Il cardo mariano ha un ciclo di germinazione della durata di un anno e fioritura in primavera. È originario dei paesi del Mediterraneo, dell’Asia, dell’India e della Siberia, da dove poi si è diffuso in tutto il mondo.
Cresce spontaneamente lungo i sentieri e le strade, su terreni abbandonati o tra un campo coltivato e l’altro.
E una pianta dal fusto semplice e alto fino a 3,5 metri, costellato da grandi foglie appuntite con macchie bianche. Le sue infiorescenze sono grandi e rotonde, con una tonalità rosso e porpora e spine alle estremità.
Il cardo mariano è una pianta officinale impiegata comunemente per depurare l’organismo. L’azione disintossicante è dovuta ai nutrienti e ai principi attivi che contiene, tra cui:
- proteine
- fibre
- silimarina
- acidi grassi insaturi
- vitamina C
- sali minerali (magnesio, calcio, potassio, selenio)
- campesterolo
- grassi
In genere il cardo mariano viene assunto per mezzo di pillole e compresse piuttosto che sotto forma di tisana, poiché il suo principio attivo non è solubile. Quindi, se viene preparato come infuso perde molte delle sue proprietà.
In questo articolo vi illustreremo sei benefici che il cardo mariano apporta all’organismo, e anche gli effetti collaterali che può provocare.
Benefici del cardo mariano
1. Ottimo in caso di problemi epatici
Grazie al suo apporto di silimarina, il cardo mariano riduce i sintomi di malattie quali:
- fegato grasso
- cirrosi
- ittero
- insufficienza epatica
- epatite
Questa pianta impedisce l’ingresso delle sostanze tossiche stabilizzando le membrane cellulari. Rigenera, inoltre, le cellule danneggiate dei tessuti epatici.
Come se non bastasse, filtra le sostanze nocive presenti nel sangue prima che raggiungano il fegato, prevenendo danni all’organismo.
Nel caso di persone soggette a trattamenti chemioterapici, contribuisce a limitare gli effetti collaterali sul fegato.
2. Combatte l’acne
Le proprietà antiossidanti fanno del cardo mariano un’alternativa naturale nel trattamento dell’acne.
Le vitamine contenute in questa pianta medicinale, infatti, depurano l’organismo e regolano la secrezione degli ormoni, riducendo in questo modo l’acne.
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Viene impiegato anche per rallentare il processo di invecchiamento e la comparsa di rughe ed è ideale per avere una pelle pulita, liscia e morbida al tatto.
3. Diabete
I principi attivi del cardo mariano aiutano a ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Impediscono inoltre che i danni provocati dal diabete progrediscano, compromettendo l’organismo rapidamente.
Prima di fare uso di questo rimedio, è necessario ascoltare il parere di uno specialista, che darà indicazioni in funzione della gravità del diabete e sul suo dosaggio.
4. Colesterolo
Riduce i livelli di colesterolo nel sangue e migliora la circolazione, evitando così l’ostruzione delle arterie causata dalle placche di grasso.
Allo stesso tempo, gli acidi grassi in esso contenuti contribuiscono alla sintesi del colesterolo buono (HDL) del corpo.
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5. Il cardo mariano come antinfiammatorio naturale
Il cardo mariano agisce da antinfiammatorio naturale grazie ai sali minerali che contiene. Come abbiamo detto, si assume generalmente sotto forma di pillole o preparati piuttosto che in infuso o come unguento. Questo rende molto facile seguire la cura.
6. Dolori mestruali e stitichezza
Il malessere legato al ciclo può essere tenuto sotto controllo proprio con il cardo mariano che allevia dolore e gonfiore.
Grazie alle fibre, il cardo mariano svolge una funzione lassativa; facilita il transito intestinale, ammorbidisce le feci prevenendo in questo modo occlusioni e stitichezza.
Effetti collaterali del cardo mariano
Malgrado tutti i suoi benefici e le sue proprietà, il cardo mariano non è esente da effetti collaterali, soprattutto nei soggetti più delicati.
A causa dei nitrati contenuti, questa pianta può causare alterazioni intestinali accompagnate da sintomi come nausea, vomito, flatulenza, mal di stomaco, diarrea.
Altri possibili effetti collaterali sono la comparsa di sfoghi cutanei e reazioni allergiche nelle persone con pelle sensibile. Può manifestarsi anche perdita di appetito, dolori articolari o cefalea.
È importante, quindi, consultare innanzitutto il medico per sapere se dal suo consumo si possa trarre effettivo beneficio. Sarà bene, inoltre, non sottovalutare l’insorgere di qualunque reazione allergica alla pianta.
Bibliografia
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