L’isolamento cosciente è quello che una persona sceglie di propria volontà, perché vuole o perché ne ha bisogno. C’è, però, chi lo vede in un’ottica negativa, come una situazione strana da respingere.
Nella società in cui viviamo, isolarsi non è ben visto. Per questo motivo, tendiamo a cercare l’approvazione altrui o a dipendere dal nostro partner.
Non vogliamo rimanere soli né sentirci isolati dal resto del mondo. Soprattutto perché ciò non viene visto di buon occhio. Ma se in realtà fosse qualcosa di cui abbiamo bisogno?
A seguire, la nostra riflessione sull’isolamento cosciente. Non perdetevela!
L’isolamento cosciente permette di ritrovare noi stessi
Stare sempre attenti a ciò che vogliono gli altri, cercando continuamente di farli contenti solo perché abbiamo paura che ci abbandonino, alla fine può risultare spossante.
Tuttavia, questa non è la peggiore conseguenza di tale atteggiamento. Quando acquisiremo consapevolezza, ci renderemo conto di esserci persi a metà strada.
Dov’è finita quella persona che prima conoscevamo così bene? Quando abbiamo smesso di ascoltarci e abbiamo iniziato a farci guidare dagli altri?
Tramite piccole azioni quotidiane, abbiamo iniziato a ignorarci, fino al punto di vivere totalmente condizionati dall’esterno.
Arriva, però, un momento in cui soffriamo, in cui non siamo felici nemmeno quando siamo con gli amici.
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Gli altri non sono persone tossiche. Sono le nostre paure, i nostri continui tentativi di piacere agli altri e di essere perfetti ad averci portato a instaurare relazioni tossiche per noi stessi e per la nostra salute.
Per questo motivo, l’isolamento cosciente può aiutarci a ritrovare noi stessi. Quella persona che siamo davvero e che abbiamo messo da parte, ma che resta ancora in attesa di riaffiorare.
Una nuova prospettiva
L’isolamento cosciente, inoltre, ci permette di avere una nuova prospettiva su tutto quello che accade attorno a noi.
Come ben sappiamo, a volte prendiamo decisioni che non ci fanno bene o rispondiamo in un modo in cui, in realtà, non vogliamo perché ci manca la giusta prospettiva.
Prenderci questo tempo per noi stessi ci aiuterà a vedere i problemi come opportunità, gli errori come lezioni di vita e le persone come specchi che ci parlano di noi stessi.
A questo punto, ci rendiamo conto che l’isolamento cosciente sorge quando c’è qualcosa nella nostra vita che dobbiamo risolvere.
Magari perché siamo depressi, non sappiamo gestire bene le nostre relazioni o perché ci sono paure che non vogliamo affrontare.
A causa di ciò, si è verificata una sconnessione con il nostro vero Io che è importante recuperare.
In effetti, anche se cerchiamo aiuto, sappiamo che possiamo trovarlo solo dentro di noi. Abbiamo solo bisogno di prenderci del tempo e di ascoltare.
La soluzione si trova sempre dentro di noi, anche se è vero che, a volte, abbiamo bisogno di un piccolo aiuto. In ogni caso, la responsabilità di cambiare le cose in bene per noi risiede solo nelle nostre mani.
L’isolamento cosciente ci permette di coccolarci
Quando abbiamo un problema, a volte abbiamo bisogno di coccole da rivolgere a noi stessi. In effetti ci aspettiamo sempre che ce le diano gli altri, ma non ci rendiamo conto che dovremmo iniziare a farcele da soli.
Siamo sempre in attesa degli altri e ci occupiamo sempre meno di noi stessi, forse perché pensiamo che sia da egoisti. Quando l’isolamento ci chiama, però, è giunto il momento di concentrarci su noi stessi e su nessun altro.
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L’isolamento cosciente ci aiuta a diventare la nostra priorità, a coccolarci e ad ascoltarci quando ormai da troppo tempo ci siamo persi e non sappiamo più chi siamo.
Passare un periodo da soli può essere positivo per vedere una situazione da una nuova prospettiva, per disfarsi di una dipendenza emotiva o per poter superare un lutto.
Evitare l’isolamento cosciente quando sentiamo che è ciò di cui abbiamo bisogno può essere un errore. Le nostre paure su quello che diranno gli altri, persino la paura di perderli, non deve condizionarci.
Il nostro benessere deve sempre essere al primo posto.