La settoplastica è un intervento chirurgico che si propone di eliminare le deviazioni del setto nasale, migliorando la respirazione. Viene realizzata, in genere, quando la deviazione è causa di riniti ricorrenti o sinusite.
Va chiarito che la settoplastica, o ricostruzione del setto, non è un intervento estetico. Sebbene cambi la forma del naso, lo scopo non è migliorarne l’aspetto, bensì la funzionalità.
Cos’è la settoplastica?
Il setto nasale, la struttura osteo-cartilaginea che divide le due cavità nasali, deve trovarsi al centro del naso. Se non è allineato correttamente, una delle due narici rischia di restringersi, impedendo il normale flusso dell’aria e provocando difficoltà respiratorie.
Avere il setto nasale non allineato è una condizione che prende il nome di dismorfismo del setto, un’alterazione che può essere congenita o acquisita. Il primo caso è il risultato di compressioni durante la vita intrauterina, traumi del parto o alterazioni dello sviluppo cranio-facciale. Nel secondo, la causa è un trauma o una ridotta crescita armonica.
La deviazione nasale può causare ostruzione, respirazione prevalentemente tramite il cavo orale, tendenza all’apnea notturna e sensazione di bocca secca.
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Come si realizza l’intervento?
La settoplastica viene eseguita generalmente in anestesia generale. È un’operazione che non richiede un ricovero prolungato. Il paziente viene fatto sdraiare sul lettino, con la testa sollevata dal busto di circa 30 gradi.
Si procede con infiltrazioni vasocostrittive e anestetiche nella mucosa settale per consentire una corretta dissezione tra la cartilagine e l’osso. Quindi si solleva la mucosa, ovvero il rivestimento interno del naso. In questo modo vengono esposti i tessuti che devono essere rimodellati.
In alcuni casi sarà necessario rimuovere piccole porzioni di osso e cartilagine. Al termine, la mucosa viene riposizionata e l’incisione viene chiusa con alcuni punti di sutura. Un tampone nasale, lasciato per 48 ore, previene la formazione di ematomi o sanguinamento.
Differenze tra settoplastica e rinoplastica
In generale, qualsiasi intervento chirurgico del naso prende il nome di rinoplastica. Gli interventi di settoplastica e rinoplastica, tuttavia, differiscono tra loro. Mentre il primo è volto a correggere un dismorfismo del setto e della parete nasale, il secondo ha lo scopo di modificare la forma del naso.
La rinoplastica modifica la struttura esterna del naso per migliorare l’aspetto estetico. Sebbene alcune procedure favoriscano anche la respirazione, non si tratta dello scopo primario di questo intervento. In breve, la differenza principale è che la settoplastica ha una motivazione medica e la rinoplastica un obiettivo estetico.
Prima e dopo l’intervento
La settoplastica viene preceduta da un colloquio con il chirurgo, volto a informare il paziente sulle fasi preparatorie e i rischi. Occorre tenere a portata di mano la storia clinica per poter rispondere alle domande sulle patologie precedenti e lo stato di salute.
Il medico eseguirà un esame fisico per valutare la cute e la mucosa del naso. Alcuni specialisti scattano fotografie che serviranno come guida durante l’operazione.
Prima dell’intervento, non è consigliabile assumere farmaci come l’ibuprofene o l’aspirina, poiché potrebbero facilitare il sanguinamento. I fumatori dovranno abbandonare il fumo qualche giorno prima dell’operazione. Il giorno prima sono da evitare i pasti abbondanti e il consumo di bevande alcoliche.
Dopo l’operazione, invece, occorrerà:
- Dormire con la testa leggermente sollevata.
- Evitare di soffiare il naso per alcune settimane.
- Indossare abiti con zip o aperti per evitare di farli passare dalla testa.
- Evitare attività faticose, come l’aerobica.
- Consumare alimenti tiepidi ed evitare le bevande alcoliche.
- Non fumare nei primi mesi.
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Recupero dopo la settoplastica
Il primo giorno dopo l’intervento è normale avvertire un lieve gonfiore al viso, mal di testa e ostruzione nasale. Il disagio è di solito lieve e facile da controllare con analgesici per via orale. La congestione tende a risolversi nel giro di una settimana.
Viene consigliato in genere di riposare tutto il giorno seguente l’operazione. Per aiutare a calmare il gonfiore, si possono applicare compresse fredde sul viso, senza inumidire il naso. Nelle prime 24 ore è sconsigliato fare il bagno o la doccia. Per pulire l’area dell’intervento occorre seguire le indicazioni fornite al momento delle dimissioni.
Se si presentano difficoltà respiratorie, emorragia nasale intensa e difficile da controllare, dolore che non passa con gli analgesici, febbre alta, brividi, disorientamento o rigidità del collo, occorre recarsi dal medico o in ospedale.
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