Più che di una malattia, si tratta di un disturbo. E anche molto diffuso, tanto che ne sono colpite 8 persone su 10. Ma vi siete mai domandati quali sono le possibili cause del mal di schiena?
Il mal di schiena è l’insieme dei sintomi che caratterizzano un fastidio localizzato nella colonna vertebrale. Può trattarsi di un fastidio di breve durata o di un dolore cronico con cui si è imparato (quasi) a convivere.
Comunque sia, è un problema che riduce le capacità funzionali di una persona e che non va sottovalutato poiché potrebbe essere il segnale di allarme di una condizione più grave.
Continuate a leggere l’articolo e scoprite insieme a noi quali sono le cause del mal di schiena.
Cause del mal di schiena
La maggior parte delle cause del mal di schiena è dovuta ad alterazioni nelle strutture che costituiscono la colonna vertebrale.
Può interessare ad esempio:
- Legamenti
- Muscoli
- Dischi intervertebrali
- Vertebre
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Fattori specifici
Ci sono cause specifiche, come traumi, cattiva postura e debolezza muscolare. Il danno può essere causato anche da sforzi eccessivi e sovraccarico meccanico, con conseguente dolore alla schiena.
Fattori non specifici
D’altro canto può essere che il dolore lombare non sia attribuibile a nessuna delle cause di cui sopra.
Si tratta di dolori la cui intensità varia in base al cambiamento di postura. Può anche variare se si esegue una determinata attività fisica.
In questi casi è necessario analizzare diversi elementi biologici, sociali, strutturali e anche psicologici.
Fattori di rischio del mal di schiena
1. Stress e depressione
Secondo varie indagini, sia il dolore cronico che la lombalgia sono regolarmente associati a stati di stress, depressione e ansia.
- Anche se la causa del dolore è fisica, è stato dimostrato che i fattori psicologici hanno un impatto significativo sullo sviluppo e il trattamento di questi fastidi. Per questo motivo è consigliabile fare una respiro profondo e rilassarsi.
- Si deve mantenere un buon programma di riposo e includere attività piacevoli all’interno della propria routine.
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2. Età
Con il passare degli anni il corpo si usura in modo naturale, comprese la colonna vertebrale e le articolazioni.
Per questo motivo il mal di schiena è più comune nelle persone anziane che in genere soffrono di disturbi come l’artrosi o la stenosi spinale.
Dal canto loro, invece, i giovani sono colpiti da patologie definite. È il caso dell’ernia al disco o di malattie degenerative ai dischi intervertebrali.
3. Genetica
Ci può essere una predisposizione genetica soprattutto nelle persone che hanno sintomi di mal di schiena e malattia del disco fin da piccole.
Secondo alcune ricerche, il gene mutato “carboidrato sulfotransferasi 3 (CHST3)” sembra essere responsabile dell’aumento del 30% del rischio di degenerazione del disco lombare.
Queste ricerche indicano anche che se un genitore ha il gene, c’è una probabilità del 50% che anche il figlio ne soffra.
Per questo motivo, si consiglia di seguire uno stile di vita sano, evitando esercizio fisico intenso. Qualora si possegga questo gene è necessario escludere completamente il sollevamento pesi.
4. Rischi lavorativi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che vi sia una relazione tra i disturbi muscolo-scheletrici e lo sforzo fisico fatto durante l’attività lavorativa.
Le attività che richiedono grandi sforzi sono quelle in cui si devono maneggiare dei carichi pesanti. Questo implica la necessità di spostarli, spingerli o anche di utilizzare macchinari o utensili.
Tuttavia, il mal di schiena può anche essere dovuto al numero di ripetizioni e il numero di ore giornaliere a cui una persona è di solito esposta per realizzare tali sforzi.
Mentre le lesioni per sforzi occasionali sono acute ma brevi, le esposizioni a sforzi abituali possono provocare lesioni e patologie di tipo cronico.
Alcune accortezze che è possibile adottare in questi casi includono maneggiare i carichi pesanti vicino al corpo piegando le ginocchia per mantenere la schiena dritta.
Inoltre, è consigliabile mantenere un ritmo moderato quando si eseguono attività a rischio.
5. Stile di vita sedentario
A livello mondiale, l’inattività fisica è uno dei fattori di rischio di mortalità e ovviamente danneggia lo stato dell’apparato motorio.
È essenziale rimanere attivi, in modo che i muscoli in azione mantengano la loro capacità funzionale, così come i tendini e le ossa.
In caso contrario le strutture biologiche si indeboliscono e non disporranno della forza necessaria per proteggere la colonna vertebrale e dare stabilità alle articolazioni e ai legamenti.
Alla fine la mancanza di forza muscolare aumenterà il rischio che il dolore compaia o persista.
Sì, a volte è difficile rimanere attivi, soprattutto quando si vive in un ambiente di lavoro sedentario. Tuttavia, fare le scale anziché l’ascensore o usare meno l’auto per andare a piedi sono buone strategie per aumentare l’attività fisica.
6. Cattiva postura
La cattiva postura è una delle cause più comuni del mal di schiena, quando non vi sono lesioni nella zona.
Il motivo è dovuto alla distribuzione inadeguata del peso della testa. Di conseguenza i muscoli della schiena sono tesi e sottoposti a sforzi maggiori per trovare l’equilibrio del corpo.
Tenere testa, spalle, fianchi e caviglie in allineamento è la postura corretta quando si sta in piedi.
Da seduti, invece, è necessario appoggiare i piedi per terra, tenere le ginocchia ad angolo retto, appoggiare la schiena contro lo schienale e, soprattutto, evitare di curvarsi.
Dobbiamo anche evitare di fare torsioni o flessioni del tronco per quanto possibile, in quanto questi movimenti sono associati a un aumento del rischio di mal di schiena.
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Bibliografia
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