Se avete frequenti cali di energia che vi causano non pochi problemi, questo articolo fa per voi.
Siamo in grado di mantenere la calma sotto pressione grazie ad alcune abilità come la pazienza, la persistenza e naturalmente l’intelletto. Ma cosa succede quando c’è uno squilibrio?
L’energia svolge un ruolo importante nelle nostre attività, ma difficilmente mantiene un livello alto per tutto il giorno.
È importante realizzare un piano per avere un maggiore controllo delle proprie energie, tenendo conto del tempo che dedichiamo a ciascuna delle nostre attività, al fine di essere più efficienti e produttivi.
Si tratta di mettere sulla bilancia gli aspetti fisici ed emotivi per raggiungere uno stato di completa salute.
Il segreto è lavorare in armonia, seguendo il ritmo che ci impongono il nostro cervello e il nostro corpo, senza esigere da noi stessi ciò che non possiamo dare.
Siamo così abituati a lavorare per ore senza riposo che non sappiamo nemmeno come comportarci quando abbiamo del tempo libero. Lottiamo per compiere molteplici attività, lasciandone incomplete.
I continui cali di energia sono dovuti ad alcune cattive abitudini. Le elenchiamo a seguire.
Cause dei cali di energia
Essere la valvola di sfogo
Per quanto sembri brutto, ci sono persone tossiche che ci usano solo per sfogarsi, per raccontarci i loro problemi, le loro preoccupazioni, paure e frustrazioni.
È meglio non lasciare che ci riempiano di questa loro energia negativa, almeno non sempre, perché inconsciamente influenzano la nostra vita quotidiana.
Abbiamo il potere di scegliere chi far entrare nel nostro mondo e su chi investire il nostro tempo. Per quanto bene vogliamo a queste persone, interferiscono con la nostra crescita personale ed è giunto il momento di allontanarle.
Fa parte del sistema naturale, le persone attorno a noi possono essere divise in due gruppi: chi ci aiuta a crescere e chi ci affonda.
Anche se hanno buone intenzioni, non vuol dire che ci facciano del bene. Cominciamo a ridurre il tempo che gli dedichiamo.
Leggete anche: 7 persone tossiche da allontanare per essere felici
Cali di energia: non mantenere le promesse
Perché non manteniamo le nostre promesse? È chiaro che potremmo aver cambiato idea strada facendo, ma dobbiamo agire, non fuggire dalle nostre responsabilità.
Se non desideriamo più fare una cosa, allora proponiamo una seconda possibilità e torniamo a negoziare.
Ritardare l’inevitabile è logorante e causa forti cali di energia. Rispettiamo i tempi perché gli altri ci prendano sul serio.
È ora di dire: “basta, non voglio!”. Non succede nulla. Meglio dire ciò che si sente che dover sopportare le conseguenze per anni.
Non avere priorità
Che cosa vogliamo davvero nella vita? Bisogna cercare quello che ci riempie a livello emotivo e fisico in modo da poter stare tranquilli.
Riempire l’agenda di assurde cose da fare, porta solo a perdere il controllo e alla fine ci si ritrova a soddisfare i bisogni altrui ignorando quello che ci rende felici.
Fa bene prendere un respiro, un momento per sé e analizzare le opportunità. Ricordate che tutti gli esseri viventi hanno bisogno di pause per crescere.
Se si continua ad andare avanti senza mai fermarsi, i cali di energia saranno all’ordine del giorno e non la recupereremo più.
Può interessarvi anche: Non date la priorità a chi vi considera solo un’opzione
Cali di energia: casa in disordine
In un ambiente pulito, ordinato e calmo ci si sente automaticamente molto meglio. Un luogo pieno di cose che nemmeno si utilizzano provoca ansia e apatia.
Se si vuole iniziare da zero, la prima cosa da fare è ravvivare la nostra casa, gettando le cose che rubano energia. Non dimentichiamo: “meglio poco, ma buono”.
Trasformiamo casa nostra in quel luogo dove vogliamo sempre andare, dove si respirano buone vibrazioni e relax senza cadere in depressione.
Non ascoltare il proprio corpo
La monotonia dei giorni ci fa dimenticare che siamo degli esseri viventi. Sottoponiamo il nostro organismo a giornate lunghe, alla pressione e allo stress, senza ascoltare quello che dice.
È praticamente impossibile sopravvivere a tali richieste e i cali di energia non si fanno attendere. Abbiamo bisogno di una boccata d’aria fresca, di meditazione ed esercizio fisico per eliminare le tossine.
Al contempo seguire una dieta ricca di vitamine, minerali e sostanze nutritive è essenziale per mantenerci in buona salute.
Cali di energia: condurre una vita sedentaria
Quanto spesso ci muoviamo? Non importa se passiamo molto tempo in ufficio, non dobbiamo abituare il corpo a stare seduto. Se lo facciamo, la funzionalità del nostro organismo entra in un circolo vizioso di apatia.
Quando inizia a muoversi e a fare almeno una passeggiata di 30 minuti al giorno, il rilascio di endorfine aumenta il livello di energia che ci manterrà attivi.
Preoccuparsi troppo
Preoccuparsi di problemi quotidiani è normale. La cosa allarmante è quando non è possibile controllare la preoccupazione ed è l’ansia a dirigere le emozioni.
Questa si manifesta con sintomi quali:
- Inquietudine.
- Fatica.
- Tensione muscolare.
- Irritabilità.
- Insonnia.
Questo accade perché non c’è più attività nell’emisfero cerebrale sinistro, vale a dire che il pensiero logico e razionale lavora senza sosta. Bisogna affrontare ciò che ci provoca la paura e rafforzare la nostra autostima.
Lasciamoci il passato alle spalle! E organizziamo il futuro per evitare i cali di energia ed essere sempre attivi.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Afari, N., & Buchwald, D. (2003, February). Chronic fatigue syndrome: A review. American Journal of Psychiatry.
- Fukuda, K., Straus, S. E., Hickie, I., Sharpe, M. C., Dobbins, J. G., & Komaroff, A. (1994). The chronic fatigue syndrome: A comprehensive approach to its definition and study. Annals of Internal Medicine, 121(12), 953–959.
- Hockey, G. R. J., Maule, A. J., Clough, P. J., & Bdzola, L. (2000). Effects of negative mood states on risk in everyday decision making. Cognition and Emotion, 14(6), 823–855.