La circonferenza vita non è semplicemente un fattore estetico. L’accumulo di grasso in questa zona del corpo diventa un fattore di rischio cardiovascolare. Per conoscerne il valore, è sufficiente passare un metro intorno alla vita, all’altezza dell’ombelico. Quanto dovrebbe misurare il girovita?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stabilisce che la circonferenza vita nelle donne non deve superare gli 88 centimetri, mentre per gli uomini il limite è di 102 centimetri.
I rischi di avere un girovita più largo
Si parla di rischio cardiovascolare quando c’è obesità. Risulta fondamentale, quindi, sapere quanto dovrebbe misurare la circonferenza vita. Se supera le misure considerate sane, è un campanello d’allarme poiché potrebbe rappresentare un aumento dei problemi circolatori.
Se i chili in più sono distribuiti in diverse parti del corpo, c’è un reale pericolo di patologie cardiache. Ma questo rischio aumenta quando la zona addominale accumula più grasso di altre aree del corpo. Questo perché il tessuto adiposo intra-addominale contiene cellule, chiamate adipociti, che producono una certa quantità di ormoni con valore metabolico.
Questi adipociti agiscono producendo acidi grassi liberi, che vengono metabolizzati dal fegato che li usa come energia al posto del glucosio. Di conseguenza, lo zucchero non utilizzato dal fegato rimane nel corpo e aumenta le sue concentrazioni. In seguito a ciò, i lipidi e il glucosio presenti nel sangue aumentano in modo pericoloso.
Chiarito ciò, è comprensibile perché un girovita largo è molto di più che un semplice problema estetico, in quanto può portare alla sindrome metabolica. In altre parole, a un aumento di colesterolo cattivo, trigliceridi, pressione sanguigna e zuccheri nel sangue, così come un calo dei livelli di colesterolo buono.
Leggete anche: Obesità, come combatterla?
Quanto dovrebbe misurare la circonferenza vita e come misurarla?
Un semplice metro da sarta e alcuni suggerimenti sono sufficienti per misurare la circonferenza vita. I medici di solito effettuano questa misurazione come controllo di routine quando notano un aumento dell’indice di massa corporea (IMC) che indica una possibile obesità o sovrappeso.
Per prendere le misure correttamente, la persona deve stare in piedi con le braccia ai lati. Dovrà anche allentare la cintura, se la indossa, e togliere l’indumento che copre il busto per misurare direttamente sulla pelle e all’altezza dell’ombelico.
Il metro deve essere posizionato sotto la gabbia toracica e al di sopra dell’anca. L’addome dovrebbe essere rilassato. Si consiglia di espirare prima di passare il metro attorno alla vita e dopo aver effettuato la misurazione, si dovrebbe subito prendere nota della misura per non dimenticarla.
Vi potrebbe interessare anche: Prevenire obesità e sovrappeso con la dieta
Tipi di obesità secondo la circonferenza vita
A seconda della localizzazione del grasso in eccesso, esistono due tipi di obesità. Si parla di obesità periferica quando l’adiposità è localizzata nelle cosce, nei glutei o nei fianchi. L’obesità centrale, invece, si trova quasi esclusivamente all’altezza della circonferenza vita.
In caso di obesità centrale, il rischio di contrarre malattie cardiovascolari è doppio. In ogni caso, il grasso in eccesso è sempre dannoso, indipendentemente dall’area in cui è localizzato.
Quando c’è più grasso addominale o viscerale, si parla di obesità androide o a mela. L’accumulo di grasso nelle braccia, nelle gambe e nei fianchi è invece chiamato obesità ginoide o a pera.
Il rischio cardiovascolare associato al girovita si deve al fatto che in questa zona del corpo si trovano organi molto importanti: il fegato, lo stomaco, la milza e la colecisti, che risentono maggiormente della presenza del grasso localizzato. Nel caso delle donne, i cambiamenti ormonali della menopausa contribuiscono a modificare la struttura del loro corpo.
Che fare se il girovita misura più del normale?
Uno stile di vita sano è auspicabile per prevenire l’aumento di grasso nella circonferenza vita. Si consiglia di eseguire esercizi aerobici in combinazione con altri esercizi di forza. I primi aiutano a bruciare calorie, i secondi tonificano i muscoli e migliorano la postura del corpo.
Seguire una dieta sana, priva di grassi saturi e zuccheri semplici, aiuta a controllare il peso. Inoltre, fa bene al cuore. L’idratazione è un fattore importante, in quanto aiuta a prevenire la ritenzione idrica. A ciò si aggiunge che buon riposo calma lo stress e regola l’attività ormonale.
Anche la postura del corpo merita attenzione: non è consigliabile stare seduti per molte ore con la schiena curva. Questa posizione favorisce il rilassamento dei muscoli addominali e il conseguente accumulo di grasso nella zona.
Infine, è fondamentale effettuare un controllo medico almeno una volta all’anno, durante il quale prendere le misure la circonferenza vita. Alla luce di quanto detto, appare chiaro perché è importante sapere quanto dovrebbe misurare il girovita per godere di buona salute. .
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Moreno González, M. I. (2010). Circunferencia de cintura: una medición importante y útil del riesgo cardiometabólico. Revista chilena de cardiología, 29(1), 85-87.
- Aguilar, N. C. M., & Cáceres, V. A. S. (2016). Obesidad Central y Obesidad Periférica como Factor de Asociación de Hipertensión Arterial en Escolares Adolescentes de los Principales Colegios de la Ciudad de Chiclayo. Revista Experiencia en Medicina del Hospital Regional Lambayeque: REM, 2(2), 44-49.
- Remón Popa, I., González Sotolongo, C., & Arpa Gámez, Á. (2013). Estimación del punto de corte de la circunferencia abdominal como criterio diagnóstico del síndrome metabólico. Revista Cubana de Medicina Militar, 42(1), 29-38.
- Chambilla, Mari Carrión, et al. “Índice de masa corporal, circunferencia abdominal y su impacto en los niveles de presión arterial.” Revista Diagnostico 46.1 (2007).
- Johnson, Steven T., et al. “Metabolic risk varies according to waist circumference measurement site in overweight boys and girls.” The Journal of pediatrics 156.2 (2010): 247-252.
- Ramírez, Robinson, and Ricardo A. Agredo. “El sedentarismo es un factor predictor de hipertrigliceridemia, obesidad central y sobrepeso.” Revista Colombiana de Cardiología 19.2 (2012): 75-79.
- Pavón de Paz, I., C. Alameda Hernando, and J. Olivar Roldán. “Obesidad y menopausia.” Nutrición Hospitalaria 21.6 (2006): 633-637.
- Siqueira, Gisela Rocha de, and Giselia Alves Pontes da Silva. “Alterações posturais da coluna e instabilidade lombar no indivíduo obeso: uma revisão de literatura.” Fisioterapia em movimento 24.3 (2011): 557-566.
- Jorquera, A. Carlos, and L. Jorge Cancino. “Ejercicio, obesidad y síndrome metabólico.” Revista Médica Clínica Las Condes 23.3 (2012): 227-235.