La scabbia è una malattia della pelle provocata da un parassita chiamato Sarcoptes scabiei. Si tratta di un acaro che scava delle gallerie nella pelle e che risulta difficile da diagnosticare nelle fasi iniziali.
Il Sarcoptes scabiei penetra nella pelle provocando una reazione allergica, che, se non trattata in tempo può causare un’infezione secondaria. Con il trattamento tempestivo ed efficace guarire è solo una questione di tempo.
Bisogna comunque tenere conto che si tratta di una malattia contagiosa, che si contrae per lo più attraverso il contatto fisico con soggetti che ne sono affetti, ad esempio familiari, compagni di scuola, anziani in casa di riposo, ecc. Oltre al trattamento principale, è possibile ricorrere a rimedi casalinghi per la scabbia. In questo articolo vi indichiamo quali.
Sintomi della scabbia
In accordo con una pubblicazione del British Medical Journal, La scabbia si manifesta entro due-sei settimane dall’infezione iniziale. Tuttavia, i sintomi possono comparire entro 48 ore, in una fase chiamata reinfezione.
Uno dei sintomi più evidenti è il prurito intenso e incontrollabile, soprattutto di notte. Nella fase iniziale compaiono delle piccoli eruzioni cutanee di colore rossastro che si trasformano, con il passare del tempo in croste o squame.
- Gli acari prediligono le pieghe e le piccole crepe della pelle: è facile quindi che l’infezione si sviluppi tra le dita, sui polsi, gomiti, glutei, capezzoli e anche nelle parti intime.
- Attenzione, però, perché si nascondono anche in accessori come orologi, bracciali, cinture e anelli.
È importante ricordare, inoltre, che questi sintomi possono scomparire per poi riapparire, ma ciò non significa che l’infezione sia completamente guarita.
Leggete anche: Come evitare problemi con gli acari
Come si combatte la scabbia?
In primo luogo, di fronte a un sospetto di scabbia, il medico ricerca i segni della malattia, come ad esempio i caratteristici solchi. Una volta identificati, lo specialista asporta alcuni frammenti di pelle per esaminarli al microscopio. Tuttavia, in presenza dei sintomi è fondamentale iniziare il trattamento, anche prima della diagnosi conclusiva.
Il trattamento della scabbia prevede l’applicazione di una serie di farmaci che combattono l’infezione e controllano i sintomi. Secondo l’Accademia Americana di Dermatologia (AAD), i più comuni sono, tra gli altri:
- Permetrina in crema. Un medicinale a uso topico che uccide gli acari della scabbia e le loro uova.
- Lozione di Lindano. A uso esclusivo di soggetti che non tollerano altri trattamenti.
- Crotamiton (Eurax). Disponibile sia in crema che lozione. Si applica una volta al giorno, per 2 giorni.
- Ivermectina (Stromectol). È un farmaco orale consigliato ai soggetti con disfunzioni del sistema immunitario o che non rispondono ai trattamenti convenzionali.
Per un uso corretto di questi farmaci è fondamentale la supervisione del medico. Il professionista determinerà la dose più sicura nel singolo caso. Inoltre, informerà il paziente riguardo ai possibili effetti collaterali e controindicazioni.
Rimedi naturali contro la scabbia
Lungi dal sostituire il trattamento medico, i rimedi casalinghi per la scabbia sono opzioni che possono essere prese in considerazione per lenire i fastidi occasionali. Tuttavia, tutto dipenderà dal caso e dalle raccomandazioni del professionista.
1. Aloe vera
Grazie alle sue proprietà, l’aloe vera si rivela un ottimo rimedio al prurito. È anche in grado di rigenerare, ridurre l’infiammazione e riparare la pelle danneggiata.
Di fatto, uno studio non comparativo condotto presso l’Università Obafemi Awolowo, Ile-Ife, in Nigeria, ha stabilito che il gel di aloe vera può essere efficace quanto il benzil benzoato nel trattamento della scabbia.
Grazie alle proprietà idratanti e riparatrici, la sua applicazione contribuisce in modo significativo al sollievo della pelle. Inoltre, il suo utilizzo è sicuro e in genere non produce effetti collaterali anche se usato per molto tempo.
Ingredienti
- Gel di aloe vera.
Come si utilizza
- Lavate accuratamente l’area interessata.
- Applicate uno strato abbondante di gel di aloe vera e lasciate agire per 30 minuti.
- Trascorso il tempo indicato, risciacquate con acqua fredda.
- Ripetete l’applicazione due volte al giorno.
2. Olio essenziale di melaleuca
L’applicazione dell’olio essenziale di melaleuca può aiutare a calmare il prurito legato alla scabbia. Tuttavia, non è in grado di eliminare le uova deposte sotto pelle. Nonostante ciò, uno studio pubblicato sull’American Journal of Tropical Medicine and Hygiene ha stabilito che tale sostanza presenta effetti promettenti nel trattamento della scabbia.
