All’interno di negozi, case, appartamenti e in molti altri ambienti, è possibile ritrovare elementi di arredo in stile orientale, una tendenza molto apprezzata al momento, che si rifà a varie culture asiatiche.
Statue di Buddha, vasi cinesi e porcellane in generale, lampade a forma di globo e paraventi si combinano per contribuire a trasmettere un’idea di serenità e tranquillità, tenendo conto di alcuni principi del feng shui.
Se volete ottenere questo effetto esotico e accattivante, continuate a leggere i nostri consigli di arredamento in stile orientale che potrete applicare a casa vostra.
Che cos’è lo stile orientale?
Quando si parla di “stile orientale” nell‘interior design, il termine può sembrare un po’ vago, perché copre un’ampia gamma di culture. Da un lato ci sono i paesi di cultura araba e mediorientale; poi c’è l’India; ma in Estremo Oriente predominano Cina e Giappone.
Senza nulla togliere agli altri, sono questi ultimi Paesi a ispirare maggiormente la tendenza di cui stiamo parlando. In particolare, nella progettazione degli interni si tiene conto di alcuni principi del feng shui.
All’interno della decorazione orientale, tuttavia, esiste una certa varietà. Vediamo alcune caratteristiche adattate ai gusti dell’Occidente:
- Si possono unire diversi stili.
- L’obiettivo è creare armonia e tranquillità e invitare al relax.
- Si possono osservare contrasti tra elementi dai toni freddi e colori caldi.
- Comporta l’uso decorativo di elementi con valore simbolico o addirittura con significato spirituale.
- In alcuni casi c’è una tendenza al minimalismo, in altri una maggiore abbondanza di elementi.
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I migliori consigli per arredare la casa in stile orientale
Per realizzare un arredamento orientale, non bisogna pensare solo a incorporare motivi cinesi o giapponesi. Occorre tenere conto di alcuni principi in termini di arredamento, tonalità e armonia generale dello spazio.
1. Sobrietà ed equilibrio
Nella decorazione orientale, l’obiettivo è creare un interno armonioso. Ciò non significa necessariamente essere minimalisti, ma evitare gli eccessi in termini di ornamenti.
L’attenzione deve essere rivolta alla sobrietà e all’equilibrio. La distribuzione dei mobili e degli elementi è importante per mantenere il peso visivo, per cui è necessario giocare con le forme, le dimensioni e i toni.
Naturalmente, questo non significa essere sempre rigorosamente simmetrici, ma significa essere ordinati. Ogni cosa al suo posto, tenendo conto della funzionalità oltre che dell’estetica.
2. Elementi naturali
Da un lato, si raccomanda l’uso di materiali naturali piuttosto che sintetici. Cioè, niente plastica, ma piuttosto mobili in pietra, legno, carta di riso, seta o bambù.
Questi hanno un valore simbolico di connessione con la terra. Inoltre, offrono una varietà di soluzioni per ottenere effetti diversi negli spazi, poiché si armonizzano molto bene tra loro.
Inoltre, è possibile aggiungere una piccola fontanella o altri elementi uditivi (il suono di una cascata, la brezza), nonché profumi, per dare la sensazione di essere immersi nella natura.
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3. Toni tenui con tocchi vivaci
Sulla scia del punto precedente, lo stile orientale utilizza toni che richiamano la natura, soprattutto il beige e il marrone, che ricordano la sabbia o i tronchi. A volte anche il verde, associato alla vegetazione.
Anche il bianco è comune su pareti e mobili. Ma per contrasto si possono usare tocchi di colori più accesi e brillanti, come il rosso e l’arancione. L’oro e il bronzo sono molto caratteristici nei vasi o nelle statue.
4. Illuminazione
L’illuminazione è diffusa, con preferenza per la luce naturale. A questo scopo si consigliano pannelli di carta di riso.
Questo effetto è riprodotto anche nelle lampade, per creare un’atmosfera di maggiore intimità. Un elemento caratteristico della decorazione orientale è il paralume a palloncino, realizzato in bambù e carta.
5. Mobili bassi
I mobili bassi sono generalmente preferiti rispetto a quelli occidentali. La seduta di un tipico divano è di circa 60 centimetri, mentre un majli arabo è a soli 15 centimetri da terra.
Naturalmente, i tavolini devono avere un’altezza proporzionata. E poiché i mobili non sono molto grandi, questo contribuisce a dare l’impressione che gli spazi sembrino più ampi.
Allo stesso modo, in camera da letto si usano letti bassi, a volte costituiti solo da una stuoia o da un materassino sul pavimento. Anche se si dice che dormire per terra non faccia molto bene alla schiena e al collo.
I mobili dovrebbero essere in legno (cedro o teak). Le linee rette tendono a essere più visibili, così come le superfici fortemente verniciate. Un cuscino di seta è d’obbligo.
6. Tappeti e tatami
I tappeti utilizzati nella decorazione orientale sono in linea con il carattere sobrio. In altre parole, vengono scartati i disegni persiani o turchi. Si preferiscono piuttosto disegni minimalisti e monocolore, nei toni del beige o della terra. I tatami sono utilizzati anche nel soggiorno, nella sala da pranzo o nella camera da letto.
7. Porte scorrevoli
Le porte scorrevoli, come quelle che si vedono nei film, si chiamano shoji. Hanno la particolarità che non solo aiutano a risparmiare spazio, ma filtrano anche la luce, creando un’atmosfera confortevole. Sono realizzate in legno e carta di riso.
8. Giardino zen
Un arredamento in stile orientale è incompleto senza un giardino zen. Realizzati con sabbia, ghiaia e pietre, sono uno spazio ideale per la meditazione e la riflessione filosofica.
Se non avete lo spazio per un giardino a grandezza naturale, potete acquistarne uno in miniatura. Può essere usato come elemento decorativo.
9. Soprammobili e accessori
Non possiamo non menzionare i soprammobili che completano la decorazione orientale, alcuni dei quali sono tipici del simbolismo delle case tradizionali giapponesi. Tra i più utilizzati vi sono i seguenti:
- Vasi: ne esistono di diversi tipi, come quelli bianchi e blu nello stile della dinastia Ming; oppure i bellissimi satsuma, con una predominanza di oro.
- Dipinti e arazzi con gli stessi motivi o altri, tra cui gli ideogrammi cinesi, lo yin e lo yang o i trigrammi dell’I-Ching.
- Statue di piccole dimensioni: Buddha, samurai, geishe, pagode in miniatura, il gattino che chiama (maneki neko).
- Lampade, candelabri e incensieri.
10. Altre idee e consigli per applicare lo stile orientale
Nella decorazione orientale esistono differenze di stili. Perciò possiamo prendere ispirazione da uno di essi o preferire gli elementi specifici di una cultura in particolare:
- Giapponese: più minimalista.
- Cinese: con molto rosso e giallo brillante.
- Arabo: tendenzialmente geometrico.
- Indù: piuttosto colorato.
L’Estremo Oriente in casa
L’arredamento in stile orientale può essere semplice come mettere un arazzo, delle porcellane e dei pannelli; in altre parole, non è necessario sovraccaricarsi di oggetti. Si tratta piuttosto di una tendenza che, pur rimanendo esotica, si avvicina un po’ di più al minimalismo.
D’altra parte, se non si può o non si vuole modificare tutta la casa, è possibile allestire una piccola sala da tè. Includete un tavolino basso e alcune belle teiere e tazze. Non dimenticate un tappeto all’ingresso, poiché è usanza orientale togliersi le scarpe per entrare in una stanza.
Bibliografia
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