Il pH vaginale varia, nel corso della vita di una donna, per diversi motivi e circostanze. Sapete come regolare il pH vaginale in modo naturale anche in casa? In questo articolo vi diamo qualche consiglio al riguardo.
Bisogna innanzitutto ricordare, che questa zona è estremamente delicata, ragione per cui vanno adottate cure diverse, rispetto a quelle riservate ad altre parti del corpo, pur non essendo particolarmente complicate.
Qualche notizia in più riguardo al pH vaginale
Durante il periodo fertile, il microbiota vaginale risulta ricco di lattobacilli, ovvero batteri “buoni” che garantiscono un pH vaginale acido. Tale acidità funge da barriera protettiva impedendo la proliferazione dei microrganismi patogeni, come alcuni tipi di batteri e funghi.
Un articolo pubblicato nel 2012 inerente le alterazioni del pH vaginale, spiega quanto segue:
“Maggiore è la quantità dei bacilli di Döderlein o dei lattobacilli, maggiore sarà l’alterazione del pH vaginale, che può portare a un’acidificazione estrema, la quale, in assenza di un trattamento tempestivo, provoca lattobacillosi o vaginosi citolitica, rendendone più difficile il trattamento”.
Fattori che alterano il pH vaginale
In linea di massima, quando la flora vaginale è in equilibrio, il livello di acidità vaginale o pH è compreso tra 3,8 e 4,5, rispetto al pH del resto della pelle, che è meno acido e si attesta a 5,5.
Tuttavia, esistono fattori in grado di sconvolgere tale equilibrio aumentando i rischi d’infezione. Tra essi abbiamo:
- Ansia e stress.
- Cattiva igiene intima.
- Uso regolare di antibiotici o di altri farmaci.
- Idratazione non sufficiente e cattive abitudini alimentari.
- Indumenti intimi in acrilico o nylon (tessuti che non facilitano la traspirazione).
- Uso di deodoranti intimi e altri prodotti non adatti all’uso in quest’area.
I cambiamenti nel pH vaginale possono anche verificarsi a causa di: sindrome premestruale, mestruazioni, gravidanza e menopausa.
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Vaginite, un’alterazione del pH vaginale
Si definisce ‘vaginite‘ l’infiammazione della vagina prodotta sia dall’aumento dei batteri che popolano la vagina che da un’infezione.
Alcuni dei sintomi che possono indicare un’alterazione della flora vaginale e del pH sono:
- Flusso anormale, più abbondante o denso e dall’odore sgradevole.
- Arrossamento.
- Irritazione.
- Prurito.
- Dolore.
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Come trattare e regolare il pH vaginale?
Esistono diverse alternative per trattare e alleviare i sintomi delle infezioni vaginali, così come per correggere lo squilibrio della flora vaginale e del pH.
Alcuni di essi consistono in semplici abitudini da mettere in pratica, mentre altri comportano l’impiego di farmaci antibiotici (il medico stabilirà in quale dosi e frequenze utilizzarli, a seconda dei casi).
In generale, si raccomanda di:
- Consumare sufficiente acqua ogni giorno per rimanere ben idratati.
- Moderare il consumo di caffè.
- Eliminare i cibi ricchi di zuccheri e grassi.
- Effettuare la pulizia delle zone intime partendo dalla parte anteriore a quella posteriore dopo aver urinato.
- Indossare biancheria intima di cotone, poiché questo materiale facilita la traspirazione.
- Lavare la biancheria intima con prodotti delicati e risciacquare per bene.
- Lavare sempre le zone intime dopo l’esercizio fisico.
- Evitare di usare il talco nelle parti intime né saponi profumati, deodoranti e simili.
- Aumentare il consumo di frutta e verdura e di alimenti probiotici.
Rimedi naturali per regolare il pH vaginale
Secondo la credenza popolare, questi rimedi sono in grado di riequilibrare il pH vaginale. Consultate il vostro medico prima di consumarli e seguite sempre le sue raccomandazioni al riguardo.
Tè bianco, la bevanda delle donne per eccellenza
C’è chi sostiene che il tè bianco sia la “bevanda delle donne” in quanto è ricco di antiossidanti. Ha un gusto delicato e un aroma gradevole, che lo rendono molto facile da bere. D’altro canto, può essere consumato da solo o insieme a un frullato di frutta e cereali. Dipende tutto dai vostri gusti!
Notate: di per sé, il tè bianco non bilancia il pH vaginale, pertanto dovresti sempre assumerlo come complemento all’interno di uno stile di vita sano.
Tisana alla salvia
Secondo le credenze popolari, l’infuso alla salvia non è solo una bevanda idratante e gustosa, ma anche un rimedio che può contribuire a equilibrare il pH vaginale. Per prepararla, seguite questi passaggi:
Ingredienti
- 2 cucchiai di foglie di salvia (20 g)
- 2 tazze d’acqua (500 ml)
Preparazione e modo d’uso
- Versate l’acqua in un pentolino e portatela a ebollizione.
- Una volta calda, aggiungete le foglie di salvia, in seguito abbassate la fiamma e lasciate riposare il tutto per 3 minuti.
- Dopo aver spento i fornelli, lasciate riposare la tisana per altri 15 minuti e poi filtratela.
- Assumetela con moderazione.
Nota: l’infuso di salvia è controindicato in gravidanza, così come durante l’allattamento e in altri casi. Informatevi prima di iniziare a consumarlo.
Yogurt e kefir
I probiotici contenuti nello yogurt e nel kefir favoriscono la crescita dei batteri sani della flora vaginale facilitando quindi l’eliminazione di funghi e batteri patogeni. Consumateli come parte della vostra alimentazione e iniziate a godere di una migliore salute.
Ingredienti
- Una confezione i di yogurt (125 g)
- Opzionale: semi, frutta secca, cocco grattugiato.
Preparazione
- Versate lo yogurt in una scodella e versateci sopra un po’ di cocco grattugiato.
- Aggiungete la frutta secca o i semi (a piacere).
- Consumate regolarmente come della colazione o merenda.
Notate: evitate di aggiungere zucchero allo yogurt.
Bicarbonato
Questo rimedio ha l’obiettivo di contribuire alla riduzione di lattobacilli e ad accrescere il pH vaginale. Secondo questo studio, tra le opzioni utili troviamo i lavaggi di bicarbonato di sodio; in alternativa, esistono gli ovuli di bicarbonato di sodio. Le lavande si effettuano due volte a settimana, per due settimane consecutive.
Preparazione
- Lavaggi: da 1 a 2 cucchiai di bicarbonato di sodio, diluito in 4 tazze di acqua tiepida, non calda.
- Ovuli: acquistare delle capsule vuote con rivestimento gelatinoso, che andremo a riempire di bicarbonato di sodio. Chiudete le capsule e introducetele in vagina. Da ripetere due volte a settimana, per due settimane.
Come regolare il pH vaginale con i rimedi naturali: cos’altro c’è da sapere?
Per mantenere un buon pH vaginale, è necessario seguire delle buone abitudini di vita. In questo modo eviterete diversi fastidi. In tal senso, vale la pena ricordare che “il miglior rimedio è sempre la prevenzione”.
Pertanto, prestate attenzione quelle abitudini che potrebbero pregiudicare la vostra salute vaginale. In questo modo, potrete correggerle. Infine, rivolgetevi sempre al vostro medico per ottenere una diagnosi precisa e un trattamento adeguato.
Bibliografia
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- La salud vulvovaginal https://www.acog.org/Patients/Search-Patient-Education-Pamphlets-Spanish/Files/La-salud-vulvovaginal
- O’Hanlon, D. E., Moench, T. R., & Cone, R. A. (2013). Vaginal pH and microbicidal lactic acid when lactobacilli dominate the microbiota. PLoS ONE. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0080074
- Sánchez-Hernandez J, Rivera-Tapia J, M. M. (2012). Alteraciones del pH vaginal asociado a lactobacilos o bacilo de Döderlein. Rev Latinoam Patol Clínica [Internet].