Avete mai sentito parlare di flexitarianismo? Sebbene gli stili di vita vegetariano e vegano si siano affermati con forza nella nostra società, un gruppo crescente di persone si considera flexitariano. Sapete cosa significa e quali sono i benefici di questo regime alimentare?
Si tratta di un termine recente che si riferisce a uno stile alimentare flessibile, quindi forse anche voi fate parte di questo gruppo senza saperlo. Scoprite di più in questo articolo.
Che cos’è il flexitarianismo?
Si possono definire flexitariane quelle persone che seguono una dieta per lo più vegetariana, ma che di tanto in tanto consumano carne, quindi anche pesce e frutti di mare.
Poiché il vegetarianismo è molto diffuso, parte di coloro che adottano questo stile di vita, passano prima attraverso il flexitarianismo. In altre parole, diminuiscono il consumo di carne in modo graduale, fino a eliminarla del tutto.
Rientra in questa categoria anche chi non ama particolarmente la carne e la mangia solo in occasioni speciali. Oppure chi consuma pesce e crostacei, ma non la carne.
Sia chiaro che non si tratta di un sottogruppo della dieta vegetariana. I vegetariani, infatti, spesso hanno solide ragioni etiche per non cibarsi di animali, in nessuna circostanza. Per i flexitariani, invece, il consumo di carne non rappresenta una trasgressione al loro stile di vita né è accompagnato da senso di colpa.
Quali sono i benefici del flexitarianismo?
Diversi studi suggeriscono che una dieta basata sul consumo di frutta e verdura è molto sana, purché equilibrata. Allo stesso modo, i suoi benefici derivano da un minore consumo di alimenti industriali, cibi fritti e altre sostanze nocive come alcol e sigarette.
Effetti positivi offerti dalla dieta flexitariana
Le malattie cardiovascolari sono un grave problema sanitario in tutto il mondo, ma in modo particolare nei paesi industrializzati dove rappresenta la principale causa di morte. La causa è un accumulo di grassi saturi e colesterolo nelle arterie, nutrienti che abbondano nella carne rossa e nei suoi derivati.
In questo senso, la ricerca ha dimostrato che un modello alimentare basato su frutta e verdura, come il flexitarianismo, aiuta a prevenire le patologie non trasmissibili. I benefici sono spiegati non solo da un consumo inferiore di grassi non sani, ma anche dal fatto che questa dieta è ricca di antiossidanti e composti antinfiammatori in grado di migliorare la salute vascolare.
Combatte l’obesità e il diabete
L’obesità e il diabete di tipo 2 sono malattie di origine metabolica che hanno come fattore di rischio un’alimentazione scorretta. Secondo i dati contenuti in questo articolo, il flexitarianismo è collegato a un minore rischio di soffrire di queste malattie.
In particolare, lo studio mette in evidenza che l’indice di massa corporea (BMI) dei soggetti vegetariani o flexitariani rientra nei parametri normali in una percentuale maggiore rispetto agli onnivori. Un BMI adeguato è un fattore protettivo contro diverse malattie croniche che colpiscono gli organi vitali.
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Previene le malattie intestinali
Il morbo di Crohn e il tumore del colon-retto sono associato a un eccessivo consumo di carne rossa, insaccati e cibi grassi. La dieta flexitariana presenta pertanto un’azione protettiva contro queste malattie.
Allo stesso modo, il consumo di cibi naturali mantiene in salute le strutture dell’apparato digerente e il microbiota. Si riduce così il rischio di contrarre la candidosi intestinale e la formazione di diverticoli, sacche o estroflessioni che si formano sulla mucosa intestinale e che possono infiammarsi.
Previene i calcoli renali e biliari
In generale, un consumo abbondante di proteine, soprattutto di origine animale, stimola l’accumulo di calcio, acido urico e acido ossalico attraverso l’urina. Queste sostanze hanno un ruolo cruciale nella comparsa dei calcoli renali.
Insieme ai calcoli biliari, questo disturbo è associato anche a maggiori livelli di colesterolo e grassi non sani, tipici delle diete a base di carne.
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Flexitarianismo: qualche considerazione
Il flexitarianismo offre diversi vantaggi per la salute. Trattandosi di uno stile alimentare basato soprattutto sul consumo di prodotti vegetali, l’apporto di fibre, sostanze antinfiammatorie e antiossidanti è elevato. Previene in questo modo le tipiche malattie dei paesi occidentali.
Va notato, tuttavia, che come ogni dieta deve prevedere un’assunzione equilibrata dei nutrienti e deve tenere conto delle esigenze di salute personali. Prima di adottarla, può essere utile consultare il nutrizionista.
Bibliografia
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