Nei primi giorni di vita del neonato, le paure e i dubbi dei genitori sono così grandi che qualsiasi sintomo o segno sconosciuto può generare ansia. L’ittero del neonato è considerato un processo fisiologico, sebbene richieda un adeguato monitoraggio al fine di evitare complicazioni.
In questo articolo troverete tutte le informazioni riguardo le cause dell’ittero del neonato, nonché i consigli su come agire per prevenire eventuali complicanze.
Ittero del neonato: a cosa è dovuto?
L’ittero è caratterizzato da una colorazione giallastra della cute e delle mucose. La causa è un’eccessiva presenza di bilirubina, una sostanza prodotta dalla degradazione dei globuli rossi. L’esame del sangue è il metodo indicato per rilevarne i valori.
L’ittero del neonato non è considerato patologico se i livelli di bilirubina non sono troppo alti. Al contrario, se i valori nel sangue sono elevati, si parlerà di iperbilirubinemia, per la quale saranno necessari il controllo e il monitoraggio ospedaliero.
Nei due o tre giorni dopo la nascita, è perfettamente normale riscontrare l’ingiallimento della pelle del neonato. Il fegato è l’organo incaricato di eliminare la bilirubina, ma nei primi giorni di vita non è naturalmente al massimo delle sue funzioni.
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Quali precauzioni adottare?
Una volta appurato che l’ittero del neonato non è un problema grave, è il momento di conoscere quali azioni mettere in pratica per ridurre al minimo gli effetti di tale condizione. In tal senso, esistono alcune precauzioni di base che possono essere eseguite dai genitori.
- Monitorare la corretta alimentazione del neonato. In caso di allattamento al seno, è più difficile garantire una corretta assunzione di cibo. In situazioni rare, dopo la prima settimana di vita, l’ittero può essere ricollegato all’allattamento stesso. Solo il pediatra, una volta visitato il neonato, sarà in grado indicare se è necessario interrompere l’allattamento per uno o due giorni.
- Fototerapia domiciliare. La fototerapia è una tecnica utilizzata nelle unità di neonatologia per il trattamento dell’iperbilirubinemia. Se il ricovero non è necessario, potete effettuarla anche a casa. Esponete il neonato alla luce solare per 10 minuti al giorno, a occhi coperti e con indosso il pannolino. Scegliete un orario in cui l’esposizione solare non è dannosa, preferibilmente prima delle 9 del mattino.
Riconoscere le possibili situazioni di rischio
Come anticipato, l’ittero del neonato è generalmente una condizione non associata a problematiche gravi. Tuttavia, è importante riconoscere alcuni dei segni che richiedono una valutazione medica:
- Manifestazione precoce dell’ittero del neonato. Se la colorazione si verifica già dal primo giorno di vita, il pediatra prescriverà un esame del sangue per valutarne gli esiti.
- L’ittero permane oltre le due settimane di vita. Si tratta del tempo necessario al fegato per svolgere in modo ottimale le sue funzioni, tra cui smaltire la bilirubina.
Complicazione dell’ittero del neonato
Quando la bilirubina nel sangue raggiunge valori elevati, può depositarsi nelle cellule cerebrali, alterando il metabolismo e la funzione dei neuroni. Questa condizione è nota con il nome di kernicterus.
Per scongiurare questa possibilità, è fondamentale consultare il pediatra qualora l’ittero perdurasse oltre la settimana di vita.
Il pediatra eseguirà i test del caso per valutare i livelli di bilirubina e, qualora riscontrasse serie anomalie, prescriverà il ricovero ospedaliero in unità neonatale e il trattamento con la fototerapia.
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In cosa consiste la fototerapia ospedaliera?
Il neonato sottoposto al trattamento di fototerapia necessiterà di un ricovero ospedaliero di diversi giorni. Attualmente, in buona parte degli ospedali, i genitori sono autorizzati a stare con i figli anche 24 ore al giorno, sebbene sia consigliabile riposare a casa.
Il personale infermieristico delle unità di neonatologia è perfettamente preparato per eseguire le cure di base necessarie ai neonati affetti da iperbilirubinemia. È dunque di fondamentale importanza seguire le raccomandazioni del personale sanitario.
In caso di allattamento al seno, si raccomanda di non interromperlo. Si consiglia, pertanto, di seguire le indicazioni dei professionisti per quanto riguarda l‘alimentazione del neonato.
Conclusioni
La pelle del neonato può manifestare diversi cambiamenti nei primi giorni di vita e l’ittero è uno dei più frequenti. È necessario ottenere tutte le informazioni sulle cure di base per ciascuna delle alterazioni più frequenti dei neonati.
Bibliografia
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