» Coppia

Educare i figli con amore, non infondendo paura e severità

Per crescere bambini felici ed educati, è necessario insegnare loro con rispetto e non con un comportamento severo. È importante che sappiano seguire le regole perché sono persone corrette, non perché hanno paura.

educare i figli

A differenza di quanto pensano in molti, per educare i figli la severità non garantisce il successo. Quando l’ubbidienza è il frutto delle urla e della durezza dei genitori, scatena solo paura e insicurezza. È curioso notare che nella nostra cultura l’idea di un “bambino ubbidiente e docile” è il desiderio e la speranza di molte famiglie.

Nonostante ciò, a volte, dietro ai bambini docili, si nascondono bassa autostima ed infelicità. Ci son bambini ai quali vengono imposte tante barriere, che si sentono come se vivessero in un carcere.

In questo modo, inoltre, i genitori formano  menti incapaci di prendere l’iniziativa, perché si aspettano che siano sempre gli altri a dire loro cosa possono e cosa non possono fare in ogni momento.

Il bambino felice è quello che esplora, che tocca, che ride, che comunica. Perché la paura e la severità gli tagliano le ali della crescita e dell’autostima, rendendolo passivo.

Per questo motivo, quando scegliete come crescere i vostri figli, dovete optare per un metodo che permetta loro di crescere con integrità. Un tipo di educazione che permetta loro di convivere con gli altri con rispetto, che li renda felici e in grado di regalare felicità agli altri.

Leggete anche: Educate i vostri figli con i sogni, non con le paure

Educare i figli con severità

bambina educare i figli

Tutti sperano di avere figli ubbidienti, bambini premurosi e che rispettino le regole stabilite dai genitori. Anche se è vero che i bambini devono essere ubbidienti e che questo è un desiderio di tutti i genitori, non significa che questo comportamento non debba essere in armonia con altre condotte.

Il rispetto delle regole deve essere accompagnato dalla comprensione. Un bambino deve capire che cosa ci si aspetta da lui in ogni momento e perché deve rispettare certe regole.

“Io ubbidisco alla mia mamma perché lei vuole il meglio per me. Metto a posto i giocattoli tutte le sere perché la mia cameretta deve essere in ordine. Sto in silenzio quando gli altri parlano perché li rispetto e per poter ascoltare cosa dicono.”

I bambini non devono ubbidire solo per paura o perché temono che riceveranno una punizione. Quando si cresce un bambino, la psicologia comportamentista non sempre funziona.

Se i bambini si abituano ad associare le urla o i rimproveri particolarmente severi ad ogni loro errore o comportamento sbagliato, finiranno per sviluppare paura e rabbia nei confronti dei propri genitori.

L’educazione basata sulla paura porta all’infelicità

La prima fase dell’infanzia è quella che va dai primi mesi di vita fino ai 7 anni. Tutto ciò che succede in questo periodo è fondamentale per il futuro sviluppo dei bambini. Un desiderio comune a tutti i genitori è vedere il proprio figlio ubbidire quando gli viene chiesto qualcosa.

In questo modo, è possibile evitare rischi e, poco a poco, il bambino si integra nelle dinamiche familiari. Nonostante ciò, i bambini vogliono sempre andare oltre le regole per poter dimostrare il proprio valore a se stessi e anche ai loro genitori.

Se ogni volta che escono da quei limiti sorgono le punizioni severe, le urla e i rimproveri dispregiativi, i bambini reagiranno in due modi diversi. Come i genitori, infatti, coltiveremo la loro rabbia, il che significa che ci sfideranno ancora di più o che si chiuderanno in se stessi.

Un bambino non deve trascorrere i primi anni dell’infanzia avendo sempre paura. La paura distrugge l’autostima e scatena un eccesso di stress nel cervello di un bambino che ancora deve maturare.

La crescita basata sulle punizioni crea bambini concentrati sempre sul riconoscimento esterno. In questo modo, daremo al mondo persone indecise che non hanno alcuna sicurezza in se stesse. Tutti i bambini che scoprono il mondo attraverso la paura imposta dalla loro famiglia crescono nell’infelicità.

“Se le persone che più mi amano mi fanno paura, il mondo è un luogo dal quale devo difendermi”.

Leggete anche: Insegnare ai propri figli ad aiutare gli altri

Educare i figli con amore e rispetto

bambino con orsetto

Educare con rispetto significa insegnare ai propri figli che cosa ci si aspetta da loro in ogni momento. Inoltre, li spinge sempre a essere se stessi, il che li rende liberi di esplorare il mondo sentendosi sempre sicuri.

Per educare con amore, non servono urla, bensì argomenti offerti con voce rilassata, chiara e comprensiva. Se volete educare con amore per avere bambini ubbidienti, è necessario saperli ascoltare. Fate attenzione a ciò che pensano e, a seconda delle loro idee, date loro suggerimenti, chiarimenti o consigli da seguire.

Non potete desiderare di avere bambini perfetti. L’ideale è crescere bambini felici che conoscano le regole della famiglia e della società nella quale vivono.

Per educare, è fondamentale dare spazio alla voce dei bambini. Se, invece, vi concentrate sulle punizioni, sui rimproveri costanti e nel sottolineare solo i loro errori, darete al mondo persone poco assertive.

Invece di essere severi quando si comportano male, spiegate loro dove hanno sbagliato e come possono correggere i propri errori. Ricordate anche che non è consigliabile esigere troppo dai propri figli, a meno che non desideriate bambini idealizzati, sottomessi e taciturni.

Concentratevi sui talenti naturali dei vostri bambini e vedrete che ciò li aiuterà ad agire con sicurezza per raggiungere ciò che li rende felici. Imparate a stabilire un “legame” con i vostri figli, invece di punirli. Comprendendo le loro necessità, riuscirete a orientarli meglio nell’educazione di tutti i giorni.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • Janzen, H. L., Hildebrand, D. K., Kaufmann, L., & Saklofske, D. H. (2001). Depresión en los niños. National Association of School Psychologist. https://doi.org/10.1007/BF01150711
  • Cecilia, G., López, H., Cristina, M., & Vesga, G. (2009). Interacción familiar y desarrollo emocional en niños y niñas *. Revista Latinoamericana de Ciencias Sociales, Niñez y Juventud. https://doi.org/10.1111/ajsp.12099
  • Positivo, R., Darle, C., Quitarle, N., & Negativo, E. R. (2012). Refuerzos Y Castigos. Seeducansolos.
  • Pulido, S., Castro-Osorio, J., Peña, M., & Ariza-Ramírez, D. P. (2013). Pautas, creencias y prácticas de crianza relacionadas con el castigo y su transmisión generacional. Revista Latinoamericana de Ciencias Sociales, Niñez y Juventud, 11(1), 245-259.
  • Palacios, J., & Castañeda, E. (2009). La primera infancia (0-6 años) y su futuro. Organização dos Estados Ibero-americanos para a Educação, a Ciência ea Cultura= Organización de Estados Iberoamericanos para la Educación, la Ciencia y la Cultura.
Torna in alto