La toxoplasmosi è una malattia parassitaria causata dal Toxoplasma gondii, un parassita diffuso negli animali, in particolare nei gatti. Secondo alcune statistiche questa malattia interessa tra il 30 e il 40% della popolazione mondiale e di solito è asintomatica nelle persone con un sistema immunitario sano.
Tuttavia, non bisogna sottovalutare la toxoplasmosi, poiché può causare gravi complicazioni al feto se contratta in gravidanza. Fortunatamente, se la madre ha già avuto la malattia, il feto non la contrarrà. Inoltre, se viene contratta nelle ultime settimane di gravidanza, le conseguenze non saranno così gravi.
La toxoplasmosi è pericolosa anche per gli anziani e per chi ha un sistema immunitario indebolito. Conoscere questa malattia è il primo passo per prevenirne la diffusione e le complicazioni future.
Come si contrae?
- Contatto con feci di gatti o altri felini. Questi animali possono facilmente infettarsi cibandosi di uccelli, roditori o piccoli animali infetti. Il parassita passa nelle feci del felino e può infettare l’uomo se entra a contatto con l’animale. Il toxoplasma è presente nelle feci del gatto fino a 3 settimane dopo l’infezione.
- Mangiare e toccare carne cruda o poco cotta. Inoltre, utilizzare taglieri o utensili da cucina che sono stati a contatto con questo tipo di carne.
- Mangiare frutta o verdura poco lavate.
- Bere acqua contaminata.
- Ricevere un trapianto d’organo infetto o una trasfusione di sangue.
I sintomi della toxoplasmosi
Nelle persone con un sistema immunitario reattivo, la toxoplasmosi di solito non causa molti sintomi. Infatti spesso passa inosservata o può essere scambiata con l’influenza e presentare i seguenti sintomi:
- Malessere generale.
- Dolore alle articolazioni e ai muscoli.
- Mal di testa.
- Febbre e brividi.
- Debolezza e stanchezza.
Tuttavia, secondo uno studio su donne in gravidanza, se il parassita passa al feto attraverso la placenta, può causare gravi malformazioni. Alcune condizioni causate dalla toxoplasmosi nei neonati includono:
- Microcefalia.
- Corioretinite.
- Convulsioni
- Meningite ed encefalite.
- Disabilità intellettuale.
- Itterizia.
- Ingrossamento della milza e del fegato.
- Disturbi cardiaci e polmonari.
Inoltre, la toxoplasmosi è pericolosa nelle persone immunocompromesse e può causare encefalite caratterizzata da confusione, disturbi visivi e disturbi della coordinazione.
Prevenire la toxoplasmosi in gravidanza
Le donne incinte devono prestare attenzione particolare al cibo, assicurandosi di consumare carne, pesce e uova ben cotti. La temperatura sopra i 70 gradi per più di 10 minuti garantisce l’eliminazione del parassita.
Si consiglia inoltre di separare i cibi crudi da quelli cotti. I piatti di carni crude infettate dal toxoplasma possono contaminare altri cibi freschi. Inoltre, è importante conservare gli alimenti in frigorifero o al fresco.
Frutta e verdura devono essere lavate accuratamente prima del consumo. Il cibo, infatti, è la principale fonte di infezione da toxoplasmosi. Frutta e verdura non lavate o il lavaggio con acqua contaminata potrebbero aumentare il rischio di infezione.
Occorre igienizzare gli utensili da cucina e fare particolare attenzione che non siano sporchi di carne cruda. Una buona prassi è utilizzare utensili (pentole, posate, taglieri…) diversi dal resto della famiglia; ogni precauzione è poca se si tratta della salute del bambino.
Consigli generali per prevenire la toxoplasmosi
Per quanto possibile, si consiglia di consumare acqua filtrata per essere certi che non sia avvenuta alcuna contaminazione. Se, invece, si consumano latticini, questi devono essere pastorizzati.
Naturalmente, occorre stare molto attenti quando si tocca il suolo o qualsiasi elemento che potrebbe esserne contaminato. Batteri o parassiti dannosi per il bambino, come il toxoplasma, si trovano spesso nel terreno o sulle piante.
Per quanto riguarda i gatti: un gatto che vive in casa e non esce in giardino di solito non è infetto. Assicuratevi comunque di cambiare la lettiera ogni giorno, usando guanti monouso. Se siete in gravidanza, questo lavoro dovrà essere delegato.
Non dimenticate di lavare le mani dopo aver accarezzato il vostro animale domestico o quando maneggiate oggetti che sono stati all’aperto. Inoltre, ricordate di coprirete la sabbiera del bambino per evitare che diventi una fonte di contaminazione.
Poiché non si sa con certezza se il gatto sia infetto o meno, è meglio prevenire: se si vive con un gatto e si aspetta un bambino, meglio evitare il contatto con il felino.
In caso di dubbio, parlatene con il medico. In base alla vostra situazione saprà consigliarvi le misure più appropriate; recatevi dal medico anche nei casi sospetti, poiché a volte il parassita può restare inattivo.
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