Oli di oliva vergini: sono tutti sani?

Gli oli di oliva non sono tutti uguali. Ecco quali sono le principali differenze e cosa fa di un olio un prodotto di buona qualità.

Ciotola con olio vergine di oliva.

Gli oli di oliva vergini sono i migliori oli da consumare. Numerosi studi hanno dimostrato che proteggono la nostra salute, ma non sono tutti uguali. Esistono differenze nella qualità dovute a fattori diversi. Vediamo quanti tipi di oli di oliva vergini esistono e le loro differenze nutrizionali.

Oli di oliva vergini: benefici sulla salute

Gli oli di oliva vergini si ottengono dal frutto dell’olivo attraverso processi meccanici o fisici in condizioni – soprattutto di temperatura – che non causano alcun tipo di alterazione.

L’olio d’oliva, come ben sappiamo, è un alimento fondamentale nella dieta mediterranea. Numerosi studi hanno dimostrato come gli oli vergini, soprattutto gli extravergini, aiutino a prevenire le malattie cardiovascolari grazie al loro contenuto in acidi grassi omega 3. 

Grazie alla sua composizione aiuta, inoltre, a prevenire malattie come:

  • Ipertensione.
  • Diabete.
  • Obesità.
  • Cancro.
  • Stress ossidativo della pelle.
  • In gravidanza, invece, contribuisce allo sviluppo del feto.

Composizione nutrizionale degli oli di oliva vergini

Le principali proprietà nutrizionali dell’olio di oliva vergine derivano dal suo alto contenuto di acido oleico. Rispetto agli oli di semi, inoltre, il rapporto tra acido linolenico e alfa-tocoferolo (vitamina E) è molto più equilibrato dal punto di vista dietetico.

La composizione di un olio può variare a seconda dell’origine, la varietà di oliva e la qualità della stessa. L’olio di oliva vergine è composto per circa il 99% da una miscela di acidi grassi saturi e insaturi; il restante 1% è rappresentato da componenti secondari.

Ciotole con oli di oliva vergini e olive.

Fenoli

In questo 1% troviamo i fenoli. Sono composti antiossidanti responsabili delle proprietà salutari degli oli vergini ed extravergini di oliva, nonché delle proprietà organolettiche e della stabilità ossidativa.

I fenoli hanno effetti positivi su alcuni parametri del nostro corpo come le lipoproteine plasmatiche, lo stress ossidativo, i marcatori infiammatori e l’attività antimicrobica. Questo è quanto conferma uno studio pubblicato sulla rivista Critical Reviews in Food Science and Nutrition.

Diversi fattori possono variare la concentrazione dei fenoli negli oli extra vergini di oliva. Non tutti, quindi, forniscono gli stessi effetti benefici.

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Da quali fattori dipende la qualità degli oli di oliva vergini?

Il contenuto fenolico dipende da fattori quali la varietà di oliva, le condizioni agronomiche, il processo di produzione e le condizioni di conservazione del prodotto finale.

Le varietà di oliva

Esistono numerose varietà di oliva, ma alcune sono più adatte alla produzione di un olio di oliva sano.

Le condizioni agronomiche

Uno dei fattori più importanti è l’irrigazione. I composti fenolici si concentrano nel frutto in risposta a condizioni di stress. Lo stress idrico favorisce quindi l’accumulo di fenoli nel frutto e, alla fine, nell’olio.

Bottiglia di olio d'oliva e olive.

Il processo di produzione

Il processo di produzione è essenziale: qualsiasi errore compiuto prima, durante o dopo la raccolta può diminuire il contenuto fenolico. Occorre quindi prestare particolare attenzione a:

  • Parassiti e malattie.
  • Momento ottimale di raccolta in base al grado di maturità dell’oliva.
  • Massima igiene.
  • Utilizzo di basse temperature nel processi di estrazione dell’olio.
  • Clima nel periodo di raccolta.

Conservazione

L’olio di oliva vergine è in prodotto in continua trasformazione. Il modo migliore per garantirne la stabilità nei mesi è evitare l’esposizione alla luce e alle alte temperature. Anche se mantenuto in condizioni ottimali, tuttavia, il contenuto fenolico diminuisce nel tempo.

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Differenza tra olio di oliva vergine ed extra vergine

L’olio di oliva vergine ed extravergine sono entrambi di alta qualità, ottenuti al 100% dalla spremitura delle olive. Ma l’extravergine è di qualità superiore perché ottenuto da olive raccolte nel momento ottimale di maturazione e solo attraverso procedimenti meccanici. L’olio vergine subisce un certo grado di alterazione durante il processo di produzione. 

Infine, un’altra differenza è il grado di acidità. L’olio extravergine deve avere un grado di acidità inferiore allo 0,8%. L’olio vergine non deve superare il 2%.

In termini di composizione, pertanto, l’olio extravergine di oliva è di qualità superiore all’olio vergine.

Bibliografia

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  • Abdelhamid AS., Brown TJ., Brainard JS., Biswas P., et al., Omega 3 fatty acids for the primary and secondary prevention of cardiovascular disease. Cochrante Database Syst Rev, 2018.
  • Hung PV., Phenolic compounds of cereals and their antioxidant capacity. Crit Rev Food Sci Nutr, 2016. 56 (1): 25-35.
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