Esistono diverse opzioni alle quali possiamo ricorrere per prevenire o controllare l’iperuricemia: ridurre il consumo di carni rosse e altri alimenti, idratarsi adeguatamente. Inoltre, ci sono tisane per abbassare l’acido urico che sono completamente naturali.
Come si sa, l’accumulo di acido urico nell’organismo è ciò che viene definito come iperuricemia, secondo uno studio condotto dall’Ospedale Universitario di Burgos (Spagna). La diagnosi si conferma quando i livelli di questa sostanza superano i 7 mg/dl.
L’acido urico si origina dalla decomposizione delle purine di alcuni alimenti, che vengono inviate nel sangue ed eliminate grazie alla funzione escretrice dei reni.
A causa di interferenze nella sua eliminazione, sia perché il corpo riduce la sua capacità di rimuoverlo, sia perché la quantità è eccessiva, possono verificarsi reazioni infiammatorie.
Di conseguenza, aumentano i disturbi alle articolazioni e, inoltre, aumenta il rischio di sviluppare gotta e calcoli renali, tra altre patologie.
Fortunatamente, ci sono diversi rimedi di origine naturale, come le infusioni per abbassare l’acido urico, le cui proprietà aiutano a mantenere i livelli stabili, evitando complicazioni.
Come abbassare l’acido urico
Sebbene non sia possibile eliminare completamente l’acido urico dall’organismo, ci sono diverse modalità per ridurne i livelli o mantenerli sotto controllo. Tra le misure da adottare ci sono:
- Limitare le purine: queste, una volta ingerite, si trasformano in acido urico. Pertanto, è necessario evitare alcuni alimenti come carni (maiale, manzo e agnello), frattaglie (ad esempio, fegato), alcuni pesci e frutti di mare (aringhe, acciughe, frutti di mare), verdure come cavolfiore, asparagi e concentrati per la cucina (dadi, zuppe in busta).
- Consumare carni magre: è necessario evitare i grassi; è bene consumare pesce bianco e altre fonti di proteine, compresi latticini, uova e legumi.
- Evitare bevande alcoliche: poiché l’alcol aumenta i livelli di acido lattico nel sangue e ciò influisce sull’eliminazione dell’acido urico. È anche sconsigliato consumare bevande gassate in eccesso.
- Bere almeno 2 litri di acqua al giorno: in questo modo si favorisce l’eliminazione dell’acido urico attraverso i reni.
- Mantenere un peso sano.
Infusi per abbassare l’acido urico
Vi proponiamo oggi 8 infusi per abbassare l’acido urico. Non perdeteveli!
1. Infuso di carciofo
Il carciofo contiene acido linoleico, oleico e caffeico che aiutano il corpo a rompere ed eliminare le purine dal sangue, come affermato da uno studio condotto dall’Università Umm Al-Qura in Arabia Saudita
Le proprietà diuretiche dei carciofi favoriscono la produzione di urina, un fattore chiave per abbassare i livelli di acido urico.
Ingredienti
- 1 carciofo
- 2 bicchieri d’acqua (500 ml)
Preparazione
- Lavate il carciofo e tagliate il gambo con un coltello.
- Togliete le foglie dall’esterno e mettete da parte quelle più morbide.
- Versate l’acqua in una pentola e mettetela a bollire.
- Quando raggiunge l’ebollizione, aggiungete le foglie di carciofo, abbassate il fornello e lasciatele bollire per 5 minuti.
- Trascorso questo tempo, togliete la bevanda dal fuoco e lasciatela riposare per poi filtrarla.
Modalità di consumo
- Bevete un bicchiere di infuso a digiuno e ripetete la consumazione a metà pomeriggio.
- Assumetelo per due settimane consecutive.
Leggete anche: 8 alimenti per ridurre i livelli di acido urico
2. Infuso di cardo mariano
La bevanda a base di cardo mariano è uno dei rimedi naturali per migliorare le funzioni degli organi escretori del nostro corpo.
I suoi antiossidanti migliorano l’attività epatica e promuovono la pulizia del sangue evitando l’insorgere della iperuricemia, secondo uno studio condotto in Cile dall’Università di Concepciòn.
Ingredienti
- 2 cucchiai di frutti di cardo mariano (30 g)
- 1 bicchiere d’acqua (250 ml)
Preparazione
- Pestate i frutti di cardo mariano con un mortaio.
- Mettete l’acqua a bollire e, prima che raggiunga l’ebollizione, aggiungete il cardo mariano.
- Abbassate il fuoco e lasciate cuocere la bevanda per 5 minuti.
- Toglietela, fatela riposare 10 minuti e filtratela.
Modalità di consumo
- Bevete questo infuso a metà mattina e, se vi piace, ripetete la consumazione a metà pomeriggio.
- Assumetelo almeno per 3 settimane consecutive.
