
I metodi contraccettivi non ormonali impediscono che l’ovulo venga fecondato dagli spermatozoi senza interferire con il ciclo mestruale della donna.…
Nel limite del possibile, dobbiamo sostenere i nostri figli in tutto quello che fanno; creare un legame equilibrato che li faccia diventare, un domani, adulti sani e forti.
Educare con i sogni non significa insegnare a non tenere i piedi per terra oppure a vedere la vita in modo irresponsabile o poco obiettivo.
Vuol dire, invece, infondere gioia e speranza, fornire al bambino le strategie che lo aiuteranno a sentirsi libero e capace di creare i propri orizzonti.
Un’educazione che abbia tra i suoi strumenti anche la paura, genera la tendenza ad essere insicuri, mette catene al cuore e ai piedi del bambino.
La paura fa male, ferisce e non potrà mai essere considerata pedagogica.
Pochi di noi sono esperti di pedagogia o psicologia infantile, ma sappiamo tutti che ogni bambino ha le sue necessità e che non esiste migliore risposta ad esse di quella che nasce dal cuore, dalla vicinanza, dal rappresentare una buona guida che investe nella felicità, mai nella paura.
Oggi vi proponiamo di riflettere con noi su questo tema interessante: l’importanza di educare ai sogni.
Il cervello di un bambino è un’entità desiderosa di imparare, provare, percepire, sentire e sognare. La sua neuroplasticità è semplicemente incredibile e lo sarà in modo potente fino all’età di 4-5 anni.
Tutto quello che accade in questa prima fase dell’infanzia, lascerà un’impronta indelebile nel suo cervello. Per questo motivo, è vitale che nei primi anni l’adulto curi in modo speciale il legame con il bambino, diventando per lui un sostegno forte e sano che lo faccia sentire amato e protetto.
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Forse vi sarete chiesti: “Ma i bambini sono davvero fatti di “materiale fragile”? Sì, da un certo punto di vista, e per i seguenti motivi:
I bambini sono più fragili di quanto pensiamo, perché imparano a leggere il mondo in base agli stimoli che ricevono. Per questo motivo, dobbiamo essere presenti nella loro vita con attenzione e saggezza.
Educare un bambino richiede tempo, pazienza e molti sogni. Capita spesso di nutrire dei dubbi.
Sarò una buona madre? Sarò un buon padre per mio figlio?
Non ossessionatevi con queste domande. A volte il genitore che segue il proprio istinto ottiene i migliori risultati, perché i suoi gesti sono dettati dall’amore e quando c’è affetto si crea un legame intimo con il bambino, talmente speciale che dall’esterno non può essere compreso fino in fondo.
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È la prima cosa da evitare. Il più bel regalo che possiamo fare ai nostri figli si chiama “tempo”.
Il mondo dei bambini è molto complesso e pur prestando attenzione ad ogni piccolo dettaglio, un genitore non può entrare in tutti gli aspetti della sua vita.
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Che abbia 4 o 14 anni, un figlio ha sempre bisogno del nostro aiuto. E noi siamo qui per questo.