Radiazioni elettromagnetiche: cosa sono?

La tecnologia ha rivoluzionato la vita dell'essere umano. Non solo con l'arrivo di apparecchi innovativi, ma anche con l'aumento delle radiazioni attorno a noi.

Ragazza e radiazioni elettromagnetiche

La maggior parte degli studi sul tema si concentra sulle conseguenze delle radiazioni ionizzanti, trascurando quelle non ionizzanti. Le radiazioni elettromagnetiche derivano dal processo di emissione di energia, sotto forma di onde odi  particelle materiali nello spazio.

Per distinguerle, bisogna tener conto della loro frequenza: più è grande, maggiore è la loro energia. Inoltre, le onde sono vibrazioni che si muovono nel vuoto alla velocità della luce, al di fuori della portata della vista umana.

Alcune radiazioni elettromagnetiche sono inoffensive per gli esseri viventi. Sono dette non ionizzanti. Non rappresentano alcun pericolo, perché i legami atomici non si rompono e mantengono le molecole unite. Sono onde elettromagnetiche.

In generale ci esponiamo alle onde di radio AM e FM, microonde, radiazioni infrarosse, radiazioni e onde ultraviolette.

All’estremo opposto troviamo le radiazioni ionizzanti nelle quali gli atomi si rompono e le cellule vengono ionizzate, provocando danni irreversibili alla persona, persino la morte.

Queste radiazioni sono la conseguenza della disintegrazione degli atomi instabili di sostanze radioattive (ad esempio l’uranio). Si dividono in tre tipi: alfa, beta e gamma.

  • Alfa (α): Poco penetranti, possono attraversare un foglio di carta. Ciò è altamente nocivo perché significa che dopo aver impregnato un luogo, contaminano qualsiasi alimento o bevanda che si trovi vicino. Solo toccandoli o ingerendoli, si rompono le molecole.
  • Beta (β): sono molto più penetranti delle alfa, possono attraversare uno strato di alluminio. Tuttavia, sono meno pericolose.
  • Gamma (γ): Sono molto penetranti e di origine nucleare, pertanto possono attraversare persino grossi blocchi, come il calcestruzzo.

Ragazzo che ascolta musica

Effetti nocivi delle radiazioni elettromagnetiche

Le radiazioni elettromagnetiche causano effetti biologici nell’essere umano, ma non necessariamente nocivi  

Ad esempio, quando ascoltiamo la musica, balliamo o leggiamo un libro, vi è un cambiamento biologico che non altera l’organismo, poiché è in grado di compensare l’effetto prodotto.

Tuttavia, quando il corpo viene esposto alle onde elettromagnetiche e l’effetto biologico supera i valori normali, compromette la salute.

Secondo uno studio scientifico sugli effetti dei campi elettromagnetici sul sistema endocrino umano e le patologie associate, si sono presentati casi di:

  • Tumore al seno, leucemia e altri tumori
  • Sclerosi multipla
  • Perdita di memoria
  • Tumore al cervello
  • Patologie cardiopolmonari: tachicardia e tensione arteriosa
  • Riduzione dei globuli rossi nel sangue.

Possono presentarsi altri disturbi che è possibile considerare lievi come:

  • Problemi alla vista: cataratte e cecità
  • Problemi di sviluppo nei bambini
  • Ipertensione
  • Fatica
  • Disturbi neurologici: confusione mentale, irascibilità, mal di testa e insonnia
  • Dolori articolari
  • Problemi riproduttivi: alterazioni del ciclo mestruale, aborti, infertilità
  • Dermatite e alterazioni cutanee

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Come ridurre le radiazioni elettromagnetiche?

Persona con cellulare in mano

Anche se le grandi compagnie negano che elettrodomestici, telefoni o computer mettono a rischio la salute, alcuni studi affermano che ci vogliono dai 10 ai 20 anni per poter notare le conseguenze.

È praticamente impossibile eliminare l’esposizione alle onde elettromagnetiche, ma è possibile ridurla seguendo alcuni accorgimenti:

  • Spegnere e staccare dalla presa gli apparecchi che non vengono utilizzati.
  • Si consiglia di caricare l’apparecchio e poi staccarlo dalla presa. Se è necessario tenerlo attaccato alla presa, non deve trovarsi vicino al corpo.
  • Posizionare ventilatori o stufe ad almeno un metro di distanza dal letto.
  • Evitare l’uso di coperte elettriche.
  • Usare lampadine a escandescenza nella lampada da scrivania.
  • Tenersi lontani dal televisore, poiché genera onde a breve distanza.

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Inoltre, è bene:

  • Spegnere il bluetooth se non se ne ha bisogno.
  • Evitare i luoghi chiusi con aria condizionata.
  • Mettere lavatrice o asciugatrice lontano dalla stanza da letto, poiché le radiazioni attraversano le pareti.
  • Le persone più propense a patire gli effetti delle radiazioni sono i bambini, le donne incinte e gli anziani.
  • Limitare l’uso dei cellulari, soprattutto nei bambini al di sotto dei 14 anni.

Ragazzi assorbono radiazioni elettromagnetiche

Riassumendo, siamo esposti a milioni di radiazioni “buone” e “cattive”. Tuttavia, possiamo cercare di ridurne gli effetti seguendo i consigli dati nell’articolo.

Anche se a volte non ci accorgiamo del problema, è possibile che nel giro di qualche anno ci tocchi patirne le conseguenze.

Bibliografia

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