Ingredienti
- 1 cucchiaio di olio di melaleuca (15 g)
- 1 cucchiaio di olio d’oliva (15 g)
Come si utilizza
- Per prima cosa, lavate accuratamente l’area interessata.
- Quindi, mescolate i due oli.
- Imbevete un batuffolo di cotone con la miscela e tamponate la zona interessata.
- Ripetete il trattamento due volte al giorno, per tre settimane.
Leggete anche: Come alleviare il prurito
3. Aceto bianco
Non esistono prove che dimostrano la sicurezza e l’efficacia dell’aceto bianco contro la scabbia. Ma nella cultura popolare è da sempre usato come rimedio alternativo per lenire i fastidi come il prurito e l’irritazione.
Il dottor Paolo Maria Guarrera dell’Università La Sapienza, in un suo articolo per il Journal of Ethnopharmacology, afferma che in Italia uno degli usi più tradizionali per sfruttare i benefici delle piante era, in caso di scabbia negli animali domestici, l’applicazione di aceto e bendaggio. Se volete provare, seguite le istruzioni riportate di seguito.
Ingredienti
- ½ tazza di aceto bianco (125 ml)
- ½ tazza di acqua (125 ml)
Come si utilizza
- Per prima cosa, mescolate in un recipiente l’acqua con l’aceto.
- Imbevetevi un batuffolo di cotone e tamponate la zona interessata.
- Attendete 15 minuti, quindi risciacquate con acqua tiepida.
- Ripetete l’applicazione 3 volte al giorno, per 15 giorni.
4. Olio di neem
L’olio di neem, noto anche come olio di margosa, è un olio vegetale estratto dai frutti e dai semi dell’albero Azadirachta indica. Secondo un articolo pubblicato su Veterinary Parasitology nel 2014, i suoi composti sono stati ritenuti efficaci come trattamento palliativo per la scabbia. In particolare, se si vuole ottenere la morte dell’acaro.
Inoltre, come confermato dalla seguente ricerca pubblicata dal Journal of Parasitology Research, è stato suggerito che l’uso di shampoo contenenti estratto di semi di neem ha effetti positivi sui sintomi della scabbia negli animali.
Sebbene non siano stati condotti studi su larga scala sull’uomo, è possibile utilizzarlo insieme ad altri rimedi casalinghi per trattare la scabbia. Basta applicare un po’ di olio di neem sulla zona interessata.
5. Olio di chiodi di garofano
Come descritto in un articolo pubblicato su PLOS ONE nel 2010, l’olio di chiodi di garofano è risultato efficace nel trattamento dei sintomi della scabbia. I suoi effetti sono modesti, ma superiori a quelli di nessun trattamento. Poiché è stato testato solo su animali affetti dall’infezione cutanea, si consiglia di usarlo con parsimonia.
Raccomandazioni
Oltre alle opzioni sopra descritte, è possibile provare altri rimedi casalinghi per la scabbia, come l’applicazione di impacchi freddi, bustine di tè preraffreddate in frigorifero e impacchi di farina d’avena sulla pelle. Come nei casi precedenti, tutte queste terapie sono complementari al trattamento prescritto dal dermatologo.
Anche se l’infezione della pelle può essere trattata molto bene grazie all’aiuto del medico, si devono adottare una serie di abitudini che aiutano nel processo. Le più importanti, come sottolineano gli esperti della Mayo Clinic, sono le seguenti:
- Se avvertite prurito, bruciore o notate che la pelle è arrossata, evitate il contatto con altre persone.
- Non condividete indumenti od oggetti d’uso personale.
- Igienizzate coperte, cuscini e lenzuola per eliminare gli acari.
- Esortate le persone con cui avete avuto contatti stretti a consultare un dermatologo.
- Fate la doccia prima di applicare qualsiasi trattamento topico per la scabbia.
- Passate l’aspirapolvere in casa ogni giorno dall’inizio del trattamento.
- Se il prurito non vi lascia dormire o se notate lesioni sulla pelle, non esitate a consultare il medico.
Infine, non dimenticate che è necessario portare a termine la terapia fino a quando il professionista lo ritiene opportuno. Sebbene i rimedi naturali possano aiutare, da soli non sono una soluzione sufficiente ed efficace per curare la malattia. Pertanto, dovranno essere presi in considerazione solo come coadiuvanti, per alleviare i sintomi dell’infezione.
È inoltre importante notare che gli animali domestici non necessitano di alcun trattamento. Certamente, l’acaro che infetta la pelle umana non è lo stesso che infetta gli animali. In caso di dubbio, consultate un veterinario.
Bibliografia
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