Il kamut, un cereale coltivato in Africa da molti anni, sta gradualmente entrando a far parte della nostra dieta. Apporta numerosi i benefici alla salute e contiene diversi nutrienti. Si tratta, dunque, di un’opzione molto interessante e in grado di sostituire il frumento.
Va notato che la posizione degli esperti riguardo il consumo di gran parte dei cereali è cambiata negli ultimi anni. Alcuni alimenti come il grano non sono più considerati di buona qualità a causa del loro alto grado di raffinatezza. Al loro posto, le varietà integrali senza zuccheri aggiunti stanno guadagnando terreno, compreso il kamut.
Differenze tra kamut e grano comune
Kamut e grano possono essere l’ingrediente base di pasta e pane. Ciononostante, le differenze sono notevoli: il primo è un cereale dal chicco più grande, anche se di più facile digestione.
Una delle differenze principali è che il kamut ha un contenuto proteico maggiore, arrivando a contenere circa 15 grammi di proteine ogni etto di prodotto. Occorre ricordare che le proteine sono essenziali perché garantiscono una buona salute muscolare, come afferma una ricerca pubblicata sulla rivista Nutrients.
Al tempo stesso, il kamut contiene una maggiore quantità di vitamine, tra cui spicca la vitamina A. Questa sostanza influisce positivamente sulla salute degli occhi, riducendo il rischio di sviluppare patologie maculari.
Per quanto riguarda l’assunzione di carboidrati, grano e kamut non presentano differenze significative, a parte il fatto che il kamut presenta un indice glicemico più basso. Va tenuto presente che in genere consumiamo il grano molto raffinato, il che non è positivo per i livelli di glucosio presenti nel sangue.
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Proprietà nutrizionali del kamut
Passiamo in rassegna le proprietà del kamut se consumato in una dieta sana e varia.
Apporta energia di qualità
I carboidrati sono un elemento essenziale, soprattutto nella dieta delle persone che praticano sport. Forniscono l’energia necessaria per attivare il metabolismo anaerobico, funzione che rende possibile l’esecuzione di sforzi intensi.
Per le persone sedentarie, invece, il fabbisogno di carboidrati si riduce. Pur così, si possono introdurre nella dieta senza svantaggi per la salute. A questo scopo, è necessario capire quali sono le quantità necessarie e preferire i carboidrati a basso indice glicemico.
Migliora la salute dell’intestino
Il kamut è noto per il suo alto contenuto di fibre, fondamentali per la salute intestinale. Previene la stitichezza e riduce il rischio di sviluppare il cancro del colon, come evidenzia un articolo pubblicato sulla rivista International Journal of Food Sciences and Nutrition.
Ricordiamo che è importante includere nella dieta fibre di tipo solubile e insolubile. Il kamut è un’ottima fonte di fibre insolubili, quindi completa in modo ottimale il consumo di cereali che contengono betaglucani, come l’avena.
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È antiossidante
Le proprietà antiossidanti del kamut derivano dal suo contenuto di vitamina A. Come anticipato, questa vitamina protegge la salute della vista, ma aiuta anche a combattere gli stati infiammatori e la formazione dei radicali liberi.
Un buon apporto di vitamina A è associato a un minore rischio di sviluppare malattie epatiche. È quanto afferma un articolo pubblicato su Nutrition and Health.
Aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo
Sebbene si sia detto in altre occasioni che la dieta ha un’influenza limitata sui livelli sierici di colesterolo, è vero che la fibra può modificare il profilo lipidico. Il kamut abbassa i livelli di colesterolo complessivo, anche se non in modo decisivo.
Tuttavia, anche mantenere un tasso di colesterolo troppo basso non è positivo per la nostra salute. Si sta cominciando a smentire il mito secondo cui il profilo lipidico sia, da solo, un indicatore certo delle malattie cardiovascolari, a meno che i livelli delle lipoproteine non siano estremamente alti.
Migliora il sistema immunitario
Tra i micronutrienti offerti dal kamut, una menzione speciale va allo zinco. Questo elemento regola la produzione di testosterone negli uomini ed è alla base del corretto funzionamento del sistema immunitario. Assicurarsi un apporto adeguato di zinco tramite la dieta riduce il rischio di malattie infettive.
Oltre ai suoi benefici, occorre tenere conto che il kamut, come il frumento, contiene glutine, quindi non è indicato per le persone celiache. Non è tuttavia consigliabile eliminare del tutto il glutine dalla dieta, salvo in presenza di una diagnosi e di una prescrizione da parte dello specialista.
Come cucinare il kamut?
Il kamut può essere cucinato come qualunque altro cereale, vale a dire che va cotto nell’acqua. Dopo averlo lavato, possiamo cuocerlo in una casseruola o in padella.
Una volta cotto secondo le indicazioni riportate sul pacchetto, i chicchi di kamut saranno teneri e pronti a essere utilizzati come contorno o come ingrediente principale.
Si può anche acquistare la farina di kamut e preparare in casa pasta e pane. Le ricette che prevedono questo ingrediente richiedono un po’ più di attenzione per le sue diverse caratteristiche di fermentazione.
Il kamut: un cereale sempre più apprezzato
Grazie alle sue proprietà nutritive, il kamut sta conquistando spazio sulle nostre tavole. Un consumo regolare offre diversi benefici per la salute ed è preferibile al consumo del frumento, molto più raffinato.
Si tratta, inoltre, di un prodotto semplice da preparare. Può accompagnare bene quasi qualunque alimento proteico, come avviene per il riso o la quinoa. Oltre a sposarsi bene con le verdure. Vi consigliamo di provarlo e di cominciare a consumarlo in modo regolare.
Bibliografia
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