Baruch Spinoza (1632-1677) è stato un filosofo olandese, considerato uno dei tre grandi rappresentanti del razionalismo moderno seicentesco (insieme a Leibniz e Cartesio). Nella sua filosofia ha difeso la completa autosufficienza della ragione per comprendere tutta la realtà e raggiungere la felicità.
La sua principale proposta filosofica era l’identificazione di Dio con la natura. Cioè, invece di concepire Dio come un essere personale, dotato di volontà e onnipotenza (come fa la religione giudeo-cristiana), lo ha definito come una sostanza che racchiude tutto il reale, tutto ciò che esiste.
Pertanto, molti interpreti del suo lavoro lo hanno considerato un panteista. Approfondiamo il suo pensiero.
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La filosofia di Spinoza
La filosofia di Spinoza fu fortemente censurata ai suoi tempi. Ciò è dovuto, in gran parte, al fatto che le sue riflessioni non erano in sintonia con i precetti giudaico-cristiani che dominavano l’Europa del suo tempo. Infatti, i suoi contemporanei lo chiamavano “ateo”, anche se in nessun punto della sua opera ha negato l’esistenza di Dio.
Inoltre, i suoi testi furono inclusi nell’Indice dei libri proibiti della Chiesa cattolica nel 1679. Pertanto, il suo lavoro circolò clandestinamente fino a quando non fu rivendicato dai grandi filosofi tedeschi dell’inizio del XIX secolo.
Metafisica
In primo luogo, bisogna tener conto che Spinoza, a differenza di Cartesio, difendeva che tutta la realtà partiva da un’unica sostanza; inteso come ciò che non ha bisogno di nulla per esistere. Cioè, è la causa di se stessa.
Baruch Spinoza: “Per sostanza intendo ciò che è in sé ed è concepito da sé. Cioè, ciò il cui concetto non ha bisogno del concetto di qualcos’altro da cui deve essere formato”.
Spinoza confutò Dio come creatore della natura. Invece, sosteneva che la natura stessa è Dio, poiché la natura è la causa di se stessa, nonché la causa e l’essenza di tutto ciò che esiste. In questo senso tutto ciò che è e tutto ciò che esiste sono attributi dell’unica sostanza che esiste: Dio.
Per questo motivo, molti interpreti dell’opera di Spinoza affermano che il filosofo fosse un panteista. Sosteneva che l’universo, la natura e la divinità (Dio) sono la stessa cosa.
Epistemologia
ella filosofia di Spinoza non è presente il dualismo. Cioè, anima e corpo non sono entità separate, ma piuttosto la stessa cosa, viste da prospettive diverse. In altre parole, anima e corpo sono due attributi diversi (rispettivamente pensiero ed estensione) della stessa sostanza (Dio).
Non c’è sostanzialità nell’uomo. Ciò implica che non è un’entità identica a se stessa; è solo una modificazione (un modo) della sostanza divina. Pertanto, non siamo sostanze pensanti, ma una manifestazione dell’attributo “pensiero” in natura.
Tenendo conto di questo principio, Spinoza sosteneva che solo la ragione, senza la mediazione dei sensi, è in grado di giungere alla vera conoscenza delle cose. Perché ogni anima fa parte del pensiero divino e infinito.
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Etica
Se partiamo dal fatto che tutto ciò che c’è è natura, allora non c’è nulla che le sfugga o le si opponga; nemmeno l’anima umana. Pertanto, tutto ciò che accade all’uomo è soggetto al corso della natura.
In questo senso, tutto ciò che ci accade nella vita, soprattutto ciò che è legato alle nostre passioni, è soggetto alla necessità della natura. Potremmo affermare che Spinoza è un determinista.
Tuttavia, l’uomo può raggiungere la libertà attraverso la conoscenza. Ebbene, per lui la libertà non è questione di volontà umana, ma di comprensione.
Quando l’uomo comprende di essere determinato dalla natura e ne accetta l’essenza, è allora che può davvero avvicinarsi alla libertà. La ragione è lo strumento che ci permette di essere liberi.
D’ altra parte, se l’uomo si crede libero, è perché ignora le cause che lo determinano. Quindi, potremmo dire che, per Spinoza, la libertà è una lotta contro l’ignoranza e il pregiudizio.
Baruch Spinoza: “Libero è colui che è guidato solo dalla ragione”.
Politica
La filosofia di Spinoza toccava anche questioni politiche. In questo senso, era un convinto sostenitore della separazione della Chiesa dallo Stato, nonché la libertà di espressione come base della convivenza.
Il filosofo difendeva anche la democrazia e affermava che lo scopo dello Stato è rendere liberi tutti gli uomini. Cioè, gli uomini non sono automi. Tale libertà, che si ottiene attraverso la conoscenza, implica l’agire razionalmente e moralmente.
Un uomo censurato
La filosofia di Spinoza ruppe con gli schemi più diffusi dell’epoca, fatto che lo portò a essere uno dei filosofi più censurati della storia. Tuttavia, il suo pensiero ebbe una grande influenza sugli studiosi successivi, come Hegel, Marx e Nietzsche.
Bibliografia
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