crisi psicotica.

Prima di procedere con le sue caratteristiche, è opportuno capire che cos’è la psicosi. È una malattia mentale caratterizzata da una perdita del senso della realtà. In genere la sua comparsa avviene prima dei 20 anni e i fattori sono molteplici; ci sono cause genetiche, biologiche, ambientali e una maggiore vulnerabilità allo stress, tra le altre.

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Cosa significa avere una crisi psicotica?

I cambiamenti più evidenti durante un focolaio psicotico compaiono a livello di pensiero, percezione, comportamento ed emozioni. Il modo in cui viene presentato varia da persona a persona e può anche cambiare nel tempo.

È molto importante sapere che l’epidemia psicotica di solito ha alcuni segnali di avvertimento in anticipo. Sebbene molti di loro possano confondere a causa della loro non specificità, le famiglie a cui i membri sono diagnosticati con psicosi possono dare un’occhiata più da vicino al loro aspetto per fare qualcosa al riguardo presto.

I sintomi più comuni per identificare un focolaio psicotico possono essere classificati come positivi e negativi. I primi sono i seguenti:

I sintomi negativi, invece, sono i seguenti:

  • Cambiamenti nel sonno.
  • Disattenzione nell’igiene personale.
  • Apatia, mancanza di motivazione, riluttanza.
  • Sensazione di estraneità con la realtà.
  • Perdita di interesse e capacità di godere.
  • Difficoltà a concentrarsi, iniziare e finire un compito.

    Delirio in un focolaio psicotico.
    Allucinazioni e delusioni fanno parte dei sintomi positivi della crisi psicotica.

Cause

Le cause di una crisi psicotica sono molteplici. Tra i principali troviamo quelli legati a malattie pregresse, come la schizofrenia, il disturbo bipolare e altri disturbi psicotici. Può anche essere motivato dall’uso di sostanze, soprattutto allucinogeni.

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Fasi di una crisi psicotica

Dall’identificazione dei sintomi, possiamo anche riconoscere com’è lo sviluppo di un focolaio psicotico, a livello generale. Dobbiamo capire che la percezione della realtà è temporaneamente ma bruscamente alterata.

È una situazione di rischio, poiché la consapevolezza di sé e dell’ambiente ne risente. In questo senso anche il comportamento diventa imprevedibile.

Le fasi solitamente sono le seguenti:

  • Prodromico: i suoi sintomi sono simili ad altre situazioni che non rappresentano necessariamente un focolaio.
  • Acuto: compaiono sintomi positivi di psicosi.
  • Remissione: a poco a poco, i sintomi scompaiono e la persona inizia a riprendersi.

Come agire prima di una crisi psicotica?

In generale, gli episodi psicotici sono di breve durata. Tuttavia, è meglio chiedere aiuto a un servizio di emergenza.

È difficile contenere la persona ed è anche un rischio. Ad esempio, in alcuni casi, il personale di emergenza potrebbe dover immobilizzare qualcuno che sta vivendo una crisi psicotica. Per fare ciò, è necessario agire sugli arti inferiori e superiori per evitare che colpisca o ferisca gli altri.

In ogni momento è importante cercare di mantenere la calma ed evitare discussioni o confronti. Non è consigliabile sottovalutare la situazione.

D’altra parte, è essenziale fornire contenimento e supporto alla persona colpita. Rispettare i tuoi diritti come persona e non prendere decisioni per tuo conto è un imperativo, a meno che la tua vita non sia in pericolo.

Schizofrenia con rottura psicotica.
La persona che soffre di una crisi psicotica perde il contatto con la realtà, quindi il suo comportamento può essere violento e pericoloso, per sé e per gli altri.

Le ricadute

Con i farmaci e un approccio appropriato, è possibile raggiungere una certa stabilità nelle crisi psicotiche. Tuttavia, è anche necessario preparare il paziente, la famiglia e la sua rete di supporto e cura alle ricadute.

Questi di solito hanno un grande impatto emotivo e psicologico, poiché molte persone tendono a intenderli come un “ritorno a zero”. Col tempo, e nella misura in cui i miglioramenti sono evidenti, è conveniente che torni alle tue attività, che tu abbia qualcosa da fare e ti senta utile.

Anche la partecipazione alla terapia di gruppo funziona molto bene.

La comparsa di una crisi psicotica deve essere “normalizzata” come previsto, cercando di evitare che abbiano un impatto sproporzionato sulla fiducia della persona. A sua volta, è importante favorire i fattori protettivi (ad esempio, svolgere un’attività e una routine, evitare il consumo di alcol) e prestare attenzione a quei fattori di rischio (stress continuo, mancanza di sonno).

Sarà necessario trovare un equilibrio nelle dinamiche familiari, evitando la sovraprotezione che, seppur con buone intenzioni, invalida la persona e le impedisce di sviluppare la propria autonomia. A sua volta, travolge coloro che si prendono cura di loro. Poi, a causa dello stress e del burnout, non sono in grado di offrire una risposta tempestiva ed empatica.

Bibliografia

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