Sul mercato convivono da tempo alternative vegetali alla carne. Ed ora è possibile che in breve tempo mangeremo carne sintetica o coltivata in laboratorio. Non si tratta di un’opzione vegana, essendo elaborata a partire da cellule di origine animale. La carne coltivata è un prodotto che sta generando dibattiti e perplessità poiché sul tavolo ci sono sia vantaggi che svantaggi.
Carne sintetica o coltivata come alternativa alla carne tradizionale
Il consumo di carne pro capite è in aumento dal 1960 a livello globale, sebbene con notevoli differenze tra i paesi. La produzione di carne ha un forte impatto sull’ambiente e sulla salute. E questo ha spinto nutrizionisti e scienziati a formulare nuove raccomandazioni.
Anche i consumatori hanno iniziato a modificare le proprie abitudini alimentari. Negli ultimi anni il mercato degli alimenti vegetali destinati a sostituire quelli di origine animale è andato incontro a una notevole espansione. Inoltre, aumenta l’offerta e la varietà, sia nei supermercati che nei ristoranti.
Per il momento, la carne sintetica si presenta come una valida e positiva alternativa per ridurre il consumo di carne animale convenzionale. Ma la produzione si trova in una fase molto precoce. La sua commercializzazione è stata approvata, per il momento, a Singapore.
Come verranno accolti questi nuovi prodotti è ancora un’incognita. In generale, tutto ciò che viene percepito come innaturale provoca una certa riluttanza. Inoltre, possono apparire barriere culturali, etiche e religiose di cui tenere conto.
Potrebbe interessarvi anche: Sostituti vegan della carne: quali sono i migliori?
Che cos’è la carne sintetica?
La carne sintetica è un prodotto creato in laboratorio a partire da cellule staminali animali. Estratte dai tessuti della coscia, che sia pollo, mucca o maiale, vengono moltiplicate in un ambiente controllato. Per ottenere un risultato ottimale, sono necessari altri componenti, come la mioglobina, il tessuto connettivo o il grasso.
L’inaugurazione ufficiale è stata fatta a Londra quasi un decennio fa, quando fu presentato il primo hamburger sintetico. In questo caso, si trattava di 10.000 strisce di miotubi cresciuti su idrogel. A questa base erano stati aggiunti coloranti, aromi e ingredienti per ottenere una consistenza simile alla carne.
Questa stessa tecnologia è ancora in fase di sviluppo e quindi è difficile sapere esattamente quali saranno le modalità di produzione e l’esatta composizione finale.
L’obiettivo è ottenere la carne e il più possibile simile a quella di produzione tradizionale. Ciò riguarda sia la consistenza e la varietà dei prodotti finali, sia la composizione biologica e nutrizionale.
La produzione di carne sintetica ha un impatto zero sull’ambiente?
Attualmente, una delle principali sfide alimentari globali è il consumo di carne e la sua produzione intensiva. Da una parte è ormai ben nota l’esistenza di possibili implicazioni per la salute umana. Ma allo stesso tempo non si può ignorare l’aspetto in termini di sostenibilità e impatto ambientale.
Greenpeace da tempo ha lanciato un grido di allarme. L’impennata dei consumi di carne genera conseguenze, dal cambiamento climatico, all’accaparramento dei terreni coltivabili, all’inquinamento delle acque. Oltre a squilibri economici, problemi etici relativi al benessere animale e perdita di biodiversità.
Di fronte a questa realtà, i sostenitori vedono nella carne sintetica una soluzione del futuro a minor impatto ambientale. Ma restano ancora molte incognite e dubbi.
Sono ancora scarsi gli studi, a parte il calcolo delle emissioni di gas serra. Quando si cerca di fare un’analisi più approfondita i ricercatori alzano le mani: è ancora troppo presto per calcolare con precisione l’impatto.
Sono di questo avviso i fisici Lynch e Pierrehumbert che concludono “non è ancora chiaro se la produzione di carne coltivata rappresenti un’alternativa più sostenibile dal punto di vista climatico. La produzione in laboratorio non autorizza un consumo esagerato di carne“.
Vantaggi della carne coltivata
L’idea è ottenere una carne più rispettosa dell’ambiente e della salute umana. I vantaggi della carne sintetica in effetti sono diversi:
- Composizione nutrizionale adatta a prevenire l’impatto negativo della carne rossa sulla salute.
- Maggiore benessere animale poiché è necessario un campione molto piccolo di animali e il processo di estrazione delle cellule è minimamente invasivo.
- Scomparsa dell’uso di antibiotici nel bestiame, con conseguente riduzione della resistenza batterica.
- Minore impatto ambientale in termini di emissioni di gas, sfruttamento dell’acqua e del suolo.
- Diminuzione delle infezioni alimentari dovute a batteri intestinali, come Salmonella o E. coli.
Potrebbe interessarvi anche: Come pastorizzare le uova a casa?
Anche la carne sintetica ha dei lati negativi
Al di là della questione puramente ambientale, ci sono altri punti controversi nella produzione e nel possibile consumo di carne lavorata in vitro. Alcuni dei più importanti sono discussi in un’analisi pubblicata dalla rivista Nature Communications e possono essere così riassunti.
Costo
La fattibilità economica della produzione di carne in laboratorio è uno dei punti controversi. L’hamburger sintetico sviluppato nel 2013 presso l’Università di Maastricht aveva un prezzo di costo di 280,40 dollari. Il Consorzio della carne in vitro stima che il prezzo finale di un hamburger prodotto su larga scala potrebbe essere il doppio di quello della carne di pollo.
Caratteristiche organolettiche
È difficile ottenere gusto e consistenza simili a quelli della carne tradizionale. Questo sarà probabilmente uno dei punti decisivi per ottenere il consenso dei consumatori.
Ma per far questo è necessario riprodurre muscoli e tessuto adiposo, oltre ad aggiungere alcuni ingredienti aromatizzanti e texturizzanti. I primi prototipi si limiteranno a riprodurre i prodotti a base di carne lavorata, come hamburger o salsicce, visto che la difficoltà di riprodurre i tagli classici è molto più alta.
Valore nutrizionale
Al momento non è possibile conoscere con precisione il valore nutrizionale della carne sintetica. Sembra chiaro che alcuni composti, come la vitamina B12, non potranno essere forniti. Tuttavia, esiste la possibilità di integrare i prodotti finali o di effettuare modifiche genetiche.
Impatto sulla salute
La composizione nutrizionale finale della carne di laboratorio e il suo metodo di produzione potrebbe avere conseguenze sulla salute umana e pubblica. Ciò ha a che fare con le malattie di origine animale, infettive e legate all’alimentazione (cancro del colon-retto e malattie cardiovascolari) o deficit di sostanze nutritive.
Sicurezza sulla salute a lungo termine
La produzione di questo tipo di carne si basa sulla riproduzione cellulare accelerata di cellule staminali. Questo è un motivo sufficiente per sollevare interrogativi sulla sicurezza alimentare dei prodotti. Oltre a ciò, dobbiamo considerare i fattori di crescita e altri agenti che vengono aggiunti, il cui effetto sul corpo non è stato ancora testato.
Impatto sugli allevamenti tradizionali
Non si può ignorare l’impatto economico che questo tipo di carne potrebbe avere sugli allevamenti tradizionali, sia di tipo intensivo che estensivo. Oltre a ciò, l’allevamento tradizionale si incarica spesso della conservazione delle razze autoctone, della pulizia delle foreste, del popolamento delle aree rurali e della produzione di alimenti biologici di qualità e nutrienti.
Carne sintetica: una nuova tecnologia con vantaggi e svantaggi
La crescente domanda di prodotti a base di carne pone una sfida di dimensioni globali. La carne coltivata si presenta come un’alternativa per i consumatori che desiderano scegliere in modo responsabile ma senza stravolgere la dieta.
Al momento è difficile quantificare vantaggi e problemi della sua produzione, commercializzazione e consumo. Così come i possibili effetti sulla salute umana, animale e ambientale.
Inoltre, vi sono numerosi dubbi di natura etica, religiosa e culturale che avranno un impatto diretto sull’accettazione da parte del grande pubblico. Al momento, le alternative valide sono una riduzione del consumo di carne attraverso l’acquisto di prodotti vegetali o di origine vegetale e promuovendo altri sistemi di allevamento estensivo.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Bryant Ch.J. Culture, meat and cultured meat. Journal of Animal Science. Agosto 2020. 98(8): ska 172.
- Lynch J, Pierrehumbert R. Climate impacts of cultured meat and beef cattle. Frontiers in sustainable food systems. Febrero 2019. 3:5.
- Mendizábal Aizpuru J.A. La llegada de la carne artificial y sus consecuencias para la ganadería. The conversation. Febrero 2021.
- Our world in data. Per capita meat consumption by type, world 1961 to 2013.
- ProVeg Internacional. El mercado de los productos plant-based registra un crecimiento récord del 48% en España en solo dos años. Febrero 2021.
- Rubio N.R, et al. Plant-based and cell-based approaches to meat production. Nature communications. Diciembre 2020. 11:6276.
- Singapore Food Agency. Safety of alternative protein.
- The in Vitro Meat Consortium. Preliminary economics study Projects 29071. Marzo 2008.