3. Infuso di dente di leone
Le proprietà depurative e diuretiche del dente di leone sono ottime per eliminare l’acido urico. I suoi componenti migliorano il funzionamento dei reni e del fegato ed evitano la ritenzione idrica, come afferma uno studio condotto dall’Institute Tai Sophia, negli U.S.A.
Ingredienti
- 1 cucchiaino di foglie secche di dente di leone (5 g)
- 1 bicchiere d’acqua (250 ml)
Preparazione
- Mettete il dente di leone in una tazza di acqua bollente.
- Coprite la bevanda, lasciate riposare 10 minuti e filtratela.
Modalità di consumo
Bevete 2 tazze di infuso di dente di leone al giorno per 2 settimane.
4. Infuso di ortica verde
L’ortica verde è una pianta che purifica il sangue; ingerendola sotto forma di infuso, può ridurre l’infiammazione causata dall’alta concentrazione di acido urico, anche se non esistono prove scientifiche a riguardo.
Quel che è certo è che, secondo uno studio dell’Università di Ishafan, in Iran le sue proprietà anti-infiammatorie sono molto raccomandate per trattare molteplici problemi interni ed esterni.
Ingredienti
- 1 cucchiaino di ortica verde (5 g)
- 1 bicchiere d’acqua (250 ml)
Preparazione
- Mettete l’ortica verde in un bicchiere d’acqua bollente e copritelo.
- Lasciate raffreddare la bevanda per 10 o 15 minuti e filtratela.
Modalità di consumo
Bevete una tazza di infuso a digiuno tutti i giorni, per almeno 2 settimane.
Leggete anche: 5 rimedi naturali per abbassare i livelli di acido urico
5. Infuso di equiseto
Le proprietà diuretiche dell’infuso di equiseto incrementano la produzione di urina e, così, favoriscono l’espulsione dell’acido urico e di altri scarti. Ciò è stato affermato da una ricerca condotta dall’Università Nazionale Maggiore di San Marcos in Perù.
Ingredienti
- 1 cucchiaio di equiseto (15 g)
- 1 bicchiere d’acqua (250 ml)
Preparazione
- Aggiungete il cucchiaio di equiseto in un bicchiere d’acqua bollente.
- Coprite la bevanda e lasciatela riposare per 10 minuti.
- Dopo aver raggiunto una temperatura adatta alla consumazione, filtratela.
Modalità di consumo
- Bevete una tazza di infuso a digiuno e ripetete la consumazione a metà pomeriggio.
- Bevetene 2 bicchieri al giorno per 3 settimane.
6. Tè di lino
In generale, al lino si attribuiscono proprietà diuretiche. In questo senso, si afferma che aiuta a ridurre i livelli di acido urico e contribuisce alla depurazione e all’eliminazione delle tossine.
Ciò è stato valutato in studi di laboratorio su animali al fine di trattare la tossicità renale indotta. Secondo i risultati, si ritiene che l’olio di semi di lino possa proteggere e prevenire lesioni renali grazie alle sue proprietà antiossidanti.
Ingredienti
- 1 cucchiaino di semi di lino macinati.
- 1 tazza di acqua (250 ml).
- Miele e limone (opzionali).
Preparazione
- Portare l’acqua ad ebollizione.
- Aggiungere il cucchiaino di semi di lino.
- Rimuovere dal fuoco e lasciare riposare per dieci minuti.
- Filtrare l’infuso con un colino.
- Aggiungere il succo di limone e il miele prima di bere.
Modalità di consumo
- Il consiglio è bere 2 tazze al giorno, una a digiuno e una dopo pranzo.
7. Tè di amaranto
L’amaranto è un seme. Viene considerato sia un cereale che un pseudocereale (non ci sono accordi definitivi in proposito). Tra le sue proprietà, si afferma che aiuta a trattare problemi di obesità e a controllare i livelli di colesterolo.
Per quanto riguarda i livelli di acido urico nel sangue, si dice anche che aiuti a prevenire problemi come la ritenzione di liquidi, migliorando i processi di eliminazione delle tossine attraverso l’urina.
Nel caso del tè di amaranto che stiamo per preparare, non si usano i semi della pianta, bensì i suoi fiori.
Ingredienti
- Un pugno di fiori di amaranto (quanto entra nel palmo della mano).
- Un litro d’acqua.
Preparazione
- Portare l’acqua ad ebollizione.
- Aggiungere i fiori di amaranto.
- Lasciare riposare per alcuni minuti.
Modalità di consumo
- Si consiglia di assumere il tè di amaranto tre volte al giorno, dopo ogni pasto.
- Tuttavia, è importante consumarlo con cautela nelle persone affette da sindrome dell’intestino irritabile.
8. Infuso di betulla
La betulla è un albero della famiglia delle Betulacee. Alla sua corteccia vengono attribuite proprietà medicinali (antipiretiche e antiinfiammatorie). Per quanto riguarda le sue foglie, vengono utilizzate per preparare un’infusione che si ritiene utile per ridurre l’acido urico, poiché agisce come un depurativo.
Ingredienti
- 3 cucchiaie di foglie di betulle.
- Un litro di acqua.
Preparazione
- Portate l’acqua a ebollizione.
- Aggiungete le foglie.
- Lasciate in infusione.
Modalità di consumo
- Si consiglia di assumere l’infusione di betulla tre volte al giorno.
- È preferibile non assumerlo di sera.
- È controindicato durante la gravidanza e l’allattamento.
- Le persone che stanno assumendo farmaci per malattie cardiache dovrebbero evitarlo.
Sintomi e trattamento dell’acido urico
Avete notato qualche segno che dei livelli elevati di acido urico? Tra i sintomi possiamo includere: dolore e infiammazione alle articolazioni, in particolare alle mani, ginocchia, caviglie o tallone; arrossamento, difficoltà di movimento e persino deformità dell’articolazione.
Se avete notato complicazioni correlate, consultate il medico, che vi consiglierà il trattamento appropriato. Ciò potrebbe includere farmaci per l’acido urico, nonché farmaci antinfiammatori, analgesici e modifiche dello stile di vita, come la dieta, l’attività fisica e l’assunzione di liquidi.
Potete anche preparare uno degli infusi per ridurre l’acido urico che abbiamo menzionato, per iniziare a controllarlo in modo naturale. Tuttavia, ricordate che questo è un trattamento complementare e non può sostituire le indicazioni del medico.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Ballester, P., Cerdá, B., Arcusa, R., Marhuenda, J., Yamedjeu, K., & Zafrilla, P. (2022). Effect of Ginger on Inflammatory Diseases. Molecules (Basel, Switzerland), 27(21), 7223. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9654013/
- Bokelmann, J. (2022). Horsetail (Equisetum arvense). Medicinal Herbs in Primary Care, 457-461. https://www.researchgate.net/publication/355081935_Horsetail_Equisetum_arvense
- Bhusal, K. K., Magar, S. K., Thapa, R., Lamsal, A., Bhandari, S., Maharjan, R., Shrestha, S., & Shrestha, J. (2022). Nutritional and pharmacological importance of stinging nettle (Urtica dioica L.): A review. Heliyon, 8(6), 09717. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9253158/
- Chen, P. E., Liu, C. Y., Chien, W. H., Chien, C. W., & Tung, T. H. (2019). Effectiveness of Cherries in Reducing Uric Acid and Gout: A Systematic Review. Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine : eCAM, 9896757.
- Gan, X., Peng, B., Chen, L., Jiang, Y., Li, T., Li, B., Liu, V. (2023). Identification of Xanthine Oxidase Inhibitors from Celery Seeds Using Affinity Ultrafiltration–Liquid Chromatography–Mass Spectrometry. Molecules, 28(16), 6048 https://www.mdpi.com/1420-3049/28/16/6048
- Iglesias, L., Bruno, A., D’Antuono, I., Linsalata, V., Cardinali, A., & Neilson, A. (2023). In vitro evidences of the globe artichoke antioxidant, cardioprotective and neuroprotective effects. Journal of Functional Foods, 107. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1756464623002748#b0250
- Juraschek, S. P., McAdams-Demarco, M., Gelber, A. C., Sacks, F. M., Appel, L. J., White, K. J., & Miller, E. R., 3rd (2016). Effects of Lowering Glycemic Index of Dietary Carbohydrate on Plasma Uric Acid Levels: The OmniCarb Randomized Clinical Trial. Arthritis & rheumatology (Hoboken, N.J.), 68(5), 1281–1289. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26636424/
- Ma, Q., et al. (2023). Lactobacillus acidophilus Fermented Dandelion Improves Hyperuricemia and Regulates Gut Microbiota. Fermentation, 9(4), 352. https://www.mdpi.com/2311-5637/9/4/352
- Montalvo, E., et al. (2022). Physiological Effects and Human Health Benefits of Hibiscus sabdariffa: A Review of Clinical Trials. Pharmaceuticals (Basel), 5(4): 464. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9033014/
- Pacheco, T., Beltrame, J., Boaventura, T. (2011) Impact of dietary flaxseed (linum usitatissimum) supplementation on biochemical profile in healthy rats. Nutricion Hospitalaria, 26 (4), 798–802. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22470026/
- Paśko, P., Bartoń, H., Zagrodzki, P., & Gorinstein, S. (2011). Effect of amaranth seeds (Amaranthus cruentus) in the diet on some biochemical parameters and essential trace elements in blood of high fructose-fed rats. Natural Product Research, 25(8), 844–849. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21462078/
- Vladimirov, M., Nikolic, V., Stanojević, L., Nikolić, L. (2019). Common birch (Betula pendula Roth.): Chemical composition and biological activity of isolates. Advanced Technologies 8(1). https://www.researchgate.net/publication/334302555_Common_birch_Betula_pendula_Roth_Chemical_composition_and_biological_activity_of_isolates