Lo zucchetto cinese (Scutellaria baicalensis) è un’erba che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, la stessa della menta. È anche conosciuto come “huang qin” o “zucchetto baikal” e ha una lunga storia come rimedio nella medicina tradizionale cinese.
In particolare si distingue per l’abbondante concentrazione di antiossidanti, tra i quali spiccano i flavoni. Ha due principi attivi, la baicalina e baicaleina, che sono stati associati a diversi effetti positivi sulla salute. Siete interessati a saperne di più sui suoi usi e benefici? Continuate a leggere!
Composizione e proprietà dello zucchetto cinese
Nella medicina tradizionale cinese, le radici dello zucchetto baikal vengono utilizzate in un rimedio tradizionale chiamato huang-qin. Secondo un articolo pubblicato su Science Bulletin, i cinesi utilizzano questa parte della pianta da più di 2000 anni per preparare vari rimedi.
In genere si usa in decotti o tinture, poiché si dice che in questo modo conservi gran parte delle sue proprietà. Per essere più precisi, concentra un’ampia varietà di sostanze fitochimiche, inclusi flavoni (baicalina e wogonoside) e agliconi (baicaleina e wogonina).
A tale composizione sono associati effetti antibatterici, antivirali, antitumorali, epatoprotettivi, antinfiammatori e antiossidanti. Per questo motivo la pianta e i suoi derivati vengono utilizzati per curare diarrea, emorragie, disturbi infiammatori e infezioni respiratorie.
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Usi e benefici dello zucchetto cinese
Nel sistema della medicina tradizionale cinese, gli usi della scutellaria sono ampiamente supportati da prove aneddotiche. Per ora, tuttavia, pochi studi clinici hanno valutato il potenziale farmacologico della pianta.
Studi preliminari suggeriscono che questa erba potrebbe essere un coadiuvante in alcune malattie. Ciò nonostante, in assenza di ricerche sugli esseri umani, il suo utilizzo dovrebbe essere solo complementare.
Affezioni respiratorie
Lo zucchetto cinese viene utilizzato come rimedio naturale per favorire il sollievo dalle affezioni respiratorie. Le sue proprietà antivirali e antinfiammatorie aiutano a controllare sintomi come congestione, tosse e mancanza di respiro.
In uno studio randomizzato, riportato su Archives of Disease in Childhood, una miscela di erbe nota come shuang huang lian – che contiene Scutellaria baicalensis tra i suoi componenti – ha mostrato effetti positivi nel trattamento della bronchite acuta nei bambini.
Gli effetti principali sono stati i seguenti:
- Sollievo dalla febbre.
- Diminuzione della tosse.
- Riduzione della degenza ospedaliera.
- Controllo del respiro sibilante e segni toracici.
Potenziale neuro protettivo
In Cina, lo zucchetto cinese è usato come rimedio per stimolare la memoria e l’apprendimento. Il consumo della pianta e dei suoi integratori derivati è correlato a migliori prestazioni cognitive. Tuttavia, per ora ci sono solo studi sugli animali.
La ricerca sui topi, condivisa da Neuroscience Letters, ha stabilito che uno degli antiossidanti presenti, la baicaleina, ha attività neuroprotettiva e riduce il rischio di declino cognitivo e morbo di Parkinson. I ricercatori suggeriscono ulteriori studi.
Salute della prostata
La letteratura popolare indica che lo zucchetto cinese può ridurre il rischio di sviluppare iperplasia prostatica benigna (IPB). Infatti, la popolazione cinese consuma l’integratore a base di erbe e l’infuso della pianta come misura preventiva per la cura della prostata.
A questo proposito, uno studio sui topi pubblicato su Journal of Ethnopharmacology ha rilevato che l’estratto di radice della scutellaria cinese ha soppresso gli eventi androgeni anormali nel tessuto prostatico, prevenendo così l’insorgenza di iperplasia prostatica benigna.
In un articolo pubblicato su American Association of Cancer Research, si riporta che la pianta ha anche un potenziale antitumorale contro il cancro alla prostata. Tuttavia, è un campo in cui sono state condotte poche ricerche.
Anche se usato nella medicina tradizionale, lo zucchetto cinese non dovrebbe essere un trattamento di prima linea per le malattie della prostata.
Umore
La scutellaria è classificata come pianta “riparatrice dei nervi” e sedativa, poiché aiuta a ridurre gli stati di nervosismo, ansia, stress e depressione. La baicalina, uno dei suoi principali composti attivi, è correlata a questi effetti.
Altri possibili usi dello zucchetto cinese
Nonostante la mancanza di studi scientifici, lo zucchetto cinese ha molte altre applicazioni nella medicina tradizionale. Le prove sono ancora insufficienti per i seguenti utilizzi:
- Artrite.
- Epilessia.
- Epatite.
- Aterosclerosi.
- Cirrosi epatica.
Rischi e controindicazioni
Per la maggior parte degli adulti sani, lo zucchetto cinese è sicuro e ben tollerato. È possibile che possa causare sonnolenza, anche se di solito accade con dosi elevate.
Il suo consumo eccessivo può anche portare a epatotossicità e polmonite. È essenziale rispettare la dose consigliata sulla confezione.
Tuttavia, data la mancanza di studi circa la sicurezza della pianta, la sua assunzione deve essere evitata nei seguenti casi:
- Lesioni al fegato.
- Gravidanza e allattamento.
- Malattie preesistenti, come il diabete e l’ipoglicemia.
- Trattamenti con benzodiazepine, anticonvulsivanti e farmaci per l’insonnia.
Presentazioni e dosi consigliate
Lo zucchetto cinese è disponibile in capsule, tè, estratti e tinture. Non ci sono informazioni certe su quale sia la dose appropriata.
Pertanto, è essenziale leggere attentamente l’etichetta del prodotto. Spesso si raccomanda quanto segue:
- Infuso: 2 o 3 tazze al giorno. Si prepara con 5 grammi di pianta ogni 250 millilitri di acqua.
- Tintura: da 20 a 40 gocce in 120 millilitri d’acqua, 3 volte al giorno.
- Compresse o capsule: 2 al giorno (può variare a seconda del produttore).
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Cosa c’è da ricordare sullo zucchetto cinese?
Lo zucchetto cinese è molto apprezzato nella medicina tradizionale per il suo potenziale antinfiammatorio, antivirale, antibatterico e antiossidante. Il consumo della pianta da sola o in integratori a base di erbe viene utilizzato come integratore per migliorare l’umore, ridurre le infezioni respiratorie e proteggere la prostata.
Tuttavia, la mancanza di studi scientifici ne limita l’uso terapeutico. Per ora, non dovrebbe essere un trattamento di prima scelta se esiste il sospetto di una malattia. Si consiglia infatti di utilizzarlo sotto la supervisione di uno specialista in medicina tradizionale cinese per evitare spiacevoli conseguenze.
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