Il primo caso noto di fetus in fetu venne riportato nel 1800. Da allora si ha notizia di circa 200 casi in tutto il mondo. La rarità di questa anomalia e la sua dispersione geografica hanno impedito che venissero condotti studi approfonditi su questo fenomeno.
Lo scopritore di questa strana condizione fu Johann Friedrich Meckel. Coniò l’espressione fetus in fetu per riferirsi a quei casi in cui un gemello parassita si forma all’interno del fratello sano, che funge da ospite.
Accade molto spesso che questa malattia venga inizialmente diagnosticata come un tumore non doloroso. L’89% dei casi sono stati rilevati entro i primi 18 mesi di vita, ma in alcuni casi la diagnosi viene formulata in età adulta.
Il fetus in fetu è una malattia rara od orfana
Il fetus in fetu fa parte delle cosiddette malattie orfane, rare o minoritarie. Fino a oggi sono stati identificati circa 7.000 malattie appartenenti a questa categoria. Tra le dieci malattie più rare troviamo il fetus in fetu.
In tutto il mondo sono documentati solamente 200 casi. Si stima che questa anomalia interessi una nascita su 500000. Nella maggior parte dei casi viene diagnosticata durante l’infanzia, ma è stata riscontrata anche in individui adulti fino ai 47 anni di età.
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Rappresenta una variante della sindrome del gemello parassita
Il fetus in fetu è una variante del fenomeno conosciuto come sindrome del gemello parassita. Si tratta di una condizione nella quale due gemelli sono uniti tra loro, ma uno ha il corpo molto più piccolo.
In questi casi, il gemello ospite, o autosita, consente al parassita di sopravvivere, dal momento che quest’ultimo non possiede organi propri. Il fetus in fetu è considerato un caso estremo di gemelli siamesi.
Il fetus in fetu è un evento casuale
Non è nota la causa esatta di questo fenomeno. Sappiamo solamente che si tratta di un evento imprevedibile che si verifica in un momento impreciso durante la formazione dello zigote. Per qualche motivo, i gemelli non si separano del tutto e rimangono uniti.
Tutto ciò accade prima della formazione dell’embrione. In seguito, uno dei gemelli si sviluppa normalmente, mentre l’altro si atrofizza. Rimane così all’interno del gemello sano e la sua sopravvivenza dipende completamente da quest’ultimo.
Il fetus in fetu presenta uno strano aspetto
Accade spesso che il feto ospite muoia prima di nascere. Quando ciò non accade, il neonato presenta un rigonfiamento nella zona nella quale è alloggiato il gemello parassita. Nell’80% dei casi, si tratta della regione addominale, ma il gemello parassita può essere alloggiato nello scroto, nel cranio, ecc.
Il fetus in fetu è un umanoide, avvolto da una membrana che lo rende simile a un uovo di gallina estremamente duro e di dimensioni piuttosto grandi. Una volta estratto da questa specie di guscio, appare di colore bianco. In seguito a questa procedura, tuttavia, muore, perché la sua vita dipende completamente dal gemello sano.
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Il fetus in fetus e il teratoma
Il teratoma è un tumore incapsulato e che contiene resti di tessuti, perfino di organi. Vi sono casi di teratomi contenenti peli, denti, ossa e perfino cuori, per quanto si tratti di un fenomeno poco frequente.
Per via delle sue caratteristiche, a volte il teratoma viene confuso con il fetus in fetu. I ricercatori hanno stabilito pertanto alcuni criteri differenziali per distinguere un fenomeno dall’altro. I teratomi possono diventare maligni, mentre il fetus in fetu no. Inoltre, affinché si possa parlare di fetus in fetu deve essere presente la colonna vertebrale.
Rappresenta un rischio per l’ospite
Il gemello parassita costituisce un potenziale rischio per il gemello sano. Quest’ultimo, infatti, deve portare all’interno del proprio organismo un peso che non svolge alcuna funzione. Il parassita può arrivare a pesare 1 chilogrammo. Non è dotato di cervello, ma di una cavità cranica cava. Non possiede neppure una cavità toracica, mentre, al suo posto, è presente della carne massiccia.
Un ulteriore rischio è costituito dall’ubicazione del gemello parassita. Come già indicato, si trova quasi sempre nell’addome, ma sono stati registrati casi di fetus in fetu nel cavo orale (6), nel cranio (7-9), nel fegato (10) e in altre aree pericolose. Infine, sono stati documentati 13 casi di coesistenza di più di un gemello parassita.
Bibliografia
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- Lugones Botell, M., & Ramírez Bermúdez, M. (2013). Fetus in fetu. Revista Cubana de Obstetricia y Ginecología, 39(1), 63-68.