Il test di O’Sullivan è un esame obbligatorio in diversi paesi, sebbene vi siano controversie al riguardo. Lo scopo è quello di escludere la presenza di diabete gestazionale o di determinare se ci sono rischi che si verifichi.
Si tratta di un esame che viene eseguito su donne in gravidanza per determinare i valori della glicemia. In altre parole, questo cerca di stabilire i livelli di zucchero nel sangue per verificare se esiste un rischio di diabete gestazionale o meno.
Il diabete gestazionale è una condizione in cui la glicemia è aumentata, principalmente a causa dei cambiamenti ormonali della gravidanza. Ciò può influire sulla salute della madre e sul normale sviluppo della gravidanza e del parto. Anche la salute del bambino è a rischio in questi casi. Per questo motivo, il test di O’Sullivan è diventato obbligatorio per tutte le donne in gravidanza in molti paesi.
A cosa serve il test di O’Sullivan
Il test di O’Sullivan non è utile per diagnosticare il diabete gestazionale, ma il suo scopo principale è escluderlo. I risultati ci consentono di stabilire due fatti:
- Che la madre non ha il diabete gestazionale.
- L’assenza del rischio di soffrire di questa malattia.
Alcuni lo considerano il miglior esame in termini di costi, benefici ed efficacia per escludere il diabete gestazionale. In caso di alterazione dei risultati, si sottopone la gestante a un secondo esame più specifico, chiamato prova da carico orale di glucosio (OGTT).
Attualmente, sono esenti da questo esame le donne sotto i 25 anni, normopeso e che non presentano fattori di rischio, come storia familiare di diabete, precedenti di diabete gestazionale o di obesità. Il test di O’Sullivan talvolta dà falsi positivi.
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Come si esegue il test di O’Sullivan
Non è necessario eseguire il test di O’Sullivan a stomaco vuoto. Per prima cosa, si preleva un campione di sangue per quantificare il livelli di glucosio. Quindi, la donna deve bere una bevanda molto dolce, che contiene 50 grammi di glucosio al 25% in 200 cc.
La donna dovrebbe rimanere seduta per un’ora dopo il carico di zucchero senza mangiare o bere nulla. Passato quest’intervallo di tempo, si fa un secondo prelievo, per quantificare nuovamente i livelli di glucosio nel sangue. Da quest’analisi si deduce se l’insulina ha svolto correttamente il suo lavoro o meno.
Se i risultati di questo esame danno una qualsiasi indicazione di insulinoresistenza o non danno un risultato inequivocabile, allora deve essere eseguito un test di conferma, che in questo caso è la prova da carico orale di glucosio (OGTT).
Quando fare il test
In genere, il test di O’Sullivan viene praticato tra la ventiquattresima e la ventottessima settimana di gravidanza. Si tratta, infatti, del momento migliore, poiché i cambiamenti ormonali generalmente alterano il funzionamento dell’insulina nella donna. In alcuni casi, tuttavia, il test deve essere eseguito più di una volta.
Se una donna ha gia avuto il diabete gestazionale in una precedente gravidanza, il test viene eseguito nel primo trimestre. Si presume che esista di nuovo un fattore di rischio. Questa misura si applica anche quando la madre soddisfa uno o più dei seguenti criteri:
- Età superiore ai 35 anni.
- Storia familiare di diabete, in particolare il padre o la madre della donna incinta.
- Sovrappeso prima della gravidanza.
- In passato ha dato alla luce un bambino che pesava più di quattro chilogrammi.
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Altre informazioni da prendere in considerazione
Esistono grandi controversie sul test di O’Sullivan, tanto che in molti paesi questo esame viene eseguito solo se è presente un fattore di rischio. Tale controversia si deve al fatto che molte donne reagiscono male all’ingestione di glucosio.
Alcune vomitano glucosio nello stesso momento in cui lo bevono e se il test viene ripetuto pochi giorni dopo accade lo stesso. In seguito a ciò, questo esame diventa una vera e propria tortura per alcune gestanti, motivo per cui si è proposti di realizzarlo solo in caso di effettivo rischio.
Nei paesi in cui non è obbligatorio, si segue un protocollo in cui la madre viene informata dei rischi del test e può scegliere di sottoporsi a esso o meno. Allo stesso modo, vi sono dubbi sugli effetti collaterali del forte apporto di glucosio sulla salute della madre e del feto.
Bibliografia
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Rojas-Carrera, S. I., Márquez-Celedonio, F. G., Lagunes-Mijangos, A., & González-Arriola, V. M. (2013). Precisión diagnóstica de la prueba de O’Sullivan en diabetes gestacional. Revista Médica del Instituto Mexicano del Seguro Social, 51(3), 336-339.