L’artrosi dell’anca consiste nell’usura della cartilagine ialina. Questa ricopre l’articolazione per proteggerla da scivolamenti e attenuare eventuali sovraccarichi.
Uno squilibrio dovuto a un trauma, un difetto genetico e perfino un cattivo uso dell’articolazione possono ridurre la capacità della cartilagine di trattenere acqua. Questo fenomeno provoca un progressivo logoramento dell’articolazione che causa la deformazione delle ossa. In seguito a ciò, si accusano dolore e perdita di mobilità.
Cause e fattori di rischio
La causa dell’artrosi dell’anca è sconosciuta, sebbene diversi fattori ne favoriscono la comparsa, come l’eredità genetica. È dunque possibile ereditare l’artrosi.
Anche le malformazioni degli arti possono predisporre alla sua comparsa, in particolare nelle estremità inferiori, destinate a sostenere il peso del corpo. Il sovrappeso o l’obesità contribuiscono a creare un sovraccarico sulle anche e le ginocchia, aumentando la possibilità di usura.
Perfino un’intensa pratica sportiva può favorire la comparsa di artrosi, soprattutto alle estremità inferiori, così come determinate professioni. Infine, ripetuti traumi possono causare artrosi precoce, dal momento che una frattura può impedire all’articolazione di reinserirsi correttamente nella propria sede.
Si manifesta generalmente in adulti tra i 50-60 anni di età. Ciononostante, talvolta può comparire anche in giovane età. In questi casi, si tratta di un fenomeno eccezionale.
Sintomi dell’artrosi dell’anca
Il sintomo principale è rappresentato dal dolore a carico di inguine, coscia, interno coscia e perfino nelle ginocchia. Il dolore è di solito associato all’attività e si attenua con il riposo; viene chiamato “meccanico” e differisce dal dolore articolare infiammatorio. Quest’ultimo, di fatto, persiste anche in stato di riposo. In genere interessa una sola anca o soprattutto una, ma non è escluso che possa interessare entrambe.
Un altro sintomo dell’artrosi dell’anca è la perdita di movimento, condizione che rende difficile lo svolgimento di diverse azioni quotidiane. Sia il dolore sia la disabilità sono progressivi, anche se il decorso è diverso a seconda del caso.
Zoppicare è un altro sintomo associato all’artrosi dell’anca. Se colpisce entrambe le articolazioni, è accompagnata a un caratteristico dondolio del corpo.
L’artrosi dell’anca presenta un decorso lento, talvolta di anni, in base all’attività che ne è all’origine. Grazie a un trattamento adeguato, molte persone sono in grado di condurre una vita normale.
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L’artrosi dell’anca: diagnosi
La diagnosi viene formulata dopo che il paziente ha risposto ad alcune domande sui sintomi e le loro caratteristiche. Viene inoltre effettuata un’esplorazione dell’articolazione e dei suoi movimenti. In questo modo lo specialista è in grado di valutare il grado di artrosi presente.
Viene realizzata una radiografia per confermare la diagnosi alla luce dei cambiamenti riscontrati a carico dell’articolazione. È così possibile formulare una prognosi in funzione dell’entità dell’usura.
Non esiste un rapporto diretto tra l’intensità dell’usura e i sintomi. Ciononostante, un’anca molto usurata può non causare alcun dolore, ma si presenta più rigida, e viceversa.
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Trattamento dell’artrosi dell’anca
Il trattamento dell’artrosi ha lo scopo di calmare il dolore e recuperare la capacità funzionale. A questo fine, il medico prescriverà al paziente alcuni farmaci.
- Analgesici: sono i medicinali più prescritti. Calmano il dolore e migliorano la rigidità articolare. L’analgesico più comune è il paracetamolo.
- Antinfiammatori non steroidei, impiegati soprattutto quando il dolore è più acuto.
- Condroprotettori: sostanze che costituiscono la cartilagine articolare e che calmano il dolore. All’interno di questo gruppo rientrano la glucosamina e la condroitina sulfato.
- Terapia intra-articolare o infiltrazioni: vengono somministrate alcune sostanze antinfiammatorie direttamente all’interno dell’articolazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di glucocorticoidi e, più recentemente, di acido ialuronico.
In aggiunta, il medico consiglierà di mantenere uno stile di vita sano e, in caso di bisogno, suggerirà alcune misure per calmare il fastidio, come l’applicazione di impacchi freddi e il ricorso alla fisioterapia.
Secondo la dottoressa Alexandra Villa-Forte, “l’applicazione di freddo (per esempio mediante borse di ghiaccio) calma il dolore causato dall’infiltrazione articolare”.
Sane abitudini: il miglior rimedio per l’artrosi dell’anca
Adottare e mantenere una buona igiene posturale, evitare l’uso eccessivo o scorretto delle articolazioni, eseguire regolarmente esercizio fisico, adottare misure per prevenire o trattare l’obesità e utilizzare calzature adeguate sono alcune delle precauzioni maggiormente consigliate dagli esperti per il benessere dei pazienti affetti da artrosi dell’anca.
È importante sottolineare che la pratica dell’esercizio fisico dovrà rispondere alle condizioni fisiche del soggetto. Questi, pertanto, dovrà sempre consultare il proprio medico.
Bibliografia
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