Nutrirsi in modo corretto è importante quando si soffre di disturbi del fegato, sebbene non esista un’alimentazione ad hoc. La dieta da seguire quando si soffre di epatite deve essere sana ed equilibrata; occorre soprattutto evitare i cibi e le bevande che possono contribuire al danno epatico.
La dieta accompagna sempre il trattamento prescritto dallo specialista e in nessun caso lo sostituisce. Non esistono cibi che possano “curare” l’epatite, ma esistono cibi che contribuiscono al benessere del paziente.
Che cos’è l’epatite e qual è il ruolo del cibo
L’epatite è un’infiammazione del fegato che può essere di breve durata (acuta) o prolungata nel tempo (cronica). In entrambi i casi causa un danno all’organo tale da impedirne il normale funzionamento.
Esistono più tipi di epatite con cause e vie di trasmissione diverse:
- La più comune è trasmessa da virus: A, B, C, D o E.
- L’epatite alcolica è causata da un abuso di alcol.
- Alcune tossine, farmaci, integratori o sostanze chimiche possono causare epatite tossica.
- L’epatite autoimmune si verifica quando il sistema immunitario attacca il fegato e provoca danni alle cellule. La causa è sconosciuta, ma la genetica e l’ambiente sono due dei possibili fattori scatenanti.
La diagnosi precoce e il trattamento sono importanti per evitare danni irreparabili all’organo. Cirrosi (cicatrizzazione del fegato), insufficienza epatica o cancro al fegato sono alcune delle possibili complicanze.
Sebbene l’alimentazione non guarisca l’epatite, è essenziale per favorire una migliore salute durante la malattia. Una dieta corretta consente di mantenere l’equilibrio dei liquidi ed evitare di sovraccaricare il fegato.
Vediamo quali sono gli alimenti più adatti, quali evitare e come organizzare la dieta.
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La dieta da seguire quando si soffre di epatite
In linea di massima, la dieta da seguire quando si soffre di epatite si basa sul consumo di verdure, cereali integrali, frutta e proteine magre. Questo può variare in base allo stato iniziale di salute e alla sua successiva evoluzione, ma si possono stabilire alcune linee guida generali.
- Un consumo adeguato di proteine, evitando eccessi e carenze. Queste sono necessarie per ripristinare le cellule danneggiate e per evitare la malnutrizione. Se il fegato non le elabora correttamente, possono accumularsi rifiuti tossici. Le migliori fonti sono carne e pesce magri, fagioli, uova e latticini a basso contenuto di grassi.
- In generale è consigliabile aumentare la presenza di carboidrati rispetto alle proteine. Se possibile, optare per cereali integrali come riso, quinoa, farina d’avena o couscous.
- Consumare grassi in quantità moderate. Non è bene eliminarli dalla dieta poiché svolgono importanti funzioni nel corpo. Tuttavia, è essenziale scegliere fonti salutari come olio d’oliva, avocado, noci o pesce azzurro.
- Frutta e verdura sono tutte consentite e sono interessanti per il loro apporto nutritivo.
- Si consiglia di salare gli alimenti con moderazione e limitarne l’assunzione in caso di ritenzione di liquidi.
- Regolare l’apporto calorico, soprattutto se vi è stata perdita di peso. Alcune persone sperimentano stanchezza e scarso appetito. Per questo motivo è consigliabile consumare piccoli pasti più spesso e, se necessario, un piccolo spuntino prima di andare a dormire.
- La dieta deve essere facilmente digeribile, quindi è preferibile optare per metodi di cottura come piastra, forno, vapore o bollitura.
Cibi da evitare
Una dieta poco sana o alcuni cibi e bevande possono esacerbare i danni al fegato, già compromesso dalla malattia. Per questo motivo è preferibile evitare:
- Alcol: secondo i dati finora disponibili, si può affermare che l’alcol peggiora il grado di danno epatico e ne accelera la progressione. Questo a sua volta comporta un rischio maggiore di sviluppare problemi più seri come la cirrosi o il cancro al fegato.
- Tutte le bevande industriali o con zuccheri aggiunti.
- Frutti di mare e pesce crudi o poco cotti.
- Carni grasse (come alcune parti di maiale, anatra o agnello) e salsicce. Allo stesso modo, sono da evitare cibi fritti, piatti precotti, salse e cotture molto grasse, e quelli a base di formaggio o panna.
- Per controllare il consumo di sodio, è importante ridurre i prodotti che ne contengono grandi quantità: snack salati, salse elaborate, dadi, creme preparate o conserve a base di sale.
- Alcuni pazienti potrebbero aver bisogno di assumere un supplemento di alcune vitamine. Sebbene in casi specifici possa essere necessario ricorrere all’integrazione, ciò non è sempre vero. Se ci sono carenze nutrizionali per qualsiasi motivo, è il medico che deve consigliare l’integrazione. Alcune vitamine e sali minerali sono metallizzati nel fegato e se assunti in eccesso possono avere effetti negativi.
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Oltre la dieta: le abitudini che fanno bene al fegato
Quando si soffre di disturbi epatici, uno stile di vita sano aiuta a ridurre al minimo i danni al fegato. Un elemento è la dieta, ma ci sono anche altri aspetti che giocano un ruolo importante.
L’esercizio fisico è una pratica essenziale. Da un lato, consente di rafforzare il corpo e prevenire la perdita di forza e tono muscolare. Dall’altro, è un modo per affrontare depressione e malumore.
L’attività fisica deve essere adattata alle condizioni di salute e alla situazione di affaticamento che l’epatite comporta. Si consiglia di aumentare gradualmente la durata dell’esercizio e l’intensità, sempre seguendo il parere del medico o dello specialista.
Come abbiamo detto, è fondamentale evitare l’assunzione di alcol, che provoca danni al fegato e causa altri effetti negativi sull’organismo. È inoltre necessario abbandonare altre abitudini che possono essere dannose come il fumo o le droghe. Inoltre, non è consigliabile l’automedicazione poiché alcuni farmaci possono danneggiare il fegato.
Infine, occorre sottolineare che durante la malattia è importante aumentare le misure igieniche. Qualsiasi virus, batterio o tossina presente negli alimenti può aumentare la possibilità di danni al fegato. Per proteggerci dalle tossinfezioni dovremo lavare bene frutta e verdura e igienizzare le superfici; nonché avere un’accurata igiene delle mani prima e dopo aver manipolato il cibo.
La dieta è di grande aiuto in caso di epatite
Dieta e stile di vita sono aspetti complementari nel trattamento delle malattie del fegato. Tuttavia, sono di grande aiuto per preservare la funzionalità epatica, evitare danni irreversibili e migliorare la salute generale.
Una dieta sana che tenga conto degli aspetti sopra citati è il modo migliore per affrontare la malattia. Tuttavia, sarà bene farsi seguire dal medico poiché ogni situazione potrebbe richiedere accorgimenti specifici.
Inoltre, è importante che ogni paziente osservi la propria tolleranza individuale a determinati alimenti dal momento che le sensazioni e la digeribilità possono variare in modo notevole.
Oltre ad avere un aiuto specializzato, sarà positivo cercare supporto e contatto in familiari, amici o altre persone affette da epatite. Sapere di non essere soli di fronte alla malattia può aiutare a gestirla con meno stress.
Bibliografia
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