Un tempo si pensava che sintomi quali: impurità della pelle, sensazione di stanchezza costante, dolore addominale, fossero causati da un fegato pieno di tossine. Queste ultime, si credeva potessero raggiungere il corpo attraverso l’aria, il cibo e altre vie.
Secondo le teorie delle correnti detox, l’intossicazione è legata alla contaminazione dell’aria, dell’acqua e persino del cibo.
Sebbene tali teorie non siano state validate dalla comunità scientifica, sono ancora tante le persone che credono che il l’organismo (o alcuni organi, come il fegato) possa accumulare tossine e smettere di funzionare in modo adeguato. Vediamo a seguire cosa s’intende per fegato pieno di tossine secondo questo tipo di approccio.
Il fegato
Il fegato è uno degli organi che partecipano al processo di depurazione dell’organismo, filtrando ed eliminando le tossine che viaggiano attraverso il flusso sanguigno.
Il corretto funzionamento di questo organo è fondamentale per una buona qualità della vita, dato che, tra le altre funzioni, agisce anche sul metabolismo e svolge un ruolo importante nella produzione di alcuni ormoni.
Fegato pieno di tossine: campanelli d’allarme
Di seguito, riportiamo alcuni campanelli d’allarme che possono indicare il malfunzionamento di questo organo, sebbene non sempre siano dovuti a questo motivo.
1. Fegato pieno di tossine e fatica cronica
Si pensa che uno sei segnali d’intossicazione del fegato sia la costante sensazione di stanchezza e la fatica cronica.
Di fatto, tali reazioni sono legate alla difficoltà di questo organo nell’espletare le sue funzioni.
In aggiunta, potrebbero manifestarsi sintomi quali: dolore addominale e infiammazione, mal di testa, acne, ecc.
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2. Sudorazione e cattivo odore corporeo
Oltre all’affaticamento e alla costante sensazione di stanchezza, si ritiene che un fegato pieno di tossine, comporti l’eccessiva sudorazione e il cattivo odore corporeo.
Tuttavia, l’iperidrosi non è correlata all ‘“accumulo di tossine” e, difatti, risponde a diversi fattori, come ad esempio il diabete.
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3. Alito cattivo
Si ritiene che quando l’alito cattivo diventi un sintomo persistente, nonostante le buone abitudini in fatto d’igiene orale, è probabile che il fegato abbia delle difficoltà nello smaltire le tossine.
Ad ogni modo, la spiegazione consisterebbe nel fatto che: rallentando le sue funzioni (del fegato), le tossine si accumulano nei tessuti producendo, in alcuni soggetti, l’alito cattivo.
Avete dei dubbi? Consultate il vostro medico
Riscontrate uno dei sintomi appena citati e altri fastidi? In tal caso, consultate il vostro medico di fiducia. Di fatto, il professionista valuterà la situazione e vi indicherà cosa fare per migliorare la situazione. Ricordate che oltre a seguire le sue istruzioni, dovete anche mantenere uno stile di vita sano.
Sebbene non sia altro che un mito, il fatto che l’organismo accumuli “tossine”, è realmente dimostrato che il consumo eccessivo di alcol può intossicare il fegato.
Cosa c’è di peggio di un fegato pieno di tossine? L’intossicazione da alcol
Il consumo di grandi quantità di alcol per un breve periodo di tempo (un’ora o meno) può causare intossicazione. In tal senso, per consumo eccessivo si intende l’assunzione di più bevande alcoliche in meno di due ore.
Pertanto, come spiegano gli esperti della Mayo Clinic: “L’intossicazione da alcol etilico è spesso dovuta al consumo eccessivo di bevande alcoliche in brevi lassi di tempo”.
Una volta ingerita la bevanda viene, l’organismo assorbe rapidamente l’alcool, rendendo difficile lo smaltimento. Alcuni dei sintomi legati al consumo eccessivo di alcol sono i seguenti:
- Pallore.
- Confusione.
- Vomito.
- Capogiri.
- Vertigini.
- Cianosi (pelle blu).
- Respirazione irregolare
- Ipotermia (abbassamento della temperatura corporea).
- Perdita di controllo dei movimenti del corpo.
- Perdita di coscienza ➝ quando una persona è incosciente e non si risveglia, esiste il rischio di morte, motivo per cui l’intossicazione da alcol è considerata un’emergenza medica.
L‘intossicazione da alcol può causare gravi complicazioni (ipotermia, grave disidratazione, convulsioni, danni cerebrali, ecc.) e persino la morte. Ragione per cui, sebbene sia preferibile evitarne il consumo, chi consuma occasionalmente alcol, dovrebbe farlo in modo moderato e rispettare alcune raccomandazioni, quali:
- Non mescolare le bevande alcoliche.
- Sorseggiare lentamente (non 4-5 drink all’ora).
- Bere un bicchiere d’acqua dopo ogni bevanda alcolica.
- Bere a stomaco pieno (mai vuoto).
Trattamento dell’intossicazione da alcol
In genere, il trattamento consiste in una serie di misure volte a controllare la nausea e il vomito e la somministrazione di liquidi (per idratare il paziente). Nei casi più gravi è fondamentale la gestione delle convulsioni e le difficoltà respiratorie.
Bibliografia
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