L’equiseto dei campi, o coda cavallina, è una pianta dai benefici medicinali e terapeutici. Deve il suo nome alla somiglianza estetica con la coda degli equini.
Per spiegare tutti i benefici che questa pianta apporta alla salute, è necessario iniziare con le sue meravigliose proprietà. Infatti, queste vanno dal trattamento antinfiammatorio per ferite e urti a preparati e creme per combattere l’invecchiamento.
Cresce naturalmente vicino alle aree con abbondante acqua: paludi, laghi, fiumi, falde acquifere. È nota per essere una pianta preistorica che, oggi, è comune in diverse regioni del pianeta che coprono vaste aree di Asia, Europa, Nord Africa e Nord America.
A seguire vi diamo maggiori informazioni sull’equiseto dei campi e a cosa serve. I suoi usi, proprietà, componenti e altro ancora.
Cos’è e a cosa serve l’equiseto dei campi
La pianta dell’equiseto è una specie che non smette mai di crescere. Vale a dire, non obbedisce a un ciclo di espansione per stagioni o per luoghi. Mantiene le radici molto profonde e germoglia sempre tuberi che sono distintivi di questa specie.
Tra i benefici che sono attribuiti all’equiseto dei campi spiccano:
- Proprietà rigeneranti della pelle
- Alto contenuto di vitamina E e D
- Proteine e amminoacidi (indispensabili per la preparazione di unguenti e creme antinvecchiamento)
- Potente depurativo di origine naturale
- Antisettico e antinfiammatorio
- Aiuto per una sana perdita di peso
Composizione chimica
Questo vegetale ha una ricca combinazione di elementi chimici che lo rendono ideale per curare molti disturbi:
- Minerali: silicio, manganese, alluminio e potassio.
- Fitonutrienti: saponine, fitosteroli, acido fenolico, acido caffeico, alcaloidi, tannini e bioflavonoidi.
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L’equiseto dei campi e la salute
L’equiseto dei campi è ampiamente consigliato per trattare un’ampia varietà di sintomi e combattere condizioni di salute moderate o lievi.
Come cicatrizzante
Grazie alle sue proprietà, promuove la guarigione delle ferite aperte. È particolarmente efficace per quelle che impiegano più tempo del dovuto.
La proteina che rende possibile ciò si chiama “tannino” e agisce completando la formazione di nuovo tessuto sano. Inoltre, è un eccellente astringente naturale e privo di conseguenze negative note per la pelle.
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Antibatterico e antimicotico
La scienza ha dimostrato che l’olio essenziale di equiseto dei campi combatte, elimina e riduce la riproduzione e la propagazione di batteri come E. coli o Salmonella enterica.
Si è anche dimostrato efficace contro diversi ceppi di funghi, come la Candida albicans.
Lenitivo e notevole antinfiammatorio
I componenti dell’equiseto aiutano a contrastare l’infiammazione dei tessuti causata da gonfiore e urti di natura traumatica.
Inoltre, funge da leggero calmante contro il dolore di media intensità.
Uso estetico dell’equiseto dei campi
Ora conoscete diverse applicazioni dell’equiseto dei campi. Tuttavia, è in cosmetica che questa erba gode di maggiore fama. Tra i diversi usi dell’equiseto, spiccano i suoi contributi alla salute capillare e dermica.
Per capelli e unghie:
- È perfetta per prendersi cura dei capelli e stimolarne la crescita.
- Essendo un antimicotico naturale, previene la comparsa e il deterioramento della cuticola nelle unghie ed è ideale per rafforzarne.
Rigenera la pelle:
- L’alto contenuto di silicio presente in questa pianta accelera la rigenerazione cutanea.
- Grazie al suo apporto di vitamine D ed E, garantisce un aspetto giovanile ed elastico alla pelle.
Controindicazioni e interazioni con i farmaci
L’equiseto dei campi si rivela una meravigliosa pianta per i suoi usi in medicina ed estetica come abbiamo già esaminato; tuttavia, dobbiamo essere particolarmente attenti a combinarlo con farmaci e altri medicamenti.
Per quanto riguarda gli usi medicinali e l’assunzione di questo vegetale, non è consigliabile superare le 6 settimane. Dopo questo tempo, il corpo sviluppa resistenza ai componenti e ne neutralizza gli effetti.
Il consumo eccessivo di equiseto altereranno la salute dell’apparato digestivo e delle mucose del corpo. Bisogna evitare di consumarlo in caso di allergie al salice o all’aspirina.
Bibliografia
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