L’olio di lavanda è un prodotto diventato popolare grazie alle sue interessanti applicazioni sia in campo cosmetico che nella medicina naturale. È anche uno dei preferiti nelle sessioni di aromaterapia, perché è molto gradevole all’olfatto e contribuisce a rilassare la mente e il corpo. Sapevate che potete anche prepararlo a casa?
Sebbene oggigiorno l’olio di lavanda sia facilmente reperibile nelle erboristerie, nei negozi di cosmetici e nelle farmacie, in molti preferiscono prepararlo a casa per sfruttare direttamente la pianta. Pertanto, vi invitiamo a scoprire come prepararlo e quali sono le sue principali applicazioni.
Caratteristiche della lavanda
La lavanda è una pianta di fiori violacei e colorati. Essi vengono usati per estrarre un olio essenziale ricco di linalolo, geraniolo, linalina, saponine e borneolo, che lo rendono un ingrediente fondamentale in campo cosmetico e in medicina naturale tradizionale.
Secondo le informazioni pubblicate su Phytotherapy Research, sebbene gli studi non siano del tutto conclusivi, a questo prodotto sono attribuite proprietà antinfiammatorie, antisettiche, carminative, antimicotiche e sedative. Può anche rivelarsi utile in caso di ustioni e punture di insetti.
Olio di lavanda: come prepararlo?
Secondo gli agricoltori, la lavanda dovrebbe essere raccolta in mazzi, all’inizio del periodo di fioritura. Potete lasciarli seccare in una stanza fresca e buia fino a quando necessario.
Ingredienti
- Fiori secchi di lavanda.
- Olio di oliva o di girasoli.
- 1 barattolino di vetro.
Procedimento
- Mettete i fiori di lavanda nel barattolo di vetro, aggiungete l’olio e lasciateli macerare al sole per 3 giorni.
- Trascorso questo periodo, scuotete il contenuto e travasatelo in un altro barattolo per mezzo di un colino a maglia fine o con un filtro per caffè. Fatto ciò, è pronto per l’uso.
Nota importante: ricordate che gli oli essenziali non devono mai essere ingeriti. Per verificare la vostra sensibilità, è meglio fare una prova versando qualche goccia su un batuffolo di cotone e strofinandolo sull’avambraccio. Se si manifesta una qualche reazione, evitate di utilizzarlo.
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Come utilizzare l’olio di lavanda?
Le applicazioni dell’olio di lavanda sono tra le più svariate, dato che in genere viene utilizzato per problemi cutanei, problemi di ansia e altri disturbi. Tuttavia, è fondamentale tenere presente che non è un rimedio che sostituisce i trattamenti prescritti dal medico e, possibilmente, dovrebbe essere usato sotto controllo professionale.
Olio di lavanda contro i dolori
L’applicazione topica dell’olio essenziale di lavanda è utile per il sollievo di alcuni disturbi comuni. Ad esempio, una ricerca pubblicata su The Journal of Alternative and Complementary Medicine ha stabilito che, combinato con salvia e rosa, può alleviare i crampi mestruali.
Accelerare la guarigione dalle ferite
Una ricerca pubblicata su BMC Complementary and Alternative Medicine ha sostenuto i benefici dell’olio di lavanda nel processo di cicatrizzazione della pelle.
Secondo i risultati, l’applicazione topica di questo prodotto ha contribuito alla sintesi del collagene e alla differenziazione dei fibroblasti, favorendo così una migliore cicatrizzazione nelle fasi iniziali.
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Per i capelli
L’applicazione topica di olio di lavanda abbinato ad altri oli essenziali potrebbe contribuire al trattamento contro la caduta dei capelli.
Secondo uno studio pubblicato su Archives of Dermatology, gli individui che hanno effettuato frizioni con oli essenziali quali lavanda, timo, rosmarino e legno di cedro, hanno ottenuto una rigenerazione dei capelli per un periodo di 7 mesi, riducendo l’eccessiva perdita.
Olio di lavanda contro l’ansia
Come evidenziato da una pubblicazione di The Mental Health Clinician, l’olio essenziale di lavanda gode di una lunga storia aneddotica di benefici sull’ansia e che è attualmente supportata da numerosi studi clinici.
Secondo il testo, questo olio essenziale manifesta diverse proprietà da agente ansiolitico, incluso un effetto calmante senza sedazione. Pertanto, risulta essere un valido complemento per i pazienti con disturbi d’ansia.
Tuttavia, data la mancanza di studi sulle dosi e sulla sua sicurezza, va comunque usato con cautela. In questo caso, la formula d’uso più frequente è l’aromaterapia.
Attenzione alle applicazioni cutanee
Ricordate di evitare l’uso dell’olio essenziale puro sulla pelle. Se volete sfruttare le sue proprietà come trattamento complementare, diluitelo in acqua oppure mescolatelo con un olio vettore, come quello di mandorle o oliva. Potete anche diluirlo nell’acqua della tinozza, quando realizzate un pediluvio.
Inoltre, non dimenticare che le evidenze scientifiche sull’olio di lavanda sono ancora limitate e non stabiliscono che il suo uso sia sicuro. Pertanto, è necessario utilizzarlo con cautela, solo come complemento a un trattamento convenzionale.
Bibliografia
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