Cibi in scatola: consumare il liquido di conservazione?

In molti si chiedono se è sano consumare il liquido di conservazione dei cibi in scatola. In questo articolo scoprirete quando è possibile consumarlo e quando è meglio scartarlo.

Cibi in scatola: è sano consumare il liquido di conservazione?

I cibi in scatola ci permettono di gustare gli alimenti stagionali tutto l’anno. Con l’inscatolamento si preservano le qualità nutrizionali degli alimenti, garantendone al contempo la perfetta igiene. Oltre a ciò, la versione casereccia nota come conserva ci permette di conservare eccedenze alimentari, evitandone il deterioramento.

Tuttavia, rimane sempre il dubbio se consumare o meno il liquido di conservazione dei cibi in scatola. In alcuni casi, tale liquido contiene buone dosi di micronutrienti benefici.

In altri, invece, è costituito da additivi o grandi quantità di sodio, che è sempre meglio evitare. Nelle prossime righe vi spieghiamo nel dettaglio quando è opportuno consumarlo e quando è meglio eliminarlo.

Cibi in scatola e conserve: il pesce

Nel caso del pesce, il liquido (generalmente olio) ha lo scopo di garantire la corretta conservazione del prodotto. Dato che le vitamine liposolubili si dissolvono nell’olio, è consigliabile consumarlo per evitare la perdita di nutrienti.

La carenza di vitamina D è endemica nella popolazione. Bassi valori di questa sostanza sono associati a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, secondo quanto riporta questo articolo scientifico pubblicato nel 2016.

Il pesce azzurro, come il tonno, spesso consumato in scatola, è uno dei pochi alimenti in grado di fornire dosi significative di questa vitamina. Scartare l’olio contenuto nella lattina equivale dunque a ridurre l’apporto di questo importante nutriente.

In altri casi, il liquido di conservazione del pesce è costituito da una soluzione di acqua e sale, detta salamoia. Il consumo, in questo caso, potrebbe non essere altrettanto vantaggioso, in quanto comporterebbe un aumento dei livelli di sodio nell’organismo.

Il consumo di alte dosi di sodio è associato a un maggiore rischio di ipertensione, secondo quanto afferma questo articolo pubblicato sulla rivista Nutrients. Si tratta di un dettaglio da prendere in considerazione se si intende consumare il liquido di conservazione del pesce in scatola.

Pesce in scatola
Gran parte degli alimenti sott’olio può essere consumata integralmente, insieme al liquido di conservazione. Tuttavia, è sempre importante verificarne il contenuto di sodio.

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Cibi in scatola e conserve: le verdure

La maggior parte delle verdure in scatola contiene un liquido di conservazione composto da acqua, acido ascorbico e talvolta sale. Per tal ragione, il consumo è del tutto innocuo, purché non sia necessario rispettare delle restrizioni sul consumo giornaliero di sodio.

Spesso il liquido di conservazione viene scartato per non influire sulla qualità organolettica del prodotto, non perché è dannoso per la salute.

Tuttavia, è sempre meglio leggere l’etichetta per verificare eventuali additivi presenti. Se oltre all’acido ascorbico sono presenti altri conservanti, si consiglia di consumare il liquido con moderazione.

A ogni modo, alcuni prodotti in scatola, come i legumi, vengono  lavati prima di essere inclusi nelle preparazioni culinarie, in quanto il liquido contenuto ne altera il gusto.

In ogni caso, il consumo del liquido presente nelle verdure in scatola permette di evitare la perdita delle vitamine idrosolubili, come quelle del gruppo B, che potrebbero disciogliersi nel liquido durante il processo di conservazione e il trattamento termico.

Verdure in scatola
Nella maggior parte dei casi, il consumo del liquido di conservazione delle verdure in scatola non rappresenta un problema per la salute.

Le verdure in scatola, un prodotto altamente raccomandato

Sebbene il consumo di alimenti freschi sia preferibile agli alimenti trasformati o confezionati, non bisogna dimenticare che le verdure in scatola sono un prodotto altamente raccomandato. Hanno pressoché le stesse proprietà nutritive delle varietà fresche e una qualità organolettica più che accettabile.

Oltre a ciò, ci permettono di consumare anche gli alimenti fuori stagione e di avere a disposizione un’adeguata scorta di cibi a largo consumo. Per di più, sono piuttosto economiche.

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È sano consumare il liquido di conservazione?

I cibi in scatola sono un’alternativa altamente consigliabile nell’alimentazione abituale. In linea di massima, il consumo del liquido di conservazione contenuto all’interno del prodotto risulta innocuo per la salute umana.

D’altro canto, è sempre importante leggere l’etichetta nutrizionale. Nel caso di prodotti contenenti troppi conservanti, oltre al sodio e all’acido ascorbico, è sempre meglio limitare il consumo del liquido di conservazione.

Si tratta tuttavia di casi alquanto rari e più frequentemente gli alimenti sono immersi in una salamoia che risulta dannosa solo per i soggetti ipertesi.

Bibliografia

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  • Wang TJ., Vitamin D and cardiovascular disease. Annu Rev Med, 2016. 67: 261-72.
  • Grillo A., Salvi L., Coruzzi P., Salvi P., Parati G., Sodium intake and hypertension. Nutrients, 2019.
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