Al fine di evitare gli sprechi alimentari, molti esperti consigliano di consumare alcuni alimenti anche dopo la data di scadenza, perché ancora adatti al consumo. Tuttavia, questa proprietà non vale per tutti i cibi, infatti alcuni possono esseri pericolosi per la salute. Vediamo, quindi, quali sono gli alimenti da non consumare dopo la data di scadenza.
Gli alimenti da non consumare dopo la data di scadenza sono tutti quelli che si decompongono più facilmente per natura e tendono a contaminarsi con vari tipi di batteri e tossine pericolosi per la salute.
Per questo motivo, è molto importante iniziare a controllare le etichette dei prodotti prima di assumerli. Tenete a mente gli alimenti che presentiamo in questo articolo per evitare di incorrere in spiacevoli intossicazioni.
Alimenti da non consumare dopo la data di scadenza
1. Formaggi spalmabili
A differenza dei formaggi stagionati che si possono conservare a lungo, anche dopo la data di scadenza, la composizione dei formaggi spalmabili li rende pericolosi per il consumo dopo la data di scadenza.
Questa varietà è piuttosto propensa alla proliferazione di batteri dannosi come la Listeria monocytogenes che causa problemi digestivi e reazioni indesiderate a livello immunitario.
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2. Carne macinata
Anche la carne in vendita è stata sottoposte a rigide norme di igiene e sicurezza, quella macinata è molto più propensa alla contaminazione da parte di batteri dannosi come l’E. Coli.
Per natura, infatti, si tratta di un ambiente adatto alla proliferazione di questi microrganismi e, quindi, ne facilita lo sviluppo.
Se si consuma carne macinata dopo la data di scadenza, ci sono alte probabilità di sviluppare infezioni da:
- E. Coli
- Salmonella
- Listeria monocytogenes
- Staphylococcus aureus
Questi batteri rilasciano pericolose tossine nell’intestino che, con il tempo, compromettono la funzione digestiva.
3. Bacche fresche
È meglio evitare le bacche o i frutti di bosco troppo maturi perché una volta iniziata la decomposizione, sulla loro superficie cresce un batterio chiamato Cyclospora che produce fastidiosi sintomi di intossicazione.
4. Insaccati
Tra gli alimenti da non mangiare dopo la data di scadenza troviamo anche gli insaccati, che contengono sostanze chimiche che li fanno sembrare freschi nonostante il passare dei giorni.
Tuttavia, dopo la data di scadenza, la loro struttura inizia a decomporsi e ci sono alte probabilità di infezione da batteri quali Listeria e E. coli.
In generale, si consiglia di consumare questi alimenti entro una settimana dall’apertura.
5. Uova crude
Si registrano spesso casi di intossicazione alimentare e infezioni legati al consumo di uova crude o scadute.
Anche se sono deliziose e necessarie all’interno del programma alimentare, è fondamentale cuocere le uova in modo adeguato e prima della data di scadenza indicata sulla confezione.
È importante, inoltre, fare attenzione ai prodotti che prevedono l’uovo nella loro preparazione, come:
- Maionese
- Budini
- Dessert e dolci
- Salse
Tra i principali problemi causati dal consumo di uova scadute ricordiamo l’infezione intestinale provocata dalla Salmonella.
6. Gamberi
I gamberi non cambiano la loro composizione dopo la scadenza, ma con il passare dei giorni tendono a trasformarsi in una fonte di batteri e germi dannosi.
Questo alimento va consumato il prima possibile dopo l’acquisto, nonché manipolato su superfici igienizzate, lontano da altri alimenti che possano causare contaminazione incrociata.
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7. Pollo
Il pollo è una delle carni magre più indicate per apportare amminoacidi e carboidrati complessi all’organismo. Tuttavia, quando è crudo, bisogna manipolarlo con attenzione su superfici igieniche e prive di batteri.
Un processo di scongelamento sbagliato o un consumo successivo alla data di scadenza possono provocare gravi infezioni intestinali causate da E. coli e Salmonella.
Ora che conoscete gli alimenti da non consumare dopo la data di scadenza, fate in modo di acquistarli nella quantità necessaria a consumarli prima che vadano a male.
Allo stesso modo, cercate di manipolarli e conservarli in modo adeguato per evitare che si contaminino con agenti nocivi.
Bibliografia
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