In ambito gastronomico, il sale è un elemento essenziale per l’elaborazione di una grande quantità di piatti. Per esempio, il sale fino può essere utilizzato per preparare salse per la pasta, mentre il sale grosso viene utilizzato per ricette che prevedono cottura alla piastra o grill, quali pesce e carne.
Senza dubbio, il sale è il tipo di condimento più utilizzato al mondo quando si tratta di cucina. E sebbene possa contribuire parecchio a intensificare i sapori, è necessario imparare a farne un uso moderato, visto che se consumato in eccesso potrebbe nuocere alla salute.
In effetti, gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano di ridurre il consumo di sodio per abbassare la pressione arteriosa e ridurre il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari, in ictus o in cardiopatie coronarie da adulti.
I diversi tipi di sale
Per prima cosa, c’è un aspetto importante di cui tenere conto: sebbene tutti i tipi di sale contengano sodio, questa sostanza non sempre è presente in dosi sempre uguali. Così, non tutti i tipi di sale contengono le stesse quantità di sodio e di altri minerali.
Sapere come usare ciascun tipo di sale può aiutarci a esaltare al meglio il sapore degli alimenti e a ottenere piatti molto più gustosi. Per questo motivo, il consiglio è approfondire la conoscenza dei vari tipi di sali e scoprire quali sono considerati i più sani. Pronti? Via!
1. Sale da tavola comune
Il sale fino o “sale da tavola” è quello più utilizzato. Contiene il 95% di cloruro di sodio e durante il processo di elaborazione di solito vengono aggiunti altri minerali come lo iodio e il fluoro, così come additivi e conservanti.
Se quando prepariamo i nostri piatti siamo alla ricerca di un equilibrio nel sapore, ovvero per condire le nostre pietanze, il sale comune è tra i tipi di sale più consigliati a tal fine.
Potrebbe interessarvi: Ridurre il consumo di sodio: 3 consigli
2. Sale marino non raffinato
È quello ottenuto tramite processi naturali come, ad esempio, l’evaporazione dell’acqua del mare. Tra i vari componenti il cloruro di sodio è fondamentale.
A differenza del sale comune, contiene elevate quantità di minerali, come lo zolfo, il boro, il carbonio, il magnesio, il potassio, il sodio, fluoro, fosforo, ferro, zinco, iodio. Possiede un colore grigiastro e fornisce un sapore più intenso ai pasti rispetto al sale comune.
Questo tipo di sale è molto più sano per preparare delle ricette rispetto al sale comune. Oltre a sapere quale dei due tipi di sale sia il più sano, ciò che è davvero importante sono le dosi corrette nelle ricette.
Leggete anche: I 10 principali benefici del sale dell’Himalaya
3. Fior di sale
Questo tipo di sale si ottiene dalle superfici delle saline marine in modo artigianale tramite tecniche tradizionali nell’Atlantico e nel Mediterraneo. È utilizzato per le sue esclusive proprietà gastronomiche.
Grazie alle sue proprietà gastronomiche, il fior di sale è la tipologia per eccellenza utilizzata in ambito gourmet. È ipotonico, ciò significa che quando si consuma non causa ritenzione idrica. Se si confronta con gli altri tipi di sale, è povero di cloruro di sodio (solo 92.9 %) e di sodio (15 %).
Per quanto riguarda il sapore, è meno intenso rispetto agli altri sali, in quanto si dissolve facilmente nel palato.
4. Sale dell’Himalaya
Si tratta di un sale originario di Pakistan e America Latina, non dell’Himalaya, come il nome potrebbe far pensare. Qualche anno fa, grazie a un’ottima operazione di marketing associato al suo luogo di origine, è diventato molto popolare, in quanto gli vengono attribuiti una certa dose di valori nutrizionali.
Si dice contenga circa 84 minerali e oligoelementi e che per questo sia ottimo per il corretto funzionamento dell’organismo. Altro elemento che ha contribuito alla sua massiva diffusione è il suo colore rosa, che attira molto l’attenzione.
Visitate questo articolo: 8 benefici del sale marino
Tipi di sale, qual è il più sano?
Ogni tipo di sale, per strategia di marketing, vanta messaggi che affermano si tratti del più sano, naturale e puro. Tuttavia, non tutto ciò che viene affermato è certo e in molti casi diventa oggetto di esagerazioni.
Per realizzare il processo di selezione più pratico, di seguito riportiamo una serie di raccomandazioni:
- Tutti i tipi di sale contengono cloruro di sodio come elemento essenziale e, per questa ragione, deve essere consumato con moderazione.
- Il sodio si può ottenere da molti alimenti, per questo si pensa che l’ingestione di sale possa non essere necessaria. Secondo alcuni esperti, circa il 50% del sale in eccesso proviene da alimenti processati, come il pane o i cibi in scatola.
- Il sale viene utilizzato principalmente per il sapore che apporta ai pasti, non per gli effetti sani che può comportare.
- Le strategie pubblicitarie hanno portato spesso a offre alcuni tipi di sale ad un costo eccessivamente elevato. In questi casi gli interessi economici hanno raggiunto il mondo naturale. Per questa ragione risulta complicato capire se effettivamente un prodotto naturale vale il prezzo a cui viene offerto o se si tratta semplicemente di marketing.
Ridurre il consumo
Per concludere, possiamo affermare che il problema non risiede nel sale, ma nel modo di assumerlo e nelle quantità che decidiamo di usarne.
Consumarlo in eccesso produce disturbi cardiovascolari, insufficienza renale, disturbi gastrici, osteoporosi, ecc.
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha svelato che i pazienti che riducono il consumo di sale osservano un miglioramento delle funzioni renali, visto che i reni fanno fatica a elaborare il sodio in eccesso.
Questo stesso studio ha rivelato che il sodio riduce l’elasticità delle pareti dei vasi sanguigni e delle cellule cardiache.
Un altro studio della Scuola di Medicina di Harvard indica che una dieta a basso contenuto di sale abbassa la pressione e, quindi, riduce il rischio di ictus.
Diversi specialisti fanno le seguenti raccomandazioni per ridurre il consumo di sale:
- Eliminare la saliera da tavola, per evitare che i commensali aggiungano sale.
- Escludere il consumo di conserve e di cibi precotti.
- Ridurre il consumo di formaggio, saluti e di sottaceti.
- Ridurre (o eliminare) il consumo di cibo affumicato.
- Evitare snack salati, come patate fritte, frutta secca, ecc.
- Usare minori quantità di salsa di soia, ketchup, salse particolarmente condite.
Infine, bisogna ricordare che le spezie e le erbe aromatiche possono essere una straordinaria alternativa al sale. Ecco perché vale la pena fare una prova e preparare pietanze più sane.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Accurate Measurements of Sodium Intake Confirm Relationship with Mortality. Brigham and Women’s Hospital. 2018
https://www.brighamandwomens.org/about-bwh/newsroom/research-briefs-detail?id=3053 - Errors in estimating usual sodium intake by the Kawasaki formula alter its relationship with mortality: implications for public health. International Journal of Epidemiology DOI: 10.1093/ije/dyy114