L’ipnoparto è una terapia che aiuta ad affrontare il parto con più sicurezza e, di conseguenza, a provare meno dolore e disagio. Per raggiungere questo obiettivo, utilizza diverse tecniche di ipnosi cosciente.
L’obiettivo è permettere alla madre di godersi il parto, cercando di aumentare il potere della mente sul corpo, in modo che sia possibile vivere questa esperienza con sentimenti positivi.
Questo tipo di terapia è emersa negli anni ’40, ma è diventata popolare negli Stati Uniti negli anni ’80. È intesa come alternativa al parto doloroso o traumatico. L’ipnoparto utilizza tecniche di respirazione e meditazione di base.
Paura del parto
La maggior parte delle donne ha un certo grado di paura del parto. Questo perché, nel corso della storia, l’accento è stato posto sul dolore fisico e sul disagio provato durante il parto. Entrambe le religioni, come il cinema e la letteratura, hanno enfatizzato questa prospettiva.
Tradizionalmente, il parto è associato al dolore e alla sofferenza. La cosa comune è che le contrazioni che si verificano al momento del parto sono chiamate doglie. Questo, di per sé, condiziona l’esperienza.
La paura attiva il sistema simpatico e mette in moto un meccanismo di allerta che prepara il corpo al volo. Ciò porta a un ridotto apporto di sangue e ossigeno all’utero. Quando si verifica, le contrazioni sono meno efficaci e c’è una maggiore sensazione di dolore.
Allo stesso modo, la paura riduce la produzione dell’ormone ossitocina, che influenza le contrazioni. Tutto insieme porta a una maggiore tensione nel corpo e questo, a sua volta, aumenta il dolore.
La paura ostacola il travaglio.
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Cos’è l’ipnoparto?
L’ipnoparto è una terapia di preparazione al parto, il cui obiettivo è sostituire le paure con tranquillità e fiducia. Cerca di portare la madre ad uno stato di rilassamento in cui possa costruire una visione positiva dell’atto del parto.
Questo tipo di terapia si basa sull’idea che i disturbi subiti durante il parto siano l’effetto della paura, dell’ansia e della tensione con cui si affronta questa esperienza. Nel 1942, l’ostetrica britannica Grantly Dick-Read pubblicò un libro intitolato Painless Childbirth, che è considerato un pioniere sull’argomento.
Dick-Read ha proposto la teoria della sindrome paura-tensione-dolore associata al parto. Successivamente, nel 1989, l’ipnoterapeuta Marie Mongan sviluppò ulteriormente l’argomento e introdusse nuovi dati e tecniche. È così che questa prospettiva è tornata importante.
Molte celebrità hanno fatto uso di questa terapia. L’ipnoparto è stato utilizzato dalla duchessa di Cambridge, Kate Middleton, per dare alla luce il suo primo figlio. Altre figure dello spettacolo hanno fatto ricorso a questo metodo ed è per questo che è diventato molto popolare.
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Caratteristiche e strumenti dell’ipnoparto
L’ipnoparto si basa sull’idea che per partorire è necessaria un’atmosfera calma. Questo permette ai muscoli di rilassarsi.
Al raggiungimento di questo stato si riduce la produzione di ormoni dello stress che aumentano il dolore durante le contrazioni. Invece, ci sono più endorfine e queste facilitano il processo.
Quando la madre secerne più ossitocina, la dilatazione avviene in modo regolare e naturale. Se c’è adrenalina, i muscoli si contraggono e il processo è più difficile.
L’intero processo di preparazione deve essere anticipato dalla madre e dal padre. Di solito viene eseguita durante il terzo trimestre.
L’ipnoparto include una fase di informazioni molto dettagliate sul processo di nascita. L’obiettivo è che la madre abbia una buona comprensione di ciò che sta accadendo al suo corpo, identifichi eventuali complicazioni e sappia cosa fare se si verificano.
Allo stesso modo, c’è una formazione in tecniche di rilassamento e meditazione. Funziona anche attorno alle idee negative sul parto. Per fare ciò, termini come “travaglio” sono sostituiti da “consegna” e “contrazioni” da “onde uterine”.
Tecniche
L’ipnoparto cerca di rendere una madre pienamente consapevole di tutto ciò che le sta accadendo in quel momento.
Per raggiungere questo obiettivo, vengono applicate le seguenti tecniche:
- Rilassamento profondo: ottenuto attraverso tecniche di rilassamento e autoipnosi. Cerca di ricollegare la madre con l’esperienza naturale del parto.
- Tecniche di respirazione: sono di base e cercano di ossigenare adeguatamente il corpo, in modo tale che questo contribuisca al rilassamento muscolare e alla riduzione del dolore.
- Visualizzazione guidata: consiste nell’eliminare le connotazioni negative legate al parto e sostituirle con una prospettiva più naturale e positiva.
- Concentrazione e consapevolezza: sulla base delle informazioni fornite, ci si aspetta che la madre diventi consapevole di tutto ciò che le accade e prenda il controllo di ciò che accade al suo corpo.
È davvero efficace?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non ha approvato l’ipnobirthing in quanto tale, ma ha affermato che le tecniche di rilassamento, respirazione e meditazione aiutano a ridurre il dolore durante il processo. Ha anche sottolineato che le procedure antidolorifiche non farmacologiche offrono molti vantaggi.
Uno studio sull’ipnoparto, pubblicato nel 2022, ha rilevato che le donne che avevano ricevuto questo tipo di terapia hanno avuto un’esperienza di parto più soddisfacente, hanno impiegato meno tempo e hanno sperimentato meno dolore.
Esistono altri studi simili, anche se isolati. Un articolo pubblicato sul British Journal of Anesthesia ha indicato che non ci sono ancora prove sufficienti per affermare che l’ipnoparto sia un metodo efficace. Neanche lui lo nega, ma raccomanda ulteriori indagini.
Considerazioni finali
Tutto indica che l’ipnoparto non garantisce un parto indolore, ma rende il processo molto più semplice e riduce il disagio in misura significativa. Le terapie che utilizzano tecniche di rilassamento e respirazione sono spesso utili in una varietà di circostanze.
L’ipnoparto, in ogni caso, non è l’unica terapia di preparazione al parto. Ci sono altri metodi, come Lamaze e Bradley, che sono anche molto apprezzati.
La madre ha varie opzioni per rendere più gratificante il processo del parto.
Bibliografia
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- Buran, G., & Aksu, H. (2022). Effect of Hypnobirthing Training on Fear, Pain, Satisfaction Related to Birth, and Birth Outcomes: A Randomized Controlled Trial. Clinical Nursing Research, 10547738211073394.
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