Dovete sapere che l’alimentazione è strettamente legata ai calcoli biliari. Per migliorare tale condizione, dobbiamo ridurre le probabilità di soffrire di infiammazione, e per riuscirci dobbiamo limitare gli stimoli responsabili delle contrazione della cistifellea; vale a dire che dobbiamo essere molto cauti nel consumo di grassi. In questo articolo vi parliamo della dieta per i calcoli biliari.
Vi invitiamo a scoprire come l’alimentazione può aiutare a calmare i sintomi causati dai calcoli biliari.
Cosa è la colecisti?
La colecisti (o cistifellea) è una sacca a forma di pera, circondata da una parete muscolare che si trova nella parte superiore destra dell’addome. Conserva e contiene la bile, un liquido secreto dal fegato e necessario per la digestione dei grassi e per assorbire alcune vitamine.
Perché si formano i calcoli biliari?
Hanno origine dalla cristallizzazione della bile, un liquido prodotto dal fegato e secreto all’interno dell’intestino, attraverso i condotti biliari, per aiutare a digerire i grassi. Alcuni calcoli biliari non producono sintomi.
C’è chi ritiene che i calcoli biliari possano essere dovuti a cattive abitudini alimentari. Un consumo eccessivo di cibi ricchi di grassi costringe il fegato a secernere più bile. Da qui l’importanza di controllare ciò che mangiamo, sia per prevenire la comparsa di calcoli che per attenuarne i sintomi.
Le pietre o calcoli biliari sono più frequenti nelle donne, soprattutto dopo i 50 anni, e in coloro che hanno una storia familiare di calcoli. La loro incidenza aumenta in gravidanza e nelle persone che assumono estrogeni per via orale, nelle persone che si sottopongono a frequenti digiuni, che non fanno attività fisica e nei cirrotici.
Dieta per i calcoli biliari
In generale, i consigli nutrizionali da seguire se si soffre di calcoli biliari sono semplici: un’alimentazione sana, varia, povera di grassi e colesterolo, tenere sotto controllo le calorie nella dieta di tutti i giorni, cercare di suddividere i pasti in 5 momenti della giornata, evitare di rimanere a digiuno, così come i pasti abbondanti.
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Liquidi
- Bevete acqua in abbondanza.
- Infusi caldi e leggeri di tè e camomilla.
- Latte scremato in piccole quantità, aumentando la dose in modo graduale.
Zuppe, porridge e purè
- Zuppe, brodo vegetale, risotti, spaghetti e pasta.
- Porridge ben cotto di farina di avena, di lenticchie, di mais, ecc.
- Purè di patate, patate bollite o al forno.
- Purè di legumi secchi ben cotti e passati al setaccio.
Carne
- Vitello, coniglio, montone bollito, alla griglia o arrosto, morbidi e a spezzatino.
- Pollo, gallina o piccione bolliti senza pelle, alla griglia o arrosto, morbidi e a spezzatino.
- Prosciutto magro, con poco sale o dolce.
- Pesce: pesce bianco, sogliola, merluzzo, nasello, ecc. Bolliti e conditi con un filo d’olio o di limone oppure cotti alla griglia.
Dolci
- Budino, marmellata, composta, succo di frutta, frutta cotta o mele a crudo.
- Pane e biscotti: cracker, pane bianco in piccole porzioni, paste, pasta sfoglia o ciambellone.
Tipologie di cotture consigliate
- Con pochi grassi aggiunti.
- Evitare le fritture.
- Non riscaldare i grassi a una temperatura superiore a 100 °C.
- A crudo, bolliti, alla piastra, al vapore, al cartoccio (in carta forno o di alluminio).
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Quali alimenti evitare nella dieta per i calcoli biliari?
- Temperature estreme: i cibi e le bevande molto fredde e molti caldi sono potenti stimolatori della bile, per cui si consiglia di ingerire preparazioni a temperatura ambiente.
- Zuccheri: alcuni studi rivelano che le alte concentrazioni di monosaccaridi e disaccaridi stimolano la secrezione di bile, per cui bisogna consumare con moderazione e in piccole quantità alimenti che possiedono zucchero.
- Xantina: gli alimenti ricchi di caffeina e teobromina, come il caffè, l’erba mate, il tè concentrato, le bevande alla cola, possono stimolare in eccesso la cistifellea, dunque bisogna ridurne al massimo il consumo.
- Porzioni abbondanti: le grandi quantità di cibo ingerito in un solo pasto possono portare a una forte stimolazione della colecisti e a conseguente dolore, per cui è meglio mangiare più volte al giorno, ma in piccole quantità.
- Altro: in linea di massima, si consiglia anche di limitare il consumo di agrumi, di bevande a base di anidrite carbonica e di alcol.
Infine, chi soffre di calcoli biliari deve consultare un nutrizionista per ricevere un piano nutrizionale personalizzato sulla base delle proprie esigenze, e un gastroenterologo che possa indicare il giusto trattamento da seguire.
Bibliografia
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