Sindrome da astinenza da antidepressivi

Quando si interrompe bruscamente il trattamento, si favorisce la comparsa dei sintomi della sindrome da astinenza da antidepressivi. Il rischio varia a seconda del farmaco.

Sintomi della sindrome da astinenza da antidepressivi.

La sindrome da astinenza da antidepressivi si verifica quando si interrompe bruscamente la terapia, soprattutto dopo 4 o 6 settimane. Il corpo non riesce ad adattarsi all’improvviso aumento dei livelli di serotonina nello spazio sinaptico, dunque si presentano i sintomi dell’astinenza

Gli SSRI, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, sono un gruppo di farmaci usati per trattare la depressione.

Il meccanismo d’azione specifico di questi farmaci consiste consiste nel rallentare il processo di ricaptazione della serotonina da parte delle cellule nervose. In questo articolo, tuttavia, ci concentreremo sulla sintomatologia tipica della sindrome da astinenza da antidepressivi

Sintomi della sindrome da astinenza da antidepressivi

Formula chimica della serotonina.

Come risultato dell’improvviso aumento della serotonina, compaiono i sintomi da astinenza da SSRI, che di solito durano alcune settimane. Tra questi possono presentarsi:

  • Nausea.
  • Tremori
  • Mal di testa
  • Ansia.
  • Disturbi del sonno e stanchezza.
  • Sintomi simil-influenzali come dolori muscolari e brividi.

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è che i sintomi della depressione possono ripresentarsi dopo aver interrotto l’assunzione di un antidepressivo. A volte, di fatto, è difficile distinguere tra sintomi dell’astinenza e sintomi della depressione.

Per ridurre al minimo il rischio di astinenza dagli SSRI, consultate il medico prima di interromperne l’assunzione. Il professionista consiglierà di ridurre gradualmente la dose giornaliera per diverse settimane o più. In questo modo il corpo si adatta all’assenza del farmaco.

In alcuni casi, tuttavia, lo specialista potrebbe prescrivere un altro antidepressivo o un farmaco diverso a breve termine per calmare i sintomi. Ciò consente al corpo di abituarsi poco per volta ai cambiamenti a cui andrà incontro.

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Studi sulla sindrome da astinenza da antidepressivi

Gomma cancella disegno del cervello.

Un’analisi delle reazioni avverse degli SSRI condotta nel Regno Unito ha mostrato che i sintomi da astinenza si presentano con maggiore frequenza con la paroxetina rispetto ad altri farmaci del gruppo come la sertralina, la fluvoxamina e la fluoxetina.

Sulla base di questi studi, sembra che la diversa incidenza della sindrome da astinenza da antidepressivi sia correlata alle caratteristiche farmacocinetiche di ciascun farmaco antidepressivo.

Nello specifico farmaci come la paroxetina favoriscono la comparsa dei sintomi della sindrome da astinenza degli SSRI. Ciò è da attribuire alla emivita relativamente breve, oltre le 21 ore, e ai metaboliti non attivi.

Viceversa, la sospensione di fluoxetina poche volte è accompagnata dalla sindrome da astinenza. Questo perché ha una lunga emivita, compresa tra due e tre giorni. Inoltre, i suoi metaboliti sono attivi e presentano un’emivita di eliminazione da 6 a 9 giorni.

Risulta importante essere consapevoli del possibile rischio della suddetta sindrome quando il trattamento antidepressivo viene interrotto bruscamente. È inoltre necessario considerare quale antidepressivo si sta assumendo e le sue caratteristiche farmacocinetiche.

Si consiglia in ogni caso di ridurre gradualmente la dose per prevenire spiacevoli sintomi. Ciò vale soprattutto con i farmaci SSRI con un’emivita di eliminazione più breve, come la paroxetina.

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Conclusioni

Quando la somministrazione di un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) viene interrotta bruscamente, può verificarsi la sindrome da astinenza da antidepressivi. Può manifestarsi con sintomi come vertigini, parestesia, tremore, nausea, ansia, palpitazioni, disturbi del sonno, irritabilità, agitazione e mal di testa.

Gli studi indicano che la sindrome da astinenza da SSRI è più comune con gli antidepressivi con breve emivita di eliminazione, ancora di più se i loro metaboliti non sono attivi.

Bibliografia

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