Stomatite aftosa: cause e trattamenti

La stomatite aftosa consiste nella comparsa di ulcere (afte) nel cavo orale. Tendono a scomparire da sole, ma è importante saperle riconoscere tempestivamente dal momento che provocano bruciore o dolore.

Bambino con mal di gola.

Si parla di stomatite aftosa quando compaiono piccole lesioni (afte) nel cavo orale. È associata a un sistema immunitario debilitato.

Desiderate conoscere le cause e i possibili trattamenti? Nelle righe che seguono trovate alcune informazioni in merito alla stomatite aftosa offerte dagli specialisti Ramón Bonet e Antonieta Garrote.

In cosa consiste la stomatite aftosa

Questo disturbo di solito ha inizio durante l’adolescenza, anche se a volte esordisce più tardi. Può comparire una sola lesione o diverse.

Le afte presentano un colore bianco giallastro e i bordi arrossati; tendono a scomparire in una settimana. Spesso, però, provocano bruciore e dolore, e talvolta gonfiore.

Donna con dolore da stomatosi aftosa.
Le afte devono essere trattate tempestivamente, in quanto piuttosto fastidiose.

La stomatite aftosa è una condizione benigna che può diventare cronica e presentarsi diverse volte nell’arco di un anno; in alcuni casi, si presentano gravi complicazioni.

Nei casi più estremi, causa persino un serio dimagrimento perché la persona accusa dolore insopportabile quando prova a mangiare.

Cause della stomatite aftosa

La causa esatta di questo disturbo è ignota, ma sappiamo che è associata a un calo delle difese immunitario. Si sospetta anche dei seguenti fattori scatenanti:

  • È stata dimostrata una certa predisposizione familiare. Accade spesso che diversi membri della stessa famiglia soffrano di stomatite aftosa.
  • Lo stress è presente in numerosi episodi. Sebbene non esistano evidenze scientifiche, si ritiene che lo stress indebolisca il sistema immunitario predisponendo il soggetto alla comparsa di afte nel cavo orale.
Donna colpita da forte stress.
Lo stress può essere una delle cause delle afte orali.
  • I traumi a carico della mucosa orale come conseguenza di morsi involontari.
  • In alcuni pazienti, sono stati rilevati bassi livelli di ferro, acido folico o vitamina B12.
  • La stomatite aftosa è stata associata anche al consumo di alimenti acidi e alla presenza di reflusso gastroesofageo.
  • Si sospetta il ruolo di alcune allergie alimentari, soprattutto al laurilsolfato di sodio utilizzato nei dentifrici.

Dati curiosi sul decorso medico

Nonostante i sospetti fattori scatenanti elencati, nella maggior parte dei casi la stomatite aftosa è una malattia idiopatica, ovvero di origine sconosciuta. Disponiamo, tuttavia, di alcuni dati in merito:

  • Non è una malattia infettiva.
  • Si esclude che sia prodotta dal virus dell’herpes.
  • Non è contagiosa.

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Le afte al cavo orale scompaiono quando la causa viene identificata e trattata. In caso di insuccesso in tal senso, gli esperti ricorrono a trattamenti sintomatici e di sostegno allo scopo di calmare il dolore o il bruciore.

Uomo con afte nel cavo orale.

Quando le misure igieniche si rivelano insufficienti, si ricorre ai trattamenti farmacologici. È importante sottolineare che a volte è necessario formulare una diagnosi differenziale per escludere la presenza di patologie che provocano ulcere orali. Tra i vari esami, è possibile ricorrere anche alla biopsia.

È dunque importante avvalersi della consulenza di un medico ed evitare di automedicarsi, dal momento che un intervento inadeguato potrebbe mascherare i sintomi e peggiorare la prognosi.

Misure preventive

  • Utilizzare uno spazzolino da denti con le setole morbide.
  • Praticare un risciacquo orale dopo aver lavato i denti per eliminare i germi.
  • Ridurre il consumo di cibi acidi: limoni, pomodori, kiwi, ananas, ecc.
  • Evitare l’eccesso di cibi piccanti e contenenti spezie.
Ragazza che utilizza un collutorio per la stomatite aftosa.
La corretta pulizia e il risciacquo orale calmano i sintomi della stomatite aftosa.

Anche alcuni rimedi naturali possono risultare utili per calmare il fastidio. Per esempio, lo specialista Raúl C. Peña spiega che l’estratto di propoli esercita un’azione antibiotica.

Oltre a ciò, un articolo pubblicato sul Journal of Indian Society of Periodontology riporta i benefici le proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti e antimicrobiche della calendula.

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Trattamento farmacologico della stomatite aftosa

I trattamenti generalmente prescritti dal medico in caso di stomatite aftosa sono:

  • Pomate a base di cianoacrilato, da applicare sulla lesione. Agiscono da collante ed evitano il contatto degli alimenti e della saliva con la lesione.
  • Anestetici topici, come la lidocaina o la benzocaina, che calmano il dolore.
  • Corticosteroidi a uso topico per la realizzazione di risciacqui oppure per l’applicazione sotto forma di pomata a base di fluocinonide, clobetasolo o desametasone.
  • Per le lesioni più importanti, è possibile sottoporsi a iniezioni di steroidi nell’ulcera oppure a un trattamento a base di laser CO2.
  • Aumentare il consumo di alimenti contenenti acido folico, vitamine del gruppo B e ferro, così come di mele, yogurt, banane, manghi, legumi, ecc.
  • Effettuare gargarismi antisettici con acqua e sale e/o acqua ossigenata. Entrambi aiutano a calmare i sintomi.

Se non si ottiene un rapido miglioramento o se gli episodi si ripetono diverse volte all’anno, bisogna rivolgersi al medico. Questi formulerà una diagnosi corretta e scarterà la presenza di altre malattie più gravi.

Bibliografia

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