Saponaria: proprietà e usi medicinali

La saponaria viene impiegata fin dall'antichità per la produzione di saponi naturali. Grazie alle sue proprietà, è considerata anche un coadiuvante contro la tosse. Vi invitiamo a scoprirne di più.

Saponaria.

La saponaria, il cui nome scientifico è Saponaria officinalis, è una pianta originaria dell’Europa meridionale e centrale e del sud-est asiatico.

Attualmente si coltiva anche in Nord America e in molti altri paesi, dove si utilizza come pianta ornamentale e per la produzione di detergenti e rimedi.

Nello specifico, è un’erbacea perenne con rizoma e fusto eretto, foglie lanceolate e fiori dai colori bianco, rosa o viola. Di norma, non supera i 60 centimetri di altezza ed è piuttosto facile da coltivare. Ha un’alta tolleranza alla siccità e cresce anche in terreni sabbiosi.

Come afferma questo articolo pubblicato sull’Iranian Journal of Pharmaceutical Research, la saponaria si caratterizza per la sua alta concentrazione di saponine, sostanze che determinano la forma di schiuma.

Si ritiene, inoltre, che possieda proprietà depurative, espettoranti e toniche. Ma quali benefici comporta? Scopriamolo!

Usi e proprietà medicinali della saponaria

La composizione della saponaria include sostanze quali saponine (fino al 5%), flavonoidi, zuccheri, resina, vitamina C e piccole quantità di olio essenziale.

Non stupisce affatto, dunque, che le si attribuiscano proprietà tensioattive, antinfiammatorie, antiossidanti, antivirali, antimicotiche ed espettoranti.

E, sebbene le evidenze al riguardo siano ancora limitate, alcuni studi in vitro e altri condotti su animali, avallano alcuni dei suoi effetti. Naturalmente, è bene specificare che non si tratta affatto di un rimedio miracoloso o qualcosa di simile.

Si ritiene semplicemente che sia potenzialmente utile come coadiuvante nel trattamento di alcuni disturbi. Come quelli elencati di seguito.

Olio essenziale.
L’alto contenuto di saponina, conferisce a questa pianta delle proprietà detergenti.

Infezione da Candida albicans

La saponaria è stata studiata come possibile agente terapeutico contro le infezioni da Candida albicans, per via delle sue potenzialità come antimicotico naturale.

Nella ricerca pubblicata sul Journal of Medical Microbiology, delle frazioni ricche di saponina ottenute dalla pianta, sono state usate da sole e in combinazione con diversi antimicotici.

I ricercatori hanno scoperto che, sebbene l’estratto non abbia prodotto un’attività antifungina diretta, ha contribuito a inibire la formazione del tubulo germinativo e di biofilm.

Ha mostrato inoltre un’elevata citotossicità, la quale costituisce un’importante risposta immunitaria contro gli agenti infettivi di questo tipo.

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Tosse e bronchite

La saponaria non è un rimedio d’elezione contro la bronchite o la tosse. Tuttavia, nella medicina popolare si usano generalmente dosi da 1 o 2 grammi di estratto d’erba per tenere a bada i sintomi.

Allo stesso scopo, si prescrivono 1,5 grammi di radice al giorno. Tuttavia, non esistono ancora evidenze a sostegno degli effetti espettoranti nell’uomo.

Salute della pelle

Le saponine contenute nella pianta la rendono un detergente naturale, adatto alla cura della pelle. La schiuma prodotta e l’apporto di agenti antiossidanti, antinfiammatori e antimicrobici, agevolano la pulizia profonda della pelle.

Aiuta a calmare anche disturbi quali dermatite, acne e seborrea. È anche spesso presente nella composizione di diversi prodotti cosmetici commerciali.

Altri potenziali benefici della saponaria

  • Questo studio pubblicato su Protein & Peptide Letters suggerisce che la saponaria possa avere effetti anti-HIV, derivanti dalla sua attività d’induttore dell’apoptosi e dal potenziale citotossico. Tuttavia, non esistono solide evidenze a sostegno del possibile uso terapeutico in questo caso.
  • La pianta è stata studiata anche per il suo potenziale antitumorale. A tal proposito, secondo questa revisione, la saporina-S6, una proteina inattivante del ribosoma di tipo 1, ha mostrato risultati interessanti quando utilizzata nella terapia antitumorale, soprattutto nei tumori ematologici.
  • Dato il potenziale come analgesico e antinfiammatorio, la saponaria viene anche impiegata come coadiuvante per alleviare il dolore causato da reumatismi, gotta, problemi muscolari e infiammazioni osteoarticolari. Anche in questo caso, però, non esistono sufficienti prove a sostegno.

Rischi e possibili effetti collaterali

A oggi, non sono disponibili sufficienti dati per confermare la sicurezza e l’efficacia della saponaria. Al momento, è risaputo che il consumo di questa pianta in dosi elevate o per lunghi periodi, causa emolisi e grave irritazione dell’apparato digerente. Ciò può causare sintomi quali crampi, nausea, vomito e diarrea.

Inoltre, l’uso esterno può causare irritazioni nelle pelli sensibili o se entrata a contatto con gli occhi, pertanto bisogna usare la massima precauzione.

Non va usata né in gravidanza né durante l’allattamento. Tantomeno è consigliabile usarla nei casi di malattie di base o se si segue un trattamento farmacologico. In questi casi, è essenziale consultare il proprio medico al riguardo.

Febbre.
L’uso della saponaria per il trattamento di tosse e bronchite è legato principalmente alle proprietà antitussive, e non a quelle curative.

Come utilizzare la saponaria?

Non esistono evidenze cliniche a supporto di uno specifico dosaggio della saponaria. In generale, si raccomanda di seguire le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto, sia per quanto riguarda i tè che gli estratti. A ogni modo, per uso interno, è bene non superare  la dose di 1,5 grammi di saponaria secca.

Per la produzione di detergenti naturali, si dovrebbero usare dai 30 ai 100 grammi di rizoma per litro d’acqua. Si fa bollire la miscela per 5-10 minuti e si lascia in infusione per un’ora.

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La saponaria in sintesi

Grazie ai suoi effetti detergenti, la saponaria è largamente usata nella produzione di saponi, sia per uso cosmetico che domestico. Inoltre, le si attribuiscono anche delle proprietà medicinali.

Tuttavia, molte delle proprietà provengono prevalentemente da dati aneddotici e non esistono sufficienti prove a sostegno. Pertanto, la saponaria va usata con cautela, tenendo a mente che l’uso  in eccesso può persino essere dannoso.

Bibliografia